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Microsoft ingaggia un importante manager della Linux Foundation

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La causa delle troppe distribuzioni Linux

12 giugno 2007 Visualizzazioni: 849 Business

Il 2008 anno open source ?

I miglioramenti fatti durante gli ultimi anni dal nostro amato sistema, sul lato desktop e non solo, sono stati davvero notevoli. Tuttavia qualcuno comincia a chiedersi quando arriverà il momento della svolta, quando cioè GNU/Linux sarà davvero pronto per dominare anche il mercato desktop.

Quando si parla dell’ambito server gli utenti standard non badano molto a quale sistema operativo le loro applicazioni web stiano utilizzando. L’importante è che funzionino e che abbiano un elevato tasso di raggiungibilità.

Quando invece si comincia a parlare del sistema operativo da utilizzare per svolgere anche le più banali operazioni quotidiane la situazione si complica. Bisogna considerare un mucchio di aspetti: dal supporto hardware a quello software. Su Computer World, John Halamka, ha dichiarato che il desktop di Linux diventerà veramente competitivo quando il sistema operativo stesso verrà concepito come un prodotto e non più come un progetto. Tutto ciò richiede i seguenti requisiti:

  • Il desktop open source dovrebbe riconoscere ogni periferica: video, audio, di rete, di storage. Il tutto senza che ci sia l’obbligo a cercare aiuto su Internet o nella speranza che qualcun’altro abbia già fatto funzionare il nostro hardware.
  • Il supporto wireless dovrebbe utilizzare tutti i più comuni protocolli di sicurezza: WPA, PEAP, LEAP e EAP-FAST. Ogni volta che si cambia posizione il sistema operativo dovrebbe poi provvedere a collegarsi alla rete il cui segnale è più forte di un altro.
  • I dispositivi USB devono essere riconosciuti automaticamente senza la necessità del mount.
  • All’interno del sistema operativo ideale per il desktop dovrebbe esserci un browser, un client e-mail robusto, una suite per l’ufficio, un programma per l’editing grafico e un centro di amministrazione, grafico, per apportare le dovute modifiche al sistema.
  • Il sistema deve essere assolutamente stabile e affidabile.
  • Tutti devono essere in grado di usarlo (ciò esclude l’utilizzo di tutte le operazioni a riga di comando).

Infine, Halamka, è convinto del fatto che tutte queste prerogative saranno soddisfatte entro il 2008, anno in cui chiunque riuscirà ad utilizzare GNU/Linux come ambiente desktop anche senza particolari conoscenze informatiche.

E secondo voi, cosa manca a GNU/Linux per riuscire ad imporsi completamente nel ramo deskop ?

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  • Roberto

    A parte l’HW (tanta strada è gia’ stata fatta) ed anche qui come la mettiamo con vista tutto il resto c’è.
    La riga di comando non è obbligatoria ma grazie a tanti funziona benissimo.

  • Mario H.

    Manca UNA interfaccia grafica standard. Oggi concepirla come una parte scissa dal SO e facente invece parte di una DISTRIBUZIONE è assurdo. Linux non può più essere solo il kernel: si deve “allargare” e standardizzare anche una serie di altri aspetti che ora sono lasciati al semi-arbitrio delle distribuzioni.

  • Leon

    Sempre le solite cose trite e ritrite

    Ogni tanto si tira fuori qualche “guru” come John Halamka e lo si usa per dire a Linux cosa deve o non deve fare.
    Le cose dette da John Halamka sono la solita tiritera che andava bene fino a 5 o sei anni fa.
    Delle cose elencate, Linux ormai le fa da anni e in taluni casi megli di ms-windows, per questo che dico che sono la solita tiritera.

    A LINUX, a differenza di ms-windows manca una sola cosa; la PREINSTALLAZIONE che ha ms-windows da più di un decennio con vendita di pc con ms-windows preinstallato pure dagli ortolani.
    Ance se Linux sta guadagnando terreno in questo (Dell, Lenovo, Ho, IBM, me costruttori di pc Taiwanesi…).

    Con Linux preinstallato nessuno più vedrebbe problemi di riconoscimento HW ovviamente, è già tutto lì bell’ e pronto come ms-windows.

    E poi, sfato un altro mito; la presunta “difficoltà di installazione di Linux. Ebbene, provate VOI a installare un qualsiasi SO della microsoft su una macchina qualsiasi datata o nuova, vi IMPALLERETE sicuramente in qualcosa e dovreste andare a caccia di driver che avrete difficoltà a trovare anche in Internet.
    Con Linux, invece, negli ultimi 5 anni almeno e ogni giorno che passa megliora sempre più, l’ insatllazione è diventata estremamente semplice così come il riconoscimento automatico HW. C’è ovviamente ancora qualcosa da migliorare, ma nuolla da poter rimpiangere SO coome quelli della microsoft che ormai han fatto il loro tempo e sono obsoleti oltre che castranti nelle licenze d’ uso.

  • http://cyberjabba.wordpress.com cyber

    Linux già oggi va bene così com’è, per la perfezione c’è tempo. Quello che manca a Linux (inutile girargli intorno) è il SOFTWARE.

    Quando c’è quello, c’è tutto.

  • anonimo

    solita pippa… periodicamente, esce il solito post: “il 2004/5/6/7/8 sara’ l’anno di linux/dell’opensource” con alla fine il punto, il punto interrogativo o il punto esclamativo a seconda di cosa e quanto a fumato chi lo posta….

    L’unica cosa rilevabile e’ che linux/l’opensource sta sempre piu’ invadendo aree che prima erano in mano ad altri ambienti operativi/licenze chiuse….

    dai, veramente…. basta coi post inutili.

  • Federico

    Beh, l’autore ha scritto 2 punti intelligenti, cioè i primi 2. Il resto l’ha scritto perché per per errore ha installato Slackware 1.0 Alpha credendo che fosse un Ubuntu recente. Se avesse installato una distribuzione recente e un minimo user-friendly, avrebbe potuto scrivere meno righe e avrebbe avuto un po’ più di tempo libero.

    Scherzi a parte, cosa manca?

    1) su Gnome un sistema di ricerca che abbia abbastanza opzioni per poter essere utile almeno una volta nel ciclo di vita di un computer. Non dico due volte, mi basta una. Su KDE spero ci sia già.

    2) Un risparmio energetico decente per i laptop. Intendiamoci, non dico che questo manchi solo a Linux: su Windows e su MacOS la situazione non cambia minimamente, non ho mai visto un sistema operativo che ti permetta di utilizzare un laptop senza attaccarlo alla corrente per più di mezz’ora. Ma questo non significa che questa mancanza è accettabile, significa che non vale la pena di comprare un laptop.

    3) Sempre su Gnome, qualche funzionalità in più per Epiphany, basterebbe poco… ma finchè non le implementano, saremo costretti a usare Firefox.

    4) Questo è un “di più”, non è indispensabile: ma vorrei che il sistema di aggiornamenti di Ubuntu permettesse di mettere in pausa un download e di tornare alla versione precedente di un pacchetto.

  • Dade

    IMHO dei punti elencati solo il primo non è stato raggiunto al 100% (ma non dimentichiamo che è anche colpa dei produttori hardware) per il resto non vedo perchè sono stati menzionati ad es Ubuntu e Fedora fanno tutto quello che si dice nel post… Forse sul punto 2 c’è un bel margine di miglioramento (l’auto roaming di feisty non è così efficente come sembra nei primi 10 minuti di utilizzo)

  • lele

    sono d’accordo con il punto 1,2,5

  • Egon

    Uso linux ormai da 7 anni, senza dual boot :-)

    Sono convinto che il software GNU sar

  • marco

    Ciao a tutti
    seguo linux da parecchi anni ed ammetto di usarlo prevalmentemente in ambito server sebbene abbia provato per diversi mesi numerose distribuzioni, kde, gnome, beryl, compiz ecc…
    Al di la delle preferenze (che sono giuste e salutari) e dei fanatismi (leciti ma a mio avviso controproducenti perchè limitato l’obiettività dei giudizi) io ritengo che:

    1) Un power user ossia un utente con skill di livello medio-alti possa già utilizzare linux per gran parte del proprio lavoro.
    2) Un utente di basso livello (il classico utente windows che sa a mala pena aprire solo outlook e word) si troverà invece in difficoltà non solo per ragioni tecniche ma soprattutto mentali. Aggiungo che questo vale soprattutto per coloro che sono abituati ad usare solo windows in quanto test indipendenti hanno dimostrato che un utente senza alcuna conoscenza informatica può addirittura apprendere più facilmente utilizzando linux che windows

    In entrambi i casi, fermo restando il superbo lavoro svolto dalla comunità ciò che impedisce davvero la diffusione di massa è:
    LA MANCANZA DI STANDARD
    Un sistemista o un utente microsoft conoscono windows mentre un sistemista o un utente linux conoscono redhat o suse o debian o ubuntu ecc…
    Questo è inaccettabile in quanto almeno elementi base come i files di configurazione e le impostazioni di sistema dovrebbero essere uguali per tutte le distribuzioni.
    Ergo…l’unica soluzione è che LSB diventi davvero operativa altrimenti linux continuerà a diffondersi sempre di più ma…non ci sarà mai il grande salto o cmq ci vorrà molto molto tempo in più

  • http://quarantannivergine.blog.kataweb.it VQ

    Ho migrato l’azienda per cui lavoro come responsabile IT da Windows XP a Ubuntu (6.10).

    Gran parte degli impiegati sono piuttosto imbranati nell’uso dei computer, eppure non ci sono stati problemi nel passaggio: il sistema fa il suo lavoro, le applicazioni da ufficio ci sono.

    Alcune applicazioni specifiche erano scritte appositamente per Windows, soluzione? Wine ha risolto tutto meravigliosamente.

    Ed io sono rimasto sorpreso nel trovarmi di fronte a computers che, durante il lavoro degli impiegati, mai interrotto, si sono aggiornati da soli alla versione 7.04 del S.O.

    Penso che gli ostacoli rimasti alla diffusione massiccia dei sistemi GNU/Linux siano ormai di poco conto.

  • http://lucatt.blogspot.com Luca T.T.

    Secondo me (parlando di Ubuntu) basterebbe che il sistema riconoscesse le periferche di rete anche wireless automaticamente senza che sia necessario ricorrere a software come ndiswrapper e Linuxant Driverloader. Magari se qualche programmino in più fosse compatibile nativamente per Linux non sarebbe male.

  • LordB

    Il problema principale di linux sono sicuramente i driver.
    Ad esempio io ho scaricato i driver per la mia scheda wireless dal sito ufficiale del produttore.
    Risultato: con io kernel 2.6.18 riuscivo a compilare (e già questa operazione non è alla portata utente medio), installare i driver e quindi a far funzionare la mia periferica.
    Dopo qualche mese ho aggiornato il mio sistema all’ultima versione disponibile, ovviamente, oltre a tutti i pacchetti, anche il kernel era aggiornato all’ultima versione. Avendo un nuovo kernel sono stato costretto a ricompilare i driver.
    Risultato: mi viene visualizzato un messaggio d’errore e la compilazione termina prematuramente.
    Qualche tempo fà lessi un progetto della dell che mirava a rendere i driver indipendenti dalla versione del kernel installato; se ciò avvenisse sarebbe di sicuro un grande passo avanti perchè praticamente tutti i SO linux user friendly vengono aggiornati almeno una volta l’anno (ubuntu una volta ogni 6 mesi). Sicuramente la soluzione migliore sarebbe quella di avere maggior collaborazione dai produttori di hardware. Io ad esempio sul mio portatile ho una scheda video intel integrata che non necessita di nessuna installazione di driver per funzionare in modo ottimale, inoltre, grazie anche all’adesione di intel all’opensource, i driver sono in continuo miglioramente.