La prima soluzione studiata dalla Linux Foundation non risulta compatibile con GRUB e altri bootloader in circolazione. Proprio questo motivo, gli sviluppatori hanno deciso di riprendere il codice in mano.
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Pochi mesi fa, la Linux Foundation annunciava con un comunicato ufficiale di stare per creare la sua prima soluzioni al sistema UEFI, così da consentire a tutti gli utenti Linux di installare liberamente la propria distro preferita anche sui PC dotati di questa tecnologia. A che punto sono i lavori?
Mentre il “pre-bootloader” non è ancora pronto, recentemente ci sono stati alcuni cambiamenti significativi. Uno fra gli obiettivi della Linux Foundation, è quello riuscire a far operare questo “pre-bootloader” con qualsiasi altro gestore di avvio in circolazione, come ad esempio GRUB.
In un primo momento, a causa di alcune scelte progettuali, il bootloader Gummiboot (appositamente studiato per essere leggero e compatibile con UEFI) non sembrava però andare d’accordo proprio con GRUB: un serio problema se si considera che gran parte degli utenti si affida proprio a questo bootloader.
Quel che è certo, però, è che Microsoft, con il suo Secure Boot, ha creato un sacco di lavoro per gli sviluppatori e mal di testa per coloro che cercano di comprendere il tutto. Ma ora è meglio non pensarci. La Linux Foundation ha deciso di riscrivere il suo “pre-bootloader” che dovrebbe essere compatibile con tutti quelli in circolazione.
Fonte: Hot Hardware


