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HyperSpace: Office sbarca sul Linux veloce di Phoenix

6gbp

SATA III: è arrivata l’era dei 6Gbps

6 marzo 2009 Visualizzazioni: 525 Hardware

YeeLoong: il primo OpenNetbook al mondo

Prodotto dall’azienda cinese Lemote, impegnata da anni nel settore dei computer nei paesi asiatici, utilizza solo ed esclusivamente componenti aperti, partendo dal BIOS fino ad arrivare al client e-mail.


Nome in codice “YeeLoong8089 Notebook”, ma malgrado la parolina “notebook” ci sembra nient’altro che un netbook. E’ particolarmente interessante non solo sotto il punto di vista delle caratteristiche hardware ma anche sotto quello della filosofia di distribuzione che gli ruota attorno. E’ infatti il primo portatile al mondo ad utilizzare esclusivamente componenti open source. Ciò significa che i codici sorgenti di tutto il sistema (BIOS, kernel, driver, etc) sono liberi ed open source, dunque non c’è bisogno di nessun firmware closed.

Non abbiamo informazioni su prezzi e disponibilità. Di seguito, però, ecco l’elenco di tutte le sue caratteristiche hardware.

schermata3

Maggiori informazioni sul sito web ufficiale del produttore.

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  • bLax

    ma che cpu é?

  • http://slacker77.blogspot.com/ slacker77

    E’ carino comunque…

  • /V

    Mi pare un po’ una gagata, ma se riescono a venderla a prezzi competitivi (i.e. 150 euro e NON DI PIU) perchè no?

  • http://www.pclinux.eu Yoghi

    Ho consegnato proprio stasera un notebook del 2002 al quale volevano ridare l’antica velocità.
    Ci ho messo Linux (Avvio in 2 minuti da quando si spinge il tasto di accensione contro i 10 minuti di XP Home).
    Rimasti impressionati dalla grafica anche se ho utilizzato una mandriva 2008 spring che ancora usa kde3.
    Rimasti impressionati dalla marea di programmi (…”devo installare Adobe Reader?” … “Lascia stare!I PDF li legge già!”).
    Insomma… credo che il tipo di processore ormai conti poco.
    Conta la possibilità di mostrare Linux e saranno in pochi a chiedere ancora windows!

  • http://www.sorbaioli.org Graziano

    Sono stato il primo possessore in Italia del netbook completamente libero Lemote Yeeloong.

    Scrivo qualche chiarimento e notizia.

    La cpu e’ cinese, si chiama Loongson ed e’ compatibile con mips.
    La scelta di questa architettura credo sia dovuta al basso consumo energetico.

    Io sono contento della scelta perche’ di computer dove installare windows e’ gia’ pieno il mondo, perche’ allora non tentare una strada completamente opposta e libera?
    Ci vuole coraggio e l’ho apprezzato moltissimo.

    Chi etichetta questi netbook come “cagata” farebbe meglio a leggersi i dati di vendita. :)
    Saranno anche una cagata ma ne stanno vendendo tantissimi di questi netbook, vuoi che sono piccoli ed esteticamente molto carini, vuoi che sono leggeri, ecc.

    @Yoghi
    Il sistema operaitvo di cui parli e’ GNU/Linux, mentre Linux e’ soltanto il kernel.
    LEggi qui per un approfondimento:

    http://www.gnu.org/gnu/linux-and-gnu.it.html

    • http://www.pclinux.eu Yoghi

      Non ho bisogno di leggere approfondimenti.
      Era solamente per abbreviare.
      Chiedo scusa a Stallman e a GNU.
      Ne approfitto per riportare un estratto della mail che mi ha inviato la proprietaria del notebook in questione
      “Grazie mille!

      Il pc va che è una bellezza e io sono proprio soddisfatta di LINUX.”

      Yoghi
      http://www.pclinux.eu

      • http://www.sorbaioli.org Graziano

        Ciao Yoghi,
        grazie per la tua risposta.

        Non devi scusarti, so che lo fanno in molti.
        Magari forse abbreviarlo in GNU sarebbe un po’ meglio, spiegando il perche’.
        Questo aiuterebbe molto le persone che, come me, cercano di spiegare alla gente il movimento del software libero e la sua filosofia.

        E’ sempre bello in ogni caso vedere utenti GNU/Linux soddisfatti della scelta. ;)

        • http://www.pclinux.eu Yoghi

          Dopo aver letto la tua mail mi sono documentato su Lemote e ho trovato il sito olandese che lo commercializza sul mercato europeo.
          Onestamente ci sono rimasto un po’ male. Va’ be’ la filosofia ma fra IVA e trasporto viene a costare ben più di un netbook nostranoe con una autonomia tutto sommato limitata. :(
          Tornando a noi… ti confesso una cosa.
          Non è stata una scelta dell’utente ma una mia “imposizione”.
          Era il primo portatile nonche il primo pc comprato con il primo stipendio quindi un valore affettivo inestimabile.
          Era sul punto di cedere e di “rottamarlo” e così le ho proposto di rianimarglielo, in ogni caso no ci avrebbe rimesso niente anche se sapevo di non sbagliare! ;)
          A presto.

          Yoghi