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30 luglio 2008 Visualizzazioni: 162 Tecnologia

IBM: una tecnologia per assistere la memoria umana

IBM ha presentato una tecnologia software, messa a punto dai propri laboratori di ricerca, che utilizza immagini, suoni e testi acquisiti su normali dispositivi mobili di uso quotidiano per aiutare le persone a ricordare nomi, volti, conversazioni e altre importanti informazioni.


Questa tecnologia, battezzata “PENSIEVE†dal team IBM, sfrutta i richiami associativi per creare connessioni tra elementi di informazione correlati acquisiti da una persona. Il vantaggio della nuova tecnologia è la sua capacità di comprendere il contesto nel quale l’informazione è stata acquisita, collegare i diversi elementi di informazione e quindi usare questa conoscenza per aiutare a presentare alla persona i dati corretti quando necessario.

“�? come disporre di un assistente personale per la propria memoriaâ€, ha dichiarato il Dr. Yaakov Navon, caporicercatore ed esperto in image processing dell’Haifa Research Lab di IBM. “Le nostre routine quotidiane sono piene di situazioni nelle quali otteniamo nuove informazioni: pensiamo alle riunioni, alla pubblicità, alle conferenze, agli eventi, alla navigazione di Internet o persino a un giro davanti le vetrine dei negozi. Invece di andare a casa e di usare un motore di ricerca generico per ritrovare l’informazione che ci serve, questa tecnologia denominata ‘PENSIEVE‘ stimola il cervello a ricordare quei dati di tutti i giorni che normalmente verrebbero dimenticatiâ€.

Gli odierni dispositivi mobili possiedono un’infinita quantità di funzioni capaci di registrare informazioni in tempo reale. Il nuovo software di IBM fonde tecniche di elaborazione dell’immagine, dati GPS, smart clustering, funzioni OCR (Optical Character Recognition), riconoscimento del parlato e recupero dell’informazione per indicizzare ed etichettare gli elementi informativi. I ricercatori dell’Haifa Research Lab di IBM, in Israele, stanno combinando tecnologie mobili avanzate con indicazioni mnemoniche per sviluppare un sistema in grado di analizzare i dati acquisiti, creare “ganci†verso le relative esperienze, e usarli per popolare le applicazioni di information management di una persona. Una volta che le rubriche indirizzi e le agende sono aggiornate, la tecnologia permette di attivare gli stimoli alla memoria in base a momento, luogo o inserimento di informazioni correlate.

Un esempio può essere quello di incontrare qualcuno a una conferenza e usare il proprio telefono cellulare per scattare una foto alla persona e al suo biglietto da visita. La nuova tecnologia associa i due elementi di informazione perché sono stati acquisiti nello stesso momento e nello stesso luogo, creando una cartella informativa che comprende l’immagine della persona, il titolo della conferenza, data e ora dell’incontro e qualunque altra informazione pertinente.  Un tale database presenta la capacità particolare di integrare le informazioni contestuali con le immagini e i dati di tempo e luogo. Prima di una successiva riunione con la stessa persona, sarà dunque possibile essere avvisati dalla propria agenda circa l’opportunità di consultare gli appunti relativi insieme a qualunque altro dato registrato o che il sistema vi abbia associato.

Immagine anteprima YouTube

Molte persone si trovano nella situazione di essere presentate a qualcuno senza riuscire a ricordare in quale occasione ci si è già incontrati. �? sufficiente digitare il nome della persona all’interno di PENSIEVE per ricordare quando e dove ci si è conosciuti, e qualunque altra informazione correlata. �? persino possibile navigare avanti e indietro nel tempo per scoprire quali eventi sono accaduti prima o dopo l’incontro iniziale.  Un altro impiego di questa tecnologia attiene alla ricostruzione e alla condivisione di un’esperienza o di un ricordo. Se viene raccolta una sufficiente quantità di informazione multimediale relativa a un determinato evento, è possibile costruire una rappresentazione associativa visiva più complessa di quell’esperienza.

“Qui è dove scatta la potenza effettiva della collaborazioneâ€, ha spiegato Eran Belinsky, responsabile del team di ricerca e specialista in collaborazione. “�? possibile ricordare il nome della persona incontrata subito prima di una riunione navigando una cronologia delle proprie esperienze, oppure condividere un viaggio di lavoro con i colleghi creando una mascherina che mostra una mappa con l’animazione del percorso e le foto scattate nei vari luoghiâ€.

di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net

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