Vuoi avere la certezza che i tuoi dati non finiscano nelle mani sbagliate? La strada più sicura è rinunciare alla connessione a Internet, per lo meno quando si tratta di documenti assolutamente top secret. Proprio in queste circostanze è utile Ubuntu Privacy Remix la distro live da tenere sempre nel taschino.
Sempre più utenti sono ossessionati dalla protezione dei propri dati o dalla paura che importanti informazioni personali possano finire sul Web. Social network come Facebook sono la prima fonte dove attingere per chi sta cercando qualche informazione in più sulla vita privata altrui e, nonostante tutte le precauzioni che si possano prendere, non c’è protezione che tenga.
Per difendere la privacy di tutti questi utenti, esistono diverse utility e distribuzioni, come ad esempio TAILS. Ma qual è il miglior metodo per mettere al sicuro i nostri dati, avendo la certezza che nessuno possa appropriarsene? Non accedere a Internet. Per quanto possa sembrare una soluzione drastica e anche un po’ scontata, è l’unica che ci assicura il 100% di sicurezza, a patto che il PC non venga utilizzato da altri utenti e che non sia connesso ad una rete locale.
Sulla scia di questa verità nasce Ubuntu Privacy Remix, distribuzione chiaramente basata su Ubuntu dalla quale sarà impossibile accedere al Web, proprio perché ogni periferica di rete viene disabilitata in fase di avvio. Inoltre, Ubuntu Privacy Remix non permette di salvare dati su disco esterno e include software del calibro di TrueCrypt che ci permettono di realizzare volumi completamente cifrati. UPR può essere scaricato da questa pagina dove è disponibile anche una versione in dual boot con TAILS (quest’ultima ci consente anche di navigare o controllare i messaggi di posta elettronica in maniera sicura e sotto rete Tor).
Resta ovvio che una tale soluzione è adatta veramente solo a chi ha a che fare con dati estremamente sensibili come documenti di testo, immagini o altri dati top secret. Vediamo dunque come creare il nostro live system anti intercettazione.
Ubuntu Privacy Remix è basato un Ubuntu 10.04, release ormai abbastanza datata ma comunque accettabile. Non può essere installato sul disco e dunque dobbiamo provvedere alla masterizzazione dell’ISO su un supporto vergine o procedere con la creazione di una pendrive USB live. Meglio optare per quest’ultima soluzione: così facendo, Ubuntu Privacy Remix potrà essere sempre portato in tasca ed avviato all’occorrenza.
Per farlo, avviamo l’Ubuntu Software Center (se stiamo utilizzando la distro di Canonical) e procediamo al download di Unetbootin. Al termine dell’installazione, colleghiamo una pendrive di almeno 2 GB ad un ingresso USB del PC ed avviamo il software e clicchiamo sul pulsante Sfoglia posto in corrispondenza dell’opzione Immagine disco. Raggiungiamo dunque il percorso nel quale abbiamo salvato l’ISO di Ubuntu Privacy Remix e confermiamo la nostra scelta. Selezioniamo dal menu a tendina Tipo la voce Unità USB e indichiamo da Unità il relativo disco (ad esempio /dev/sdb1). Non ci resta che confermare con OK e attendere la fine del processo. �? bene ricordare che tutti i dati presenti nella pendrive USB verranno cancellati!
Quando la scrittura sarà completata, riavviamo il sistema e accediamo alle impostazioni del BIOS per attivare il boot da periferica USB. Non ci resta che attendere il caricamento di Ubuntu Privacy Remix.
Ecco qualche screenshot delle utility in esso integrate.
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