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29 luglio 2011 Visualizzazioni: 800 Business

Canonical sfida Red Hat e Microsoft nel settore enterprise

Canonical, tra le aziende più dinamiche del panorama mondiale che basano il proprio business su Linux, ha fissato tra i suoi punti programmatici dell’immediato futuro, quello di entrare nel mercato enterprise e ha lanciato direttamente il guanto di sfida a rivali come Red Hat e Microsoft.

Dopo che Ubuntu negli ultimi anni è diventata la distribuzione Linux consumer più popolare al mondo, ora Canonical ha intessuto importanti rapporti commerciali con altre compagnie, e sfruttando la popolarità del suo prodotto software principe, punta al grande business. La rivale Red Hat ha segnato la via per tutte le concorrenti, evidenziando gli stratosferici guadagni conseguibili, vendendo supporto per desktop e server, basati su sistemi operativi Linux. In un mercato altamente competitivo come quello enterprise, Canonical ha individuato quali saranno i concorrenti contro cui la società si confronterà più da vicino, come espresso di recente da un suo rappresentante, Paul Holt, VP dei corporate services: “Il business della nostra società è ampio e comprende, cloud, server, desktop, e cosi siamo in competizione in differenti aree commerciali con diverse realtà. Microsoft e Redhat in queste aree ed in altre, sono senza dubbio competitori precipui”.

Fattore assolutamente vitale per essere accettati nel mercato enterprise è fornire un solido supporto ai clienti come evidenziato dallo stesso Holt : “Ubuntu è stato adottato da sempre più imprese negli ultimi anni e l’aumento del numero dei nostri partner commerciali lo conferma. Anche le grandi organizzazioni lo usano sempre più per il desktop, per i servizi cloud e nelle installazioni server, ricercando poi, un robusto servizio di supporto e affidabili strumenti che facilitino l’amministrazione dei loro ambienti informativi”.

“Le nostre indagini ci hanno rivelato come il numero delle opportunità commerciali per vendere servizi di supporto sia in grosso aumento, e lavorare con diversi partner su base locale su questa direzione programmatica, è diventata una delle decisioni strategiche più importante degli ultimi anni per la nostra società”. Sia Red Hat che Suse hanno fatto uno splendido lavoro mostrando le infinite potenzialità di Linux ai rispettivi clienti di tipo enterprise. In questo vario e complesso mercato commerciale, Canonical porterà ancora maggior competitività e potrebbe generare anche un abbassamento generale dei prezzi. Questa dinamica potrebbe rappresentare una spia d’allarme per Microsoft, che a sua volta potrebbe essere costretta ad abbassare i prezzi dei suoi servizi per rimanere competitiva.

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  • Cesoia

    Che comincino a tagliare tutte le sperimentazioni come unity ed anarchie varie tipiche dei debian e poi riparleremo di enterprise.

    Sono,ad oggi,lontano anni luce della giusta direttrice.

  • Simone Mar

    La direzione è quella giusta e il successo di unity lo conferma nonostante le critiche di chi non capisce che linux è innovazione e non immobile tradizione.

    • Ubunto

      Successo?
      http://www.google.com/search?q=remove+unity

      L’idea di mettere una schifezza ideata per i netbook (e fallita pure in quel settore) sui computer desktop è stata demenziale.
      Cambiare non è innovare, “cambiare” non implica “migliorare”. Unity, ma anche gnome shell hanno cambiato, ma peggiorano l’esperienza utente nel normale uso desktop rendendolo inutilmente prolisso e macchinoso.
      Forse possono funzionare bene su dispositivi touchscreen, ma sono una totale porcata se abbinati al punta e clicca.

  • asd

    Mah red had e’ red hat, e’ consolidata e ha esperienza alle spalle e soprattuto e’ stabile, cosa che non si puo’ dire di ubuntu…….

  • ahhh

    Unity lascia a desiderare, secondo me. Chi lavora con il computer non ha sempre bisogno di una grafica da Tablet. Con Unity sono riusciti solo a eliminare la possibilità di trovare gli strumenti di sistema. Motivo per cui te li devi cercare in giro e in largo o con la tastiera, se sei fortunato.
    Non vorrei sbagliare, ma il progetto è magari stato pensato proprio in virtù dell’installazione del sistema operativo su questi nuovi strumenti tecnologici. Il problema è che non sempre è necessaria una barra figa o gli effetti speciali.