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24 ottobre 2007 Visualizzazioni: 329 Business

Linux Foundation: Open Source e futuro

Guardiamo al futuro dicendo che i desktop Linux sono entrati tardi nel gioco dei sistemi operativi di fascia desktop, ma grazie alla condivisione dell’innovazione e al modello di sviluppo rapido, pensiamo che nel tempo i desktop Linux saranno superiori a Windows. E’ solo questione di tempo”, dice Jim Zemlin direttore della Linux Foundation.


Come direttore della base californiana della Linux Foundation, Jim Zeimlin gira il mondo proclamando le virtù del software open source – applicazioni che sono scritte in modo collaborativo da sviluppatori di tutto il mondo e che spesso vengono date via gratis.

Lui è anche il capo dei difensori verso gli attacchi rivolti dalla Microsoft e da altre software company che affermano senza provarlo che i programmi open source contengono software proprietario ed espongono gli utenti open source a minacce legali. Il sistema operativo GNU/Linux è il più conosciuto programma open source, rappresenta una economica e personalizzabile alternativa nei confronti di sistemi proprietari. Fu creato, come molti ben sanno, da uno sviluppatore Finnico di nome Linus Torvalds che si è trasferito nel 2004 a Portland e che adesso lavora per la Linux Foundation supervisionando gli sviluppi del sistema operativo stesso.

Il concetto chiave dietro l’open source è un modello di sviluppo condiviso, dove le persone condividono il codice del software che creano. Dal software che ottieni da società come Microsoft, non è concesso vedere il codice sorgente, ma nel caso dell’open source invece è possibile. Il perchè le persone fanno questo è perché possono condividere passo passo il software sviluppato. Se è stato riscontrato un problema, possono apportare la modifica da soli, o più spesso, i cambiamenti sono fatti da un’intera comunità di persone e nel tempo la condivisione del codice sorgente consente realmente questo iperveloce e realmente innovivativo modello di produzione software.

In tutto questo però, chiariamo un concetto. Il concetto di free software presente nel mondo open source non va inteso nel senso di libero – senza costo - ma in senso di libertà. Il software open source è spesso liberamente disponibile. Ad esempio, se volessi avere una copia di Linux oggi ci sono centinaio se non migliaia di luoghi su internet dove potere andare e scaricarne una copia perfettamente free – inteso come senza costo. Free è probabilmente non del tutto accurata come parola. C’è un costo associato con la manutenzione del software, il supporto al software, essere sicuri che sia aggiornato, essere sicuri che qualsiasi problema di sicurezza venga fissato.

C’è comunque un aspetto più importante della libertà che l’open source rappresenta ed è la libertà di avere l’opportunità di apportare modifiche al software. E’ questo il concetto di free, la libertà di essere capaci di modificare il codice per il proprio uso. Questo simboleggia ciò che è più importante per molte persone che partecipano al processo di sviluppo open source.

Per ciò che rigurada l’uso di Linux per utenti in genere, diciamo che Linux per il mondo desktop ha iniziato tardi a muovere i primi passi, ma grazie a questa condivisione dell’innovazione e al rapido modello di sviluppo, si pensa che nel tempo le funzionalità di Linux desktop saranno superiori a Windows. E’ solo questione di tempo.

E’ un rischio reale che l’open source possa avere ripercussioni legali per le organizzazioni che lo adottano? Non c’è un rischio maggiore nelle società o nei governi che adottano l’open source rispetto a qualsiasi sorta rispetto al software proprietario. Il fatto di cui si parla è l’idea che c’è qualche sorta di rischio legale attorno al mondo dell’open source e questo è falso. E’ qualcosa che non è vero ed è possibile pensare che gli avversari del mondo Linux e dell’open source in generale diffondano queste voci sul mercato.

Il successo dell’open source è estremamente chiaro. Tutto lo sviluppo open source è estremamente trasparante. E’ tutto lì per chiunque lo voglia vedere e se c’è qualche copyright o proprietà intellettuale violate, possono essere individuate immediatamente e quindi apportando le dovute modifiche.

di Giuseppe Lo Brutto - TuxJournal.net

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