Forse non ci crederete ma il Governo Monti ha modificato l’articolo 68 del Codice dell’Amministrazione Digitale che disciplina l’acquisizione di software da parte della Pubblica Amministrazione a favore di quello open source.

Con l’ormai famosissima Spending Review il Governo Monti ha intenzione di ridurre gli sprechi di denaro pubblico. Quando venne introdotta invitò addirittura tutti i cittadini a dare suggerimenti su come tagliare le spese. L’Istituto Majorana diede il suo e, a quanto pare, la favola si è trasformata in realtà. La Pubblica Amministrazione, grazie alla legge n. 134 del 7-8-2012, dovrà utilizzare software libero od open source. Ebbene sì, il software proprietario che prima era la regola, ora diventa l’eccezione.

Con tale legge (modifiche urgenti per la crescita del Paese) è stato modificato l’art. 68 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale - D.Lgs. 82/2005) che disciplina le modalità e le procedure per l’acquisizione di software da parte della Pubblica Amministrazione. Seppure senza certezza, crediamo che in questo cambiamento ci sia del nostro. Qui di seguito, a confronto, il vecchio articolo 68 del CAD (a sinistra) col nuovo (a destra) già in vigore. Si faccia attenzione alle parti evidenziate in rosso:

Anche se non sono sicuri, i ragazzi dell’Istituto Majorana credono che in questo cambiamento ci sia il loro zampino. Ma questo poca importa - dicono - l’importante è che, finalmente, anche l’Italia abbia cambiato strada, allineandosi a molte nazioni che hanno già intrapreso questa direzione.

Ringraziamo per il gentile contributo l’Istituto Majorana di Gela (CL).