> MENU

La GNOME Foundation aiuta il formato OOXML?

0876e_classmate_pc_open.jpg

Mandriva Linux: Microsoft mi fai schifo

5 novembre 2007 Visualizzazioni: 658 Business

OpenSocial, la rivoluzione di Google nel social networking

Si vociferava da un po’ di tempo sulle ambizioni nel campo del social networking da parte di Google, ma la realtà supera di gran lunga le varie ipotesi che erano state fatte in mancanza di conferme ufficiali. A partire dal prossimo 1 novembre verrà infatti rilasciato OpenSocial, che è sostanzialmente un insieme di API che gli sviluppatori possono utilizzare per realizzare applicazioni, che funzionano e interagiscono con qualunque social network, che sceglie di aderire al progetto, che nel contesto di OpenSocial viene chiamato host.

 code_sm.png

Nel panorama attuale ci sono ormai diverse piattaforme di social networking disponibili e gli sviluppatori spesso hanno difficoltà a scegliere quelle su cui investire. I costi associati alla scrittura e manutenzione delle applicazioni per queste piattaforme costringono la maggior parte degli sviluppatori a sceglierne al massimo due o tre, ignorando tutte le altre in base ad una semplice analisi di costi-benefici in base alla popolarità del servizio. OpenSocial si pone l’obiettivo di eliminare questo handicap, permettendo agli sviluppatori di scrivere applicazioni, che vanno su qualunque piattaforma senza che sia necessario conoscerne i dettagli implementativi o i protocolli proprietari esistenti.

L’uso di OpenSocial come ambiente di sviluppo universale ha come vantaggio aggiuntivo quello di permettere agli sviluppatori Web la scrittura delle proprie applicazioni usando semplice codice Facebook ad esempio è necessario imparare un nuovo linguaggio di markup, FBML, che essendo proprietario ne restringe l’uso solo su una specifica piattaforma di social networking.

Da un punto di vista tecnico OpenSocial è composto da tre gruppi di API comuni, definite da Google insieme ai partner del progetto, che permettono agli sviluppatori di accedere alle funzionalità principali e alle informazioni presenti sui vari social network (profili, amici collegati, attività, ecc.); nel caso si debba accedere a servizi che sono propri di una particolare piattaforma, si dovranno usare invece le API proprietarie della stessa.

Per quanto riguarda i partner di Google in questo progetto, essi sono divisi in due categorie, host e sviluppatori: tra i primi, troviamo nomi del calibro di Oracle, Salesforce, Orkut, LinkedIn, Ning, Hi5, Plaxo, Friendster e Viadeo; mentre nell’altra categoria abbiamo Flixter, iLike, RockYou e Slide.

In definitiva OpenSocial aprirà la strada ad una nuova tipologia di applicazioni Web legate al social networking, sempre più potenti e flessibili e che funzioneranno senza modifiche su quasi tutte le maggiori piattaforme esistenti, risparmiando così agli sviluppatori l’onere di dover imparare le differenti API proprietarie.

di Antonio Salvatore Cutrì - Programmazione.it

twittergoogle_pluslinkedinmail