>
MENU
secure-boot-windows-8

Linux Australia: una campagna contro il boot sicuro Microsoft

Android-leader

Android domina il mercato degli smartphone

27 settembre 2011 Visualizzazioni: 509 Business, Copertina, Software

Red Hat crea un progetto open source anti-VMware

Red Hat sta cercando di metter su un progetto davvero imponente ma allo stesso tempo molto importante, creare un software di virtualizzazione per fare concorrenza ad un “mostro” in questo campo, Vmware.


Per fare questo ha stretto un accordo di collaborazione con quasi tutti i big dell’IT mondiale. Cisco, IBM, Intel, NetApp e SuSE collaborano attivamente con Red Hat per creare questo nuovo strumento di virtualizzazione basato su KVM e un insieme di plugin per la sua gestione. Per stimolare il progetto oVirt e motivare la community di supporto, Red Hat ha deciso di rilasciare il sorgente di RHEV-M con la licenza Apache (ASF). La creazione di questa “grande alleanza” (OVA, Open Virtualization Alliance con più di 200 membri oltre ai big già citati) è voluta da Red Hat per contrastare lo strapotere di VMWare e cercare di imporre KVM al “grande pubblico”. Di sicuro oVirt non farà perdere a Red Hat alcunché dal punto di vista del business, anche perché l’azienda continuerà a fornire Hypervisor e il software di gestione delle macchine virtuali come ha sempre fatto, cioè tramite gli abbonamenti aziendali.

Il modello per la gestione di questo progetto è Eclipse. Cioè avere un ecosistema di plugin e contribuitor del progetto che in questo modo si autosostiene, permettendo così di avere così una piattaforma integrata formata da progetti e tecnologie. Vedremo se la visione di Red Hat avrà fortuna così come è stato all’epoca per IBM con Eclipse. Il progetto verrà presentato ufficialmente a novembre a San José, in California nel campus della Cisco, mentre il codice sarà reso disponibile a breve in dei repository GIT suddiviso in 13 progetti che costituiscono l’ossatura principale di oVirt.

twittergoogle_pluslinkedinmail
  • Andrea Pagano

    Già esiste l’ottimo Proxmox che per la virtualizzazione sfrutta sia KVM che OpenVZ: http://pve.proxmox.com
    Licenza GPLv2.

  • http://cookle.altervista.org Vincenzo

    “Proxmox VE is an open source project, developed and maintained by Proxmox Server Solutions GmbH”
    “accordo di collaborazione con quasi tutti i big dell’IT mondiale. Cisco, IBM, Intel, NetApp e SuSE collaborano attivamente con Red Hat”
    credo ci sarà un po di differenza….

  • http://www.omnis-systems.com Paolo Vecchi

    Se avete provato Promox allora rimarrete più che soddisfatti da Collax V-Cube http://www.omnis-systems.com/collax-simply-linux/collax-v-family.html
    Collax V-Cube, anch’esso basato su KVM, permette la gestione di nodi di virtualizzazione singoli, cluster ed HA senza bisogno di SAN esterna. Al momento stiamo sostituendo diversi VMWare Essential Plus in quanto le performance sono notevolmente migliori ed i costi sono irrisori.

  • Mondonauta

    non per fare il pignolo, ma anche se molti italiano usano la forma “in dei”, nella lingua italiana è decisamente un errore grammaticale…. è molto meglio anche come suono dire “in alcuni”