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8 novembre 2010 Visualizzazioni: 802 Business

L’ultima mossa di Oracle: la Java Virtual Machine a pagamento

L’azienda di Larry Ellison forse vuole a tutti i costi farsi considerare poco bene dagli appassionati all’universo opensource. In cantiere una doppia versione della JVM: una gratuita e l’altra a pagamento.


Evidentemente chi la pensava in maniera un tantino maliziosa sull’acquisizione di Sun da parte di Oracle non aveva poi tutti i torti: con il senno di poi l’unico vero obiettivo dell’azienda di Larry Ellison sembra essere quello di far soldi con le tecnologie opensource dell’azienda acquisita.

Dopo aver praticamente messo con le spalle al muro i fondatori di MySQL e Java e costretto tutti gli ex-sviluppatori di OpenOffice.org ad abbandonare il progetto, oggi vogliamo portare alla vostra attenzione un’altra notizia che riguarda il mondo open: Oracle ha intenzione di offrire due Java Virtual Machine, una gratuita ed una a pagamento, quest’ultima presumibilmente con maggiori ottimizzazioni Oracle rispetto alla prima. La nuova JVM dovrebbe vedere la luce grazie all’unione dei progetti JRockit VM e Hotspot JVM. I prezzi? Per il momento non li conosciamo ma questa mossa di Oracle, come forse tutte le altre, non piacerà sicuramente ai puritani del software libero.

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  • karoo

    Ma non piacerà anche a chi il software libero non sa nemmeno cos’è … fare soldi rendendo a pagamento una cosa che fino a poco prima era gratuita, per me è veramente da ****** !!!

  • http://www.morolandia.wordpress.com Furlan

    Non vedo che problema ci sia nel far pagare un qualcosa.
    Lungi da me difendere Oracle, che si sta rivelando l’azienda ammazza FLOSS per eccellenza, ma bisogna vedere se i sorgenti di questa nuova JVM verranno rilasciati o meno.

    Il FLOSS non equivale a gratis.

    • asd

      bhe ma una cosa è pagare per servizi aggiuntivi(supporto,etc.)un’altra cosa è per features visto che in genere i programmi che utilizzano quella strategia tendono sempre a cercare di invoglarti a prendere quella a pagamento rallentandola o rendendola fastidiosa.

      L’esempio contrario è Mysql che pur essendo gratuito aveva una versione a pagamento con tools opzionali ma molto utili per chi lo voleva usare in ambiente professionale,una scelta del genere la posso capire visto che non era vincolante e ci si poteva adattare con tool di terze parti gratuiti;il problema è che stiamo parlando del CUORE di uno dei piu usati linguaggi aperti.

      Un “deface” così potrebbe spingere molta gente a optare per qualcos’altro per paura di ulteriori modifiche al pacchetto JVM gratuito.

      A mio parere Oracle dovrebbe creare una suite a pagamento(per intenderci un “super eclipse” che velocizzi ancora piu la programmazione)mantenendo gratuita la base di Java per far capire che è ancora gratuita e ottimizzare le performance che sono ancora un grosso collo di bottiglia di Java(alla fine gli conviene anche a loro,se si riducono gli utenti finali che hanno installato la JVM si ridurranno esponenzialmente anche i loro programmatori programmatori!).

  • http://www.funambolo.net/ Fabio

    Io sono contento! :-)
    Sono costretto ad usare java per lavoro, e lo odio!
    Non è tanto il fatto che la JVM è lenta, è che lo sviluppo è lento!!!
    Io devo scrivere il triplo del codice che scriverei in un qualunque altro linguaggio.
    L’effetto della JVM a pagamento mi aiuterà a spingere per un altro ambiente di sviluppo! :-)

    • System.out.println()

      Lo sviluppo di Java e’ lento in Italia perche’ ci sono aziende che lo usano in modo improprio, programmatori che si improvvisano e sono sottopagati e manager che non conoscono l’informatica che stilano linee guida incoerenti.

    • khelidan

      eh magari se iniziamo ad usare JEE 6 ad esempio e non tecnologia del 2002 come nel 90% dei posti in cui ho lavorato…

  • sathack

    hahahaha povero Google con Android….

    • khelidan

      Google ha a propria JVM non vedo problemi, a parte la questione brevetti ma se contiamo quelli, ogni azienda è in causa con qualcun altra, da accusante o da accusata, molto volte in entrambi i ruoli, l’unica cosa che non capisco è perchè a priori google non abbia puntato su python vista l’esperienza

  • http://casababylon.wordpress.com abel23

    Odio oracle ognio giorno di piu’!!!

  • http://www.javahouse.altervista.org Fabio

    Io scrivo programmi in java, più per diletto che per lavoro, e non è vero che ci vuole molto più tempo a programmare rispetto ad esempio un c#.
    A mio parere sono gli strumenti di sviluppo che non sono all’altezza. Magari Oracle potrebbe offrire a pagamento un ottimo strumento di sviluppo, non di certo la JVM.
    Ricordo che la JVM, per quanto bistrattata, è alla base di molti prodotti (ad esempio il digitale terrestre), è stata la prima tecnologia a permettere l’esecuzione di un programma nel browser (Applet) ed è l’unica tecnologia che permette di eseguire lo stesso programma (senza la necessità di ricompilarlo) su più sistemi operativi.

  • http://www.notasoftware.com Magnus

    Brutta notizia davvero. Pronti al fork anche per java… E parlo da sviluppatore JAVA incallito ( basti vedere il mio software gestionale gratuito realizzato proprio in questo linguaggio ) :((

  • Giorgione

    Mah, io punterei come un treno su Ruby, che via via, sta prendendo sempre piu’ piede.
    Daccord java e’ immenso, ma basterebbe iniziare a virare verso ruby queste risorse.
    Certo e’ che Larry Harrison la sta iniziando a fare un po’ troppo fuori dal suo trimarano…
    Sempre detto, la coppa america gli costa troppo :-)

  • http://santec.noblogs.org/ santec

    Io ero uno di quelli che temevano molto dall’acquisizione di Sun da parte di Oracle, ma ora credo che mi sbagliavo. A ben guardare, le conseguenze in generale sono positive. Mi dispiace che OpenSolaris sia stato quasi ucciso (includerà le nuove funzionalità DOPO che Solaris le avrà già incluse, non prima come sarebbe logico). Ma il resto?
    MySQL, che era criticabile per mille motivi, ha visto nascere il fork MariaDB, più libero, che si sta dotando di documentazione libera (che MySQL non ha mai avuto). Tutti gli sviluppatori che hanno lavorato per anni a MySQL, che quindi lo conoscono bene, ora lavorano per MariaDB, Drizzle o per società come Percona e OpenQuery che sviluppano plugin e patch esterne. A Oracle sono rimasti solo quelli che avevano ruoli marginali.
    OpenOffice prima promuoveva estensioni proprietarie. Ora il progetto sta morendo, ma è rinato come LibreOffice e promuove sono estensioni libere. E hanno trovato nuovi finanziatori. Questo può fare solo bene, visto che da anni e anni si lamentavano della cattiva gestione da parte di Sun.
    Java ha una versione a pagamento? Beh, questo ancora non vuol dire niente, tanti software ne hanno sempre avuta una e nessun sostenitore dell’open source ha mai avuto niente da ridire. Ma prima o poi Oracle farà altri passi falsi, tipo eliminare la GPL dai componenti che oggi sono liberi. E allora o quei componenti verranno forkati o finalmente la gente si accorgerà che esistono delle implementazioni libere di Java.

    Dai Oracle, fai altre porcate! Primo perchè stai dando nuova vita al software libero, secondo perchè questo ti condurrà al fallimento e sono anni che aspetto di vedere ellison strisciare nel fango…

  • Nexol

    @Fabio

    Sei sicuro che Java sia l’unica tecnologia che permette di eseguire lo stesso programma (senza la necessità di ricompilarlo) su più sistemi operativi?

    Avevo sentito dire che, giusto un paio di nomi, Python e Ruby fanno altrettanto.

  • Paul

    Purtroppo Python e Ruby, non hanno la mole di librerie di java, non hanno IDE all’altezza di java e sono fortemente orientati al web. Con le swing fai un programmino con gui banale in pochi minuti..nessun altro linguaggio opensource lo fa’

  • http://santec.noblogs.org santec

    Va bene, ma per fortuna c’è il GCJ e la libreria Classpath che fanno parte di GNU.
    E poi il Java di Sun era disponibile con licenza GPL e quindi può essere forkato, quindi può sempre essere forkato.
    Perchè ultimamente appena quel cretino di Ellison apre bocca sul web tutti lanciano allarmi???

  • Nexol

    @Paul
    Ruby e Python sono general purpose come e più di Java, forse si sta facendo confusione con i loro rispettivi e più famosi framework di sviluppo web, Ruby on Rails e Django, o addirittura PHP, non so.

    Tirar su un’interfaccia grafica è semplice come in Java, e si può scegliere fra Swing usando Jython per Python e JRuby per Ruby, e poi wxWidgets, QT, GTK, Clutter e altri ancora.

    Gli IDE sono altrettanto completi. Basta dare un’occhiata proprio in casa ex-Sun con NetBeans e su come questo supporti meravigliosamente Ruby mentre si può migliorare il supporto a Python. E poi c’è Aptana e altri ancora, Ed infine hanno migliaia di librerie anche loro, Google per maggiori informazioni.

    Java quando l’ho usato ha mostrato molti pregi tra cui la velocità di esecuzione e l’essere multipiattaforma, Ma in questo è stato quasi raggiunto, mentre è Java ad essere rimasto indietro per quanto riguarda lo sviluppo che è qualcosa di elefantiaco. Java ha una sintassi prolissa ereditata da C++, alla prova dei fatti ti accorgi che è un linguaggio fatto per aiutare il compilatore, non lo sviluppatore come dovrebbe essere e come Ruby e Python sono.

    Ovviamente non dice molto, ma se pensiamo a cosa occorre per stampare una stringa sotto Java, Ruby, Python, un’idea seppur approssimativa uno può cominciare a farselo e chissà, magari farsi venire la voglia di approfondire gli altri 2.

    Ruby:
    puts "Hello World"

    Python:
    print "Hello World"

    Java:
    public class HelloWorld
    {
    public static void main(String[] args)
    {
    System.out.println("Hello World");
    }
    }

    E nonostante sia tutti e tre linguaggi ad oggetti, Java è l’unico in cui puoi “solo” programmare ad oggetti. Negli altri puoi usare anche uno stile strutturato o addirittura funzionale. E così si apre un mondo che Java neanche sa esiste. E questo chiude il discorso. :)