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Ubuntu 14.04: ecco la schermata di blocco (con video)

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Ubuntu: Mir e systemd non prima del 2016

13 marzo 2014 Visualizzazioni: 590 Copertina, Software

Mir e screencast: obiettivo raggiunto

Un recente aggiornamento di Mir consente di catturare l’output video, o una parte di esso, senza alcun problema. Scopriamo tutti i dettagli.


Per la gioia di molti, Ubuntu 14.04 LTS non porterà con sé il nuovo server di visualizzazione Mir o, per lo meno, non come scelta di default. Ancora una volta, dunque, la distro firmata Canonical utilizzerà X.Org ma, ovviamente, lo stesso discorso non vale per Ubuntu Touch, distro mobile che fin dal suo primo esordio utilizza (per forza di cose) Mir. E, in fondo, il nuovo server di visualizzazione nasce proprio con lo scopo di raggiungere una certa convergenza fra desktop e mobile. Quindi, pur rimandando Mir lato desktop ad Ubuntu 14.10, Canonical non può di certo esimersi dallo sviluppo costante del nuovo server di visualizzazione.

Ed è di sole poche ore fa la notizia che riguarda Mir e lo screencast, uno degli obiettivi più importanti fissati dal team di Mark Shuttleworth. A quanto pare, infatti, il server di visualizzazione non ha ora più problemi a catturare non solo l’intero output del monitor, ma anche una piccola porzione di esso. Una funzionalità che sarà molto utile a tutti quegli utenti che vorranno registrare una singola regione dello schermo per ridurre, magari, al minimo, le dimensioni del file video generato. Cos’altro avranno in serbo gli sviluppatori Canonical? Ben presto lo scopriremo.

mir

Fonte: Phoronix

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