>
MENU
dell-ubuntu-desktop_c.jpg

Ubuntu sempre in crescita come versione OEM

Novell taglia ben 250 posti di lavoro

29 ottobre 2007 Visualizzazioni: 470 Business

Linux arranca ma Windows Server cresce

Nel corso degli ultimi mesi abbiamo spesso letto articoli di tipo statistico sull’eterno confronto da Linux e Windows. Prima sul desktop, poi sul settore mobile ed infine sul mercato server. E’ di pochi giorni fa la notizia dell’ennesima analisi sul mercato server che purtroppo non può rassicurare gli utenti del pinguino circa il suo futuro.


Secondo le statistiche riportate dall’IDC Quartely Server Tracker, la crescita annuale di Linux nel settore x86 server è passata dal 53% del 2003 ad un -4% nel 2006. Veramente una brutta beffa per il sistema operativo del pinguino. In netta ascesa sembra essere invece Windows Server che proprio dal 2003 non ha mai smesso di crescere ad un ritmo di circa il 10-20% annuo. Ciò significa che Linux, anno dopo anno, sta sempre più perdendo terreno rispetto al suo più diretto avversario.

Prima di buttare ancora altro fango sull’universo GNU/Linux è però doveroso spiegare cosa sta realmente accadendo in questi ultimi mesi.

Prima di tutto, le statistiche di IDC riportano soltanto il tasso di crescita di un determinato sistema operativo in un certo settore. Ciò significa che non è detto che Linux abbia smesso di crescere ma che semplicemente non sta crescendo così come i primi anni di questa vera e propria rivoluzione informatica. E a differenza di quanto cerca di far pensare Microsoft alla gente comune, con le sue campagne pubblicitarie, ancora nessuna società è passata da Linux a Windows Server. Ciò dovrebbe essere abbastanza per farci dormire sonni tranquilli. In secondo luogo, sempre più società sono interessate a GNU/Linux come sistema operativo predefinito per i loro prodotti server. HP oppure Dell, che negli ultimi mesi spinge per avere Ubuntu Server sulle proprie macchine server, ne sono un esempio concreto. Potremmo continuare a fare esempi su esempi, circa il successo di GNU/Linux, ma crediamo abbiate capito l’antifona.

In conclusione ci resta sicuramente l’amaro in bocca per questi ennesimi dati provenienti da una fonte che forse non è molto attenta a ciò che accade realmente sul mercato. Ne prendiamo atto ma chi vivrà, vedrà. Noi siamo sicuri che Linux sia il futuro. Lo diciamo da informatici attenti al mercato, non da semplici amanti del sistema operativo del pinguino.

di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net

twittergoogle_pluslinkedinmail
  • http://stato-brodo.blogspot.com Manuel

    fidarsi è bene…

  • http://Effettivamentecos... Adriano

    Attenzione la statistica è riferita a chi acquista server già con Linux installato, non a chi lo installa successivamente, prassi sempre più comune, specie da quando è entrato Ubuntu/Debian.
    Ho l’impressione che chi fa queste statistiche applica un modello di mercato completamente differente.

  • http://www.formulaonline.it/blog Enrico

    @Adriano
    le statistiche citate da Vincenzo sono paurosamente in linea con quelle della NetCraft (http://news.netcraft.com/archives/web_server_survey.html) che prende in esame i web server più utilizzati (non più acquistati).
    Non vorrei fare il polemico ma noto la tendenza a bollare come poco attendibili tutte le statistiche che non danno buoni risultati per Linux.
    Non sarebbe più saggio fermarsi ad interrogarsi criticamente sui motivi per cui invece potrebbero aver ragione?

  • leonardo corato

    Purttoppo penso sia vero.
    Linux ha ottimo programmi ma continua con pessimi (o non standardizzati) tool di configurazione di apache, samba ….
    Così per assurdo è estremamente semplice (non sempre) installare ma spesso difficile configurare e fare tuning (cosa altrettanto spesso facile con windows).
    Faccio un esempio: ocsinventory-ng (basato sul openssl+mysql+php/ajax). Per win c'è un pacchettino e va su tutto in 5 minuti. Per linux ci si mette una giornata.
    Io c'è l'ho su linux (questione di fede?) ma … cavoli … per qualche momento  -dopo qualche vaffa -ho pensato  di buttare su quello windows per semplificarmi la vita (e guadagnare tempo).

    In realtà poi i tool poi ci sarebbero, vedi il grandioso webmin (lo invidiano anche alla Microsoft), con il quale impostare le configurazioni e poi eventualmente modificarle a m
    anina ma … c'è come standard in qualche distribuzione??? no

    Manca poi una gestione del software veramente "avanti" ed efficiente. Apt e rpm sono meglio degli applicativi di installazione di  windows ma un 5-7 anni indietro rispetto all'altro unix (macosx). Ci si avvicina con Klik … ma anche qui niente di standard.

    E' un gran peccato