>
MENU
pidgin-facebook

La chat di Facebook anche su Pidgin

ubuntu_su_macbook_pro

Ubuntu 13.04 mette KO Mac OS X

10 aprile 2013 Visualizzazioni: 6439 HowTo

Ubuntu vs OpenSUSE: quale scegliere?

Una è più per neofiti, l’altra per professionisti. Una porta dritto al sodo l’utente, l’altra un po’ meno. Quale delle due distro si adatta meglio alle proprie esigenze?


Inutile negarlo: per quanto Linux sia al centro dei pensieri di ogni suo utente, ognuno è affezionato a questa o quella distribuzione. E nel corso degli anni, la vocazione a Ubuntu, Fedora, Mint, OpenSUSE diviene tale che spesso si accendono guerre con amici e colleghi che preferiscono affidarsi a distro differenti dalla nostra. Vero?

Fra quelle più acclamate c’è Ubuntu che pur avendo raccolto negli ultimi anni numerose lamentele circa Unity resta comunque molto utilizzata: dopotutto le novità fanno paura un po’ a tutti, e la stessa cosa è successa al rilascio di GNOME 3. E poi che OpenSUSE, anch’essa abbastanza apprezzata a tal punto che qualcuno ha deciso di metterla a confronto con Ubuntu. Senza disdegnare Fedora e tutti gli altri grandi nomi del mondo Linux, quale delle due si adatta meglio alle nostre esigenze? Scopriamo quali sono le caratteristiche e le funzionalità offerte fra le due distro.

Una delle principali differenze fra Ubuntu e OpenSUSE è il target di riferimento: quest’ultima è particolarmente indicata ai sistemisti, sviluppatori e professionisti vari; la prima, al contrario, ha sempre puntato sull’utente occasionale o comunque meno avanzato. Ciò non toglie che Ubuntu possa essere comunque utilizzata da chi mangia pane e Linux quotidianamente, ma, oggettivamente, diciamo pure che non è il massimo della professionalità (se comparata a tutte le altre distro che esulano dalla natura di questo articolo). Tuttavia, anche un neofita potrebbe non ritrovarsi in difficoltà nel mettere le mani su OpenSUSE.

Specialmente se andiamo a toccare la questione degli ambienti desktop: in Ubuntu, come abbiamo già detto e ben sappiamo, è presente Unity. Siamo liberi di installare qualsiasi altro ambiente disponibile, ma per i nuovi utenti non è cosa semplice. Considerato che Synaptic non è più installato di default e che l’Ubuntu Software Center non è particolarmente adatto all’installazione di nuovi ambienti desktop, non resta altro che mettere mani al terminale. In OpenSUSE, invece, è possibile scegliere l’ambiente desktop da utilizzare durante l’installazione del sistema.

Abbiamo bisogno di un driver proprietario? In entrambe le distro l’operazione non è per nulla complicata, anche se Ubuntu offre una procedura leggermente più semplificata. Il tool di aggiornamento software include infatti un menu dedicato proprio ai driver aggiuntivi (presente in Impostazioni) che ci mostra tutti i driver proprietari in uso o disponibili. Un po’ più lunga la procedura nel caso in cui si volesse installare un codec multimediale proprietario: è necessario infatti raggiungere sempre le Impostazioni dello strumento di aggiornamento e selezionare dal tab Software per Ubuntu l’opzione Software con restrizioni per copyright o motivi legali. Bisogna poi aggiornare l’elenco dei pacchetti e finalmente visitare l’Ubuntu Software Center dove ricercare il codec di proprio interesse. In OpenSUSE, l’installazione di nuovi codec è decisamente più semplice, grazie alla tecnologia one-click. Ma parlandoci molto chiaramente, quante volte ci capita in un mese di installare un nuovo codec?

Ci serve un nuovo software? In questo caso non c’è davvero storia. Ubuntu batte a tavolino OpenSUSE così come molte altre distro in circolazione. Il Software Center ha un incredibile numero di tool, giochi e programmi di ogni tipo non presenti nei repository dei “concorrenti” di casa Canonical. Tuttavia, OpenSUSE vince quando si tratta di versioni software più aggiornate.

In definitiva, entrambe le distro hanno i loro pregi e difetti. Forse è il caso di rimanere fedeli alle affermazioni presenti qualche rigo più in su: Ubuntu è probabilmente la scelta migliore per chi non vuole perdersi in mille configurazione, vuole scoprire nuovi software in maniera semplice e veloce e se ama un desktop integrato con servizi Web del calibro di Amazon (comunque removibile). Gli utenti esperti, invece, potrebbero preferire OpenSUSE anche per la sua mole non indifferente di opzioni per il controllo del sistema (offerte in YaST).

E voi, potendo scegliere solo fra Ubuntu e OpenSUSE, quale delle due installereste?

suse_vs_ubuntu

Fonte: Datamation

twittergoogle_pluslinkedinmail
  • fentanil

    ubuntu, con unity, ha compiuto un passo indietro nell’esperienza utente/ergonomia/praticità di portata epocale. Gnome2 era un ambiente snello, completo, razionale e intuitivo.
    Grazie al cielo con mate 1.6 è stato quasi del tutto riportato in vita

  • Occasional

    Io scelgo Kubuntu .
    Ho la varietà di software dai repasitory di ubuntu ma evito l’interfaccia di unity utilizzando KDE.
    Questione di gusti !

  • http://teasistemi.it/ Fabrizio Tettoni

    Sul qualche pc in azienda mi serviva linux in dual boot. Ho provato OpenSuse, proprio per l’aspetto e l’organizzazione professionale della distro. Purtroppo ho avuto subito qualche problemino post-installazione con dei driver e mi sono rifugiato in Mint+KDE, e posso dirmi comunque soddisfatto. =)

  • Giovanni

    Io per ora continuo con xubuntu.

    Già prima di unity preferivo xfce per la sua maggiore leggerezza ed ora dopo gnome3 e unity spero che non rovinino anche questo.

  • http://teasistemi.it/ Fabrizio Tettoni

    devo rettificare, KDE è stato messo su un pc di ultima generazione, su tutti gli altri e i notebook regna incontrastato il meraviglioso XFCE.

  • Simone Dedo

    openSUSE senza alcun dubbio. Mi dispiace per chi ha avuto problemi con openSUSE ma comunque ha di certo molto più senso di esistere rispetto a Linux Mint che è un’ennesima copia di Ubuntu (seppur ben fatta).

    Comunque per chi avesse problemi su openSUSE, vi invito a iscrivervi al forum suseitalia.org

    • http://teasistemi.it/ Fabrizio Tettoni

      sarà sicuramente presa in considerazione nuovamente in futuro, su questo non c’è dubbio…

      • Simone Dedo

        ;)

  • Frakbe

    Ex-(K)ubuntiano, sono passato ad OpenSuse con la nuova versione 12.3, che trovo più solida e performante, adatta per chi vuole un ambiente professionale.

  • balengo

    openSUSE rulez!

  • Enzo

    Gli ultimissimi rilasci di ubuntu, confesso di non averli neppure più provati, ma per quanto riguarda i penultimi l’impressione era quella di un regresso in termini di stabilità e prestazioni del sistema. Così sono tornato a openSUSE ma con Gnome. Era la 11.4 e da allora uso openSUSE come unico sistema operativo sia su fisso che sul portatile.

  • falko

    Gentoo

  • boss

    ubuntu ormai si sta allontanando da quello che è lo standard che dovrebbero avere le distribuzioni linux.
    Un classico esempio è UPSTART,un altro esempio ancora è UNITY , poi per ultimo cè il famigerato MIR.
    Io prediliggo le ditribuzioni che cercano per quanto possano di rispecchiare uno standard,e tra queste ce FEDORA che apparte qualche rogna ogni tanto quanto si aggiorna il kernel (dipende dai casi dove sono installati i driver proprietari), è una distro molto stabile aggiornata e che si piega ad ogn esigenza.

    • boss

      senza disprezzare il lavoro che fanno in casa novell e canonical, fedora vanta una community che è la più grande che esista ed ha anche ottimo un sostegno che è redhat.

      • Simone Dedo

        Probabilmente openSUSE non ha la stessa comunità sempre per via di quei fantasmagorici patti con Microsoft (di cui openSUSE non centra nulla visto che è indipendente come progetto) ma comunque anche lei è sostenuta da SUSE.

    • dagvin

      “standard” non credo sia definibile in questi casi….tutto e’ dettato da scelte e preferenze. Cosa ti fa dire che gnome sia standard e unity no? o systemd si upstart no ? Possiamo dire in realtà che la quantità di sviluppatori intorno ad un progetto e’ più o meno consistente rispetto ad altri e lo stesso e’ più adottato di altri, ma questo non rende i progetti “minori” cattivi o fuori standard. Detto cio’ chiunque sceglie cio’ che gli piace dalla grande Fedora alla più piccola Ubuntu. Io ad esempio aspetto con ansia MIR , Unity next e il passaggio a Qt5

    • Shiba

      Upstart è nato ben prima di Systemd.

  • Dummy evoluto

    Mio cognato informatico usa soltanto Debian. Io preferisco “accontentarmi” di usare con soddisfazione Ubuntu 12.04 LTS in dual boot con Windows.
    Non tutte le scelte “commerciali” di Canonical sono pienamente condivisibili ma si deve pur sempre riconoscerle il merito di aver portato Linux a portata di click per chi, come me, non ha tempo e voglia di approfondire Linux.
    P.S. Da un paio d’anni ho deciso di usare solo versioni LTS. Ho l’impressione che le altre siano poco più che esperimenti di sviluppo delle nuove LTS testati sulla pelle degli utenti. Mi sembra che il rischio di avere qualche noioso problema al momento del salto di versione non valga la candela. E’ gradita sul punto la vs. opinione.

  • http://www.facebook.com/jinn.82 Simone Picciau

    Io uso Fedora dai tempi della 14, e se non esistesse quella o se non mi piacesse più andrei su opensuse

  • ernstfree

    Opensuse versione “tumbleweed”: rolling release, discretamente solida, ricchissima di strumenti e ….. bella.

  • Wallrock91

    Io uso entrambe e trovo entrambe molto valide ma se devo scegliere per l’ambito d’ufficio e in generale per il professionale prediligo OpenSUSE, molto più stabile.

  • Ludovico S.

    OpenSUSE a vita…