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23 gennaio 2013 Visualizzazioni: 611 Business, Copertina

Red Hat Italia: stato dell’arte e strategie di sviluppo

Per scoprire quali sono gli obiettivi di Red Hat Italia per il nuovo anno, abbiamo deciso di intervistare Gianni Anguilletti, manager del colosso informatico.


Abbiamo chiesto a Gianni Anguilletti, country manager dell’azienda, di delineare i trend tecnologici e le corrispondenti strategie di sviluppo che Red Hat ha in programma per l’anno appena cominciato.

- Come prevede sarĂ  il 2013 e quale il focus delle aziende per superare con successo questo momento?

Il 2013 si preannuncia come un anno di grandi sfide per le aziende, chiamate ad affrontare un clima economico difficile nel quale devono riuscire a indirizzare gli investimenti su tecnologie e soluzioni che consentano loro di mantenere un vantaggio competitivo, a fronte di budget sempre piĂą contenuti.

Come diretta conseguenza del contesto macro-economico in cui si trovano ad operare, la richiesta di molte imprese è quella di diventare più “intelligenti” per interpretare o addirittura prevedere gli orientamenti del mercato, o anticipare fenomeni organizzativi che potrebbero rivelarsi critici.

La parola d’ordine in tal senso è innovare perché, anche se è certamente importante interpretare dati di mercato od organizzativi, occorre poi essere in grado di rispondervi con prodotti o servizi innovativi che permettano alle aziende di differenziarsi da quanto già presente o disponibile. Il tutto in un perimetro che necessariamente deve vedere una stabilità – quando non una riduzione - delle risorse economiche ed umane.

- Quali le tendenze e le tecnologie che emergeranno?

A queste situazioni si accompagnano il comparire o l’affermarsi di “trend tecnologici” quali i Big Data, che permettono di gestire e interpretare enormi quantità di dati, o altre che consentono di sviluppare rapidamente applicazioni integrate ed integrabili che possono essere velocemente modificate per adattarsi alle mutevoli condizioni di business nelle quali l’azienda si trova ad operare (qui mi riferisco alle Service Oriented Architecture e al Rapid Application Development), oppure altre ancora che favoriscono la possibilità di individuare modalità di fruizione di risorse informatiche più rispondenti alle esigenze di efficienza operativa e contenimento dei costi delle aziende stesse, come il Cloud Computing.

- Ma che cosa può fare o sta facendo Red Hat per supportare le aziende in questo percorso?

In risposta a questo scenario, Red Hat è impegnata nel rilasciare lo “Stack Tecnologico” più affidabile, completo e conveniente che consenta alle aziende di implementare architetture IT performanti ed efficienti, velocizzare lo sviluppo e la messa in esercizio di applicazioni, gestire in maniera veloce ed economica enormi quantità di dati sia strutturati che non, e integrare, gestire ed erogare risorse informatiche attraverso framework particolarmente efficienti e semplici.

Il tutto secondo un modello di business orientato alle esigenze di efficienza operativa e sostenibilità economica del cliente. Consentire in ultima analisi la realizzazione di infrastrutture altamente automatizzate, orientate al business e in grado di fornire alle aziende l’“elasticità” necessaria per operare con flessibilità anche in condizioni di business caratterizzate da grande variabilità.

- Attraverso quali tecnologie e soluzioni?

Per quanto riguarda la parte di automation siamo in grado di integrare e rendere particolarmente efficienti le infrastrutture dei data center attraverso il Sistema Operativo Red Hat Enterprise Linux (RHEL) e la tecnologia di virtualizzazione Red Hat Enterprise Virtualization (RHEV), con l’eventuale aggiunta dell’Application Server JBoss e gli strumenti di system management Satellite e JBoss ON.

Ma con le tecnologie a marchio Red Hat ci si può spingere anche oltre, ossia alla realizzazione di infrastrutture “Business Oriented” per sviluppare applicazioni non soltanto performanti ed innovative, in quanto ospitate dall’application server JBoss, ma integrate, integrabili e governabili attraverso regole e processi di business, facendo leva su altri moduli appartenenti alla famiglia JBoss quali SOA, BRMS-BPM, Messaging, Real-Time e Grid. Applicazioni che si possono mettere in esercizio attraverso “media” (portali o mobile framework) atti ad avvicinare l’azienda ai propri clienti, partner e fornitori, oppure che possono far leva su enormi volumi di dati attraverso altri strumenti sviluppati, distribuiti e supportati da Red Hat, quali JBoss Data Grid, JBoss Data Service e Red Hat Storage. In particolare, quest’ultima è una piattaforma “scale-out software-only” in grado di coprire dal data center al cloud con un unico “namespace” globale, rivelandosi così una soluzione flessibile e altamente scalabile per lo storage enterprise, dal costo contenuto e basata su x86.

Ho accennato al fatto che queste infrastrutture possono essere “elastiche” e quindi dare all’organizzazione la necessaria flessibilità per adattarsi dinamicamente alle mutevoli condizioni nelle quali si trovano ad operare. Questo si può ottenere attraverso diversi Framework Red Hat dedicati alla definizione, realizzazione e gestione di Infrastructure e Platform as a Service: mi riferisco a tecnologie specifiche per questi ambiti quali CloudForms, una piattaforma per la creazione e la gestione di cloud Infrastructure-as-a-Service (IaaS) ibridi e privati; OpenShift, Platform-as-a-Service contenente diverse tecnologie open source che gli sviluppatori possono utilizzare, on-premise, per realizzare, testare e gestire le loro applicazioni in ambito cloud; e ancora la “declinazione” Red Hat di OpenStack e ManageIQ, recentemente acquisita, che completa l’offering con funzionalità di monitoraggio, chargeback, governance e orchestrazione tra cloud privati, pubblici e ibridi.

- Un’offerta quindi completa, pensata per aiutare le imprese a cogliere le opportunità di crescita dove e quando si presentano. E per quanto riguarda il futuro?

Questi sviluppi confermano ancora una volta la concreta focalizzazione di Red Hat sulla propria mission: consentire ai clienti di migliorare la loro efficienza attraverso l’abbattimento dei costi e l’ottimizzazione delle prestazioni delle loro infrastrutture informatiche. Sviluppi che sono alla base della realizzazione e dell’ampliamento di importanti accordi di collaborazione con organizzazioni quali Banco Popolare, Borsa Italiana, CSI Piemonte, Fineco, Inail, Infocamere, InfoCert, Intesasanpaolo, Ministero delle Finanze, Ministero di Giustizia, Poste Italiane e Terna, solo per citarne alcune.

Le linee strategiche di sviluppo del prossimo periodo saranno orientate ad una sempre maggior completezza funzionale dello stack infrastrutturale offerto da Red Hat (Sistema Operativo, Virtualizzazione, Middleware / SOA, System Management, Storage, Big Data, Cloud), caratterizzandolo con una straordinaria flessibilità, in modo da far sì che questo si possa fruire sia in ambito fisico, sia virtuale, sia cloud, lasciando al cliente la più ampia libertà di scelta in termini di tecnologie utilizzabili a sua integrazione (quindi apertura trasparente ad altri sistemi operativi, middleware e sistemi di virtualizzazione).

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