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Openoffice 3.0 vuole competere con Outlook

Progetto Indiana: rilascio prima della fine del mese

17 ottobre 2007 Visualizzazioni: 516 Software

MINIX3, un sistema operativo open source

MINIX3 è un sistema operativo open source sviluppato per avere alte caratteristiche di affidabilità, flessibilità e sicurezza. Esso è la prima versione ufficiale di MINIX, che cerca di uscire da una realtà puramente universitaria e didattica per approdare sui computer degli utenti, o almeno queste sono le intenzioni. Per questa ragione la terza versione, pur mantenendo i tratti comuni delle precedenti, si differenzia in modo sostanziale in termini di codice ed usabilità.

minix.png

In particolare MINIX3 ha la presunzione di diffondersi in molti settori e ambienti applicativi tra i quali citiamo quelli in cui è necessaria un’alta affidabilità, gli ambienti nei quali le risorse sono limitate, come ad esempio i dispositivi a basso consumo energetico per i computer destinati al terzo mondo e sistemi embedded come i chip presenti all’interno di elettrodomestici, videocamere o sistemi di telefonia.

Gli ambienti sopracitati sono ideali per l’utilizzo di questo nuovo sistema operativo, in quanto l’hardware che richiede è veramente esiguo. Si parla di computer 386, 486 o Pentium compatibile che equipaggiano 16 MB di RAM (esiste anche una versione a 8 MB, ma estremamente più lenta). Il sistema operativo può essere eseguito direttamente da CD per cui non richiederebbe un disco rigido a meno che non si desiderasse una vera e propria istallazione, per la quale sono tuttavia sufficienti 50 MB (fino ad un massimo di 600 per chi vuole tutti i sorgenti istallati).

MINIX3 è codificato in modo essenziale, in kernel mode girano circa 4000 linee di codice; in user mode ogni parte è divisa in piccoli moduli che possono essere caricati in modo individuale. Il grado di maturità del sistema operativo è ancora basso e neanche vicino a quello di altri S.O. open source. Per chi volesse provarlo, il sito ufficiale offre un libero download ed una serie di screenshot esplicativi.

Dato il contesto accademico nel quale è nato il progetto la documentazione di sviluppo non può che essere accurata e disponibile alla consultazione. L’università è la Vrije University di Amsterdam che ricordiamo avere come membri persone del calibro di Andrew Tanenbaum, che hanno prodotto libri e materiale didattico universale e utilizzatissimo in tutte le facoltà informatiche, anche italiane.

di Alessandro Vinciarelli - Programmazione.it

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  • anonimo

    minix e' precentente a linux, per cui non lo definirei "nuovo sistema operativo".
    http://it.wikipedia.org/wiki/Minix

  • anonimo

    piccola precisazione:
    minix è il sistema di tanenbaum, non un sistema fatto nell'università dove c'è anche tanenbaum ;)
    e poi fare un articolo che parla di minix senza neanche citare la parola microkernel dopo tutta la storia che c'è dietro la nascita di linux non fa onore all'articolo

  • IsMaEl

    Presentato così sembrerebbe uno dei tanti nuovi giocattolini e invece ha una storia molto più complessa.
    Mettiamola così: se Linus Torvalds non fosse stato così insodisfatto del supporto di Minix per le allora nuove architetture i386 a 32 bit Linux probabilmente non sarebbe mai nato. 
    Consiglio (a chi non l'avesse già fatto) di leggere "Rivoluzionario per caso" di Linus Torvalds e David Diamond.

  • giuliano

    @ IsMaEl
    Io quel libro l'ho letto…e anche bene…
    Però aggiugiamo anche che era la fine degli anni 80 e inizi anni 90…Insomma parecchio tempo fa…Può anche sre che ora come ora Torvalds ne rimarrebbe soddisfatto…

  • roberto

    minix 3 e' storia recente: il signor Tanenbaum ha deciso che
    poteva valere la pena di scopiazzare QNX e lo ha fatto. Minix 3 e' diverso da Minix 2 (da cui era partito Linus Torvald) anche se ne eredita diversi aspetti. Ciao ne'