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23 giugno 2011 Visualizzazioni: 146 Business, Copertina

Il kernel Linux di nuovo al centro di una battaglia legale

Una causa legale in Germania potrà portare conseguenze pesanti tra i produttori di dispositivi embedded che sfruttano il kernel Linux per la gestione del device.


Nel contenzioso sono coinvolte due aziende, AVM Computersysteme Vertriebs GmbH (AVM) e Cybits AG (Cybits), la prima produce router ADSL e la seconda sistemi di web-filtering per l’accesso controllato a internet. Il kernel Linux usato nei device AVM è rilasciato sotto licenza GPL2, licenza che permette di sfruttare, usare e condividere tutto il “know-how” sul software e sul prodotto che lo utilizza al fine di migliorare il prodotto stesso. AVM ha citato in tribunale Cybits in modo da impedire a quest’ultima la modifica del firmware incluso nei router AVM, incluso ovviamente il kernel linux. Sia la FSFE che la gpl-violations.org ovviamente sono scese in campo per difendere Cybits, libera di sfruttare tutte le pieghe che la licenza GPL2 mette a disposizione.

La questione è abbastanza semplice per AVM. Cybits con le modifiche sui router AVM per l’installazione del suo software stravolgerebbe di fatto tutto il prodotto che AVM stessa mette sul mercato. Dalla decisione del tribunale di Berlino potrebbero dipendere le scelte di molti produttori di hardware. Aziende come AVM potrebbero avere un notevole vantaggio nell’utilizzo del kernel linux impedendo ad altri però di modificarne il codice o mettendo veti su alcuni cambiamenti apportati da società terze. Problematiche che si ripercuoterebbero su società produttrici di smartphone, hardware di rete e altri dispositivi che usano il kernel linux. Una dichiarazione che chiarisce molto bene il problema è quella rilasciata da Till Jaeger, “società come AVM impedendo ad altre entità di usufruire della licenza GPL, paradossalmente vanno contro i dettami della licenza GPL stessa”.

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  • spyrotsk

    Basta semplicemente che AVM non dia nessuna garanzia ai loro prodotti che montano le modifiche effettuate da Cybits.

    Cybits se rientrano prodotti danneggiati o cmq in garanzia se li prende tutti dove non batte il sole ;)

  • sabmcs

    Se mi consentite ecco la versione ufficiale (non il reprint del reprint del reprint di una notizia errata):

    Sono diverse le fonti che indicano che AVM stia violando le licenze del kernel Linux, ma in realtà, oltre ad essere un membro attivo della comunità open source, AVM ne abbraccia in toto i principi e quindi rende disponibili per ulteriori sviluppi tutte le parti di codice sotto GNU-GPL, intrattiene altresì numerosissime relazioni con sviluppatori di codici opensource. Da segnalare però che l’azienda produce anche propri software, che non sono pubblici.

    La supposta violazione della GPL è un tentativo di bloccare AVM nell’esercizio dei suoi diritti di proprietà intellettuale sui software autoprodotti e impiegati nel FRITZ!Box. La Cybit sta plagiando e modificando massivamente proprio questi codici, appellandosi alla GPL.

    La corte di Berlino e la Corte d’Appello hanno definito già nel 2010 che la Cybits AG non possa distribuire il suo software nella forma attuale. Questi verdetti non solo proteggono AVM contro plagi del proprio software proprietario ma anche gli utenti contro malfunzionamenti quali la disattivazione della connessione DSL, del firewall e della protezione dei minori, senza che gli utenti ne siano assolutamente informati. Cybits semplicemente non ha accettato quanto decretato dalle due corti, per cui AVM si è vista costretta a procedere oltre. Come produttore AVM è legato ai diritti di proprietà intellettuale. Se un’altra azienda apporta seri (e per altro gravi) modifiche al software proprietario di AVM, l’azienda non può stare con le mani in mano, specialmente nell’interesse dei propri clienti.

    A mio avviso, appellarsi alla GPL è facile, ma in questo caso è del tutto strumentale e mi spiace che un’organizzazione seria come la gnu si faccia voce di questo tipo di accuse. Personalmente spero che il tribunale prenda in considerazione la serietà di un’azienda attiva da ormai 25 anni e l’esatto ambito cui fa capo la controversia (che non sono i software open source).

  • paolo

    la notizia non è affatto recente, trattasi di una notizia di Aprile 2011, di problemi simili ce ne sono tanti e riguardano molte aziende, tornando sul caso AVm, ho deciso di guardare nel ML Aarchive di
    http://gpl-violations.org ed ho trovato quanto segue:

    http://lists.gpl-violations.org/pipermail/legal/2011-April/002803.html 22 Aprile 2011
    http://lists.gpl-violations.org/pipermail/legal/2011-April/002807.html 23 Aprile 2011

    Se vogliamo parlare di qualche caso recente, ovvero di fine Giugno, allora c’è ben altro che bolle in pentola: