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26 novembre 2015 Visualizzazioni: 4637 Al Bar, Focus, Software

Microsoft produce malware. Parola di Free Software Foundation

Sul sito Web GNU.org la Free Software Foundation ha dedicato un’intera pagina per elencare i motivi per i quali Microsoft è da ritenersi un’azienda che produce malware. Discutiamone assieme.

Che la Free Software Foundation, con a capo Mr. Richard Stallman non vedesse di buon occhio aziende del calibro di Microsoft, Amazon ed Apple lo si sapeva già. Ma forse non tutti sanno che sul sito GNU.org, la FSF ha dedicato un’intera pagina per spiegare il perché queste aziende sono da considerarsi come un male per la società e producano del vero e proprio malware.

E Microsoft, rispetto alle altre, detiene secondo la Free Software Foundation il primato: è quella che più di tutte danneggia gli utenti.

Il sito Web GNU.org parla di malware, ma dandogli un significato leggermente differente da quello a cui gli utenti sono abituati. Questa è la definizione:

Malware significa software progettato per funzionare in modi che maltrattano o danneggiano l’utente.

E fino a qui nulla ci piove. A questa definizione, però, non fa seguito alcuna precisazione riguardo la coscienza degli utenti nell’utilizzare del software proprietario. Spieghiamoci meglio: nel momento in cui un utente decide di utilizzare un qualsiasi software proprietario (che sia un sistema operativo o un generico programma) sa benissimo, almeno nel caso in cui sia un utente sufficientemente informato, che non potrà mai dare un’occhiata al codice sorgente. Ma, al tempo stesso, non è detto che il software utilizzato sia davvero un malware o che sia progettato per danneggiare in un qualche modo l’utente finale. Diciamo ciò non di certo per stare dalla parte di Microsoft, sia chiaro. Ma GNU.org ha pensato anche a questo, scrivendo:

Malware e software non libero sono due problemi separati. La differenza tra Software Libero e software non libero sta nell-avere controllo del programma o viceversa. Non è una questione che riguarda direttamente ciò che il programma fa in esecuzione. Comunque, nella pratica, il software non libero è spesso malware, perché gli sviluppatori sono consapevoli dell’impossibilità da parte degli utenti di riparare eventuali funzionalità malevole.

Una posizione netta quella del sito Web GNU.org che rispecchia appieno la filosofia dello Stallman pensiero. E, trattandosi di un software non libero, Windows è un malware. La Free Software Foundation afferma che tutti i sistemi operativi della serie Windows hanno una backdoor nascosta che, in Windows 10, ad esempio, viene utilizzata per installare automaticamente gli aggiornamenti. In Windows 8, poi, consente la disattivazione da remoto dei programmi installati. Ma non finisce qui: la pagina Web di GNU.org espone molto chiaramente altri concetti che fanno rabbrividire. La cifratura del disco in Windows 10 non è poi così sicura, semplicemente perché Microsoft ha una chiave che consente di spulciare in lungo ed in largo nel disco cifrato. Il servizio SkyDrive, poi, consente all’NSA di esaminare direttamente i dati degli utenti che l’utilizzano.

Che siano vere o meno queste affermazioni, non possiamo dirlo e, in un certo senso, a noi utenti del Pinguino poco importa. Sono informazioni che dovrebbero far riflettere quegli utenti che si ostinano ad utilizzare sempre i “soliti” sistemi operativi ed i “soliti” programmi proprietari. Ma magari, inviando la pagina in questione ad amici, parenti e colleghi riusciremo a far aprire gli occhi a chi fino ad oggi li ha avuti chiusi e, nel caso in cui le affermazioni riportate su GNU.org siano effettivamente vere, avremo salvato qualche vita digitale. Voi cosa ne pensate?

gnu-org-website

Fonte: Softpedia

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  • Andreabont

    Attenzione a lanciare accuse senza prove, la calunnia e’ un reato. Anche io non mi fido del software proprietario, ma per dire certe cose bisogna avere solide prove.

    • lucapas

      Non gli servono le prove, può calunniare quanto vuole, la Microsoft non lo denuncerà mai altrimenti Stallmann gli chiederebbe subito i sorgenti per provare il contrario. ;D

    • Pippo Ciardella

      Nell’attesa che culcuno ti fornisca le prove nel frattempo il governo cinese ha vietato l’uso di Redmond OS dalla versione 8 in poi negli pubblici uffici, i cinesi in materia non sono stupidi e neppure il governo. Vedi tu…

    • - Doc -

      L’evidenza sta nelle fonti della pagina in questione.

      Spesso queste aziende ammettono chiaramente di avere backdoor o di poter intervenire remotamente sul tuo dispositivo, semplicemente l’informazione sta nei Termini e Condizioni d’Uso che non legge nessuno.

    • Aury88

      bhe… dopo la lettura dell’EULA, dopo le ammissioni di microsoft di non disattivare del tutto l’invio di dati sull’utente da parte dei w10, dopo tutte le porcherie emerse dal datagate e grazie a E. Snowden, dopo che funzionalità che richiederebbero l’accesso come superutente non sono più in controllo dell’utente ma “automatizzate”, dopo che il patrioct-act statunitense impone a tutte le aziende informatiche sul proprio territorio l’inserimento di codice per permettere l’accesso alle macchine ai fini investigativi, dopo che un altra legge americana impone a tutte le proprie aziende di non far uscire software , dal territorio nazionale, con cifratura forte…dopo tutto questo le prove solide io le vorrei dalla microsoft, non dalla FSF

  • Fabio

    Ma, scusate, 1.500.000.000 di persone hanno un profilo facebook e oltre 900.000.000 usano whatsapp, quindi… di che stiamo parlando? Privacy? Rispetto dei dati personali? Non capisco…

    • Simone Picciau

      Stiamo parlando di usare un computer o un dispositivo mobile in libertà.

      • Fabio

        Appunto, e le cose cui accennavo sopra mi dicono che alle persone della libertà non è che interessi granché, sono loro stesse ad infilarsi nelle gabbie dorate che le multinazionali del software gli preparano.

        • Simone Picciau

          Si però devi distinguere i casi: se usi i servizi di Google o Facebook sei consapevole che stai dando i tuoi dati in mano a quelle aziende, mentre invece una backdoor può restare nascosta per molto tempo se non viene notata dagli esperti di sicurezza. È molto grave che un sistema operativo tenga il controllo delle app installate da remoto, o che non sia possibile evitare l’aggiornamento automatico.

    • Aury88

      penso ci sia una netta differenza su quello che tu coscientemente metti su dei servizi online e le informazioni che vengono raccolte su di te dal tuo computer, attraverso il sistema operativo, mentre fai una qualsiasi cosa.
      il tuo pc, se adeguatamente istruito, può raccogliere le tue password ed inviarle a qualcuno (leggi gli articoli sul keylogger inserito ed attivo di default su w10), può attivare la webcam e il tuo microfono a tua insaputa e permettere a quelli dell’nsa di guardarti e sentirti mentre lavori (ci sono testimonianze mai smentite anche di questo)…
      c’è una netta differenza sia in termini di quantità sia in termini di qualità delle informazioni tra quello che tu consciamente (ma incoscientemente) metti online e quello che a tua totale insaputa può essere raccolto su di te mentre fai tutt’altro che divulgare informazioni personali…
      e infatti se uno fa spionaggio industriale non lo fa leggendosi la pagina facebook, lo fa entrando occultamente in un computer…stesso identico discorso per la privacy.

  • Kastriot Lleshi

    Visto Datagate e WikiLeaks (anche wolkswagen) non credo che servono altre prove. La questione è di principio e quindi Stallman ha ragione e come. Un software chiuso può fare anche cose che non sai e non vuoi.

  • davide

    Mi piacerebbe sapere secondo quali criteri per la FSF Microsoft è peggio di Apple… Sono sicuro che ci sono motivi concreti visto la serietà della fondazione.

    • rico

      Perchè Apple almeno si fa i suoi computer, microsoft si impone ai produttori e agli utenti senza costruire nulla.
      In questo senso è un organismo estraneo che si insinua nel corpo di altri, cioè un virus.