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L’open source, la strategia di Google contro Microsoft

AMD e OLPC, il patto di sangue

7 gennaio 2008 Visualizzazioni: 366 Business

Modelli e business Open

Il mercato dell’Open Source e del free software sta ritagliandosi la propria fetta di mercato dimostrando di essere particolarmente dinamico. Ma quali sono i modelli di business vincenti che stanno scuotendo e rinnovando il mondo informatico?


Supporto e Servizio
Uno dei primi modelli è sicuramente la vendita di supporto per i programmi o la gestione dell’intero ambiente operativo. E’ il modello su cui nomi come IBM e Novell hanno costruito il loro successo nell’ambiente open. Entrare oggi nel mercato di questo modello è però molto difficoltoso per aziende giovani e di piccole dimensioni, soprattutto dovendosi scontrare con colossi dell’IT con alle spalle parecchi anni di esperienza.

Hardware specializzato
Molte apparecchiature elettroniche a basso costo (es. router) utilizzano oggi software open, principalmente Linux. La versatilità dell’Open Source permette di ovviare al costo di produzione e sviluppo di sistemi operativi specifici abbattendo i costi di produzione e agevolando piccole aziende ad entrare in questo mercato. Ci sono inoltre aziende come Vyatta che sviluppano una versione di Linux specifica per costruire router ad alte prestazioni, puntando direttamente a mercati dominati da prodotti professionali come i prodotti Cisco e Juniper.

Componenti proprietarie
Alcune aziende hanno invece preferito sviluppare sia parti free sia rendere proprietarie alcune porzioni di codice definibile “strategico”, è il caso di XenSource ora parte di Citrix, MuleSource e Hyperic.

Doppia licenza
Altre aziende hanno preferito adottare il concetto free per chi non trae benefici economici e non free se l’uso del software produce un ritorno economico. Il famoso MySql ad esempio è scaricabile gratuitamente, ognuno può provarlo e utilizzarlo per scopi personali o senza scopo di lucro, ma se volete basarci il vostro business la licenza vi imporra il pagamento come un qualsiasi software proprietario.

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Ultimo ma non meno importante il modello di Mozilla, che ha permesso di incassare da Google una marea di quattrini (circa 60 milioni di dollari) per poter essere il motore di ricerca predefinito. Di certo non è un modello su cui qualsiasi azienda può puntare e sopratutto sperare di ricevere questo genere di finanziamenti. Non possiamo dimenticare quanto Firefox e le alternative a IE siano strategiche per Google e come la stessa stia collaborando con l’universo Open Source per indebolire la posizione di Microsoft.

Cosa ne pensate?

di Domiziano Russo - TuxJournal.net

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  • maxmurd

    Un’altra idea può essere supporto/istallazione/personalizzazione per applicazioni tipo OsCommerce, o quella che si vuole.
    L’idea della doppia licenza è sicuramente valida, ma nello specifico per Mysql mi risulta che in caso di uso con php (p.es.) la faccenda non sia proprio ben definita, perchè l’interazione vera con il db ce l’ha il core di php che è sotto licenza libera, quindi in teoria uno potrebbe legititmemente fare degli script commerciali senza stare a preoccuparsi troppo di comprare una licenza commerciale di mysql. Caso diverso è l’uso diretto.