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Eee PC, Asus punta tutto su Windows?

14 marzo 2008 Visualizzazioni: 637 Business

Linux: un’impennata entro il 2012

Linux vedrà triplicare le sue quote di mercato entro il 2012. È questo quanto afferma l’ultima ricerca targata Research and Markets. La crescita, secondo gli analisti, sarà graduale e dovrebbe registrarsi tra il 2007 e il 2012.

Attualmente il valore del mercato Linux - tra servizi, server e software - è pari a circa 2,4 miliardi di dollari. R&M è però convinta che il costante aumento delle richieste di soluzioni e servizi basati su Linux possa far crescere questo valore di circa il 38%, raggiungendo così 3,3 miliardi di dollari entro la fine del 2008. Tuttavia dal 2008 in poi la crescita media dovrebbe assestarsi sul 17% annuo. Ciò significa che entro il 2012 il mercato Linux dovrebbe raggiungere i 7,7 miliardi di dollari.

I dati forniti da R&M non lasciano però ben sperare il settore desktop, solo 1,5 miliardi di fatturato previsti per il 2012. Quasi tutto il valore di Linux è dunque generato dalla vendita di servizi e server. In particolare, i servizi hanno generato nel solo 2007 un fatturato di circa 2,4 miliardi di dollari, circa il 77% in più rispetto all’anno precedente. Entro il 2012, però, potrebbero generare profitti pari a 6,24 miliardi di dollari, l’81% di tutto il mercato Linux.

FONTE: ITJungle

di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net , Tom’s Hardware

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  • buda

    A me mi sembra  una bella Gufata  :D
    …che la gente diventi "furba" tutta insieme mi sembra strano…
    speriamo che non siano stati troppo ottimistici.
    Io sono pessimista visto anche perché mi sembra stia degradando sia la documentazione disponibile su parti essenziali del kernel ( come qualità e frequenza di aggiornamento) sia perchè si stanno propagando troppo distribuzioni windows like , che cercano di nascondere troppi aspetti all'utente , facendo perdere controllo su parti essenziali di sicurezza e potenzialità di customizzazione. Non sono contrario a tool grafici che aiutino la configurazione ma questi devono rimanere un alternativa e non l'unica via di accesso alla configurazione, ed inoltre si devono basare solo su i file di configurazione dell'APLICAZIONE ORIGINALE CHE CONFIGURANO E NON APPESANTIRE il sistema con molteplici file di appoggio che risultano poi ridondanti e non di facile sincronizzazione in caso di modifiche manuali… insomma slackware è meglio …

  • JoP

    sono contento di questa notizia, ma allo stesso tempo mi rattristo. sono triste perchè Linux sta perdendo sempre più inesorabilmente il significato di "libertà", per sostutuirlo, come quasi tutti, con "soldi"…

  • ne0h

    jop è ovvio….mantenere una distro linux, costa e anche tanto, a noi la danno gratis, i soldi li prendono con le soluzioni enterprise. ed è ovvio!