Mozilla Messaging, costola della Mozilla Foundation nata per dedicarsi anima e corpo allo sviluppo di Thunderbird, ha finalmente dato alla luce la terza major release del suo client di posta elettronica.
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Lo sviluppo, ha affermato il CEO della sussidiaria Mozilla David Ascher, è il frutto di oltre due anni di lavoro che hanno coinvolto sviluppatori ed esperti di sicurezza, oltre che a volontari di tutto il mondo impegnati nella localizzazione e nel supporto tecnico. Le novità introdotte, quindi, sono veramente tante e non basterebbe una singola news per elencarle tutte. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di fare il punto della situazione. Tra le funzionalità più interessanti c’è sicuramente quella legata ai Tab. Proprio come su Firefox, anche su Thunderbird è ora possibile aprire nella stessa finestra messaggi, mailbox, cartelle e calendari. E sempre come su Firefox, le schede attive vengono salvate alla chiusura e ripristinate al successivo riavvio del client. Il nuovo motore di ricerca con tanto di box che utilizza l’autocompletamento consente, inoltre, di indicizzare i messaggi e di filtrare i risultati in base a criteri come mittente, destinatario, tag, allegati, etc.

Di particolare importanza sono anche le “cartelle intelligenti” (smart folder), che permettono di combinare più mailbox in modo che i relativi messaggi vengano visualizzati in un unico elenco. Questo potrebbe tornare particolarmente utile a chi possiede più di un account e ha necessità di tenere frequentemente d’occhio più inbox contemporaneamente. Da Firefox 3.0 è stato ereditato anche il nuovo addon manager, che ora consente di cercare e navigare direttamente nell’archivio di componenti aggiuntivi per Thunderbird, ed installare estensioni, temi e plugin, e il pulsante a forma di stellina che aggiunge facilmente un nome tra i propri contatti. Per concludere, chi non riesce proprio a fare a me no del proprio account Gmail, Thunderbird ha migliorato sensibilmente il supporto al celebre servizio e-mail targato Google e all’IMAP. Thunderbird è disponibile in 49 lingue, tra cui l’italiano, ed è multipiattaforma, dunque funziona su GNU/Linux, Windows e Mac OS X.

