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Firefox cresce sempre più, ma Linux arranca

4 novembre 2008 Visualizzazioni: 394 Business

Ubuntu: e oggi vogliamo dare i numeri

Solo ieri, un articolo sulla presunta crisi di Canonical ha scatenato sulle pagine di TuxJournal una discussione molto interessante. Oggi, invece, vorremo proporvi dei dati e delle dichiarazioni che ci lasciano tirare un sospiro di sollievo. O quasi.


Con il rilascio di Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex, Canonical punta a superare gli 8 milioni di utenti in tutto il mondo. Ma il dato più interessante è ancora una volta quello economico, dei profitti dell’azienda. L’azienda di Mark Shuttleworth ha dichiarato che gli utenti, gli sviluppatori ma soprattutto le entrate stanno crescendo, così come sta crescendo la quota di Ubuntu sul mercato dei sistemi operativi. Ritornando al discorso degli utenti, Chris Kenyon, direttore del settore Business Development di Canonical, ha dichiarato a InternetNews.com che riuscire ad ottenere il numero esatto di utilizzatori di Ubuntu è un’impresa ardua. Ma i ragazzi di Ubuntu si dicono al dir poco sicuri sul fatto che la distribuzione sia la più utilizzata la mondo.

Altre distribuzioni Linux, come ad esempio Fedora di Red Hat, utilizzano Smolt per ottenere il numero preciso di utenti. In pratica si contano gli indirizzi IP univoci che accedono agli aggiornamenti. Ad esempio per Fedora 9, Smolt ha contato circa 1.2 milioni di IP. Fedora 6, invece, rilasciata nell’anno 2007, aveva 2 milioni di utenti. RHEL, invece, ad oggi ne conta circa 2.5. Ma ritorniamo al discorso delle entrate. “Non abbiamo bisogno di mostrare al pubblico i dati relativi alle nostre entrate ma anche in questo settore segniamo una forte crescita“, ha continuato Kenyon.

Insomma, niente paura, Canonical è in crescita sotto il punto di vista economico e si conferma la distribuzione più utilizzata dell’universo GNU/Linux. Ma, attenzione. Sia le dichiarazioni di Kenyon che del grande comunicatore Shuttleworth - che vedono attualmente Canonical in rosso ma che volendo potrebbe risalire la china in una manciata di anni - risalgono al 27 Ottobre, dunque allo stesso giorno. A chi dobbiamo credere? A voi le dovute conclusioni.

di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net

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  • Luca S.

    A parere mio Linux e specialmente Ubuntu continueranno a migliorare e ad ottenere consensi, considerando: i notevoli miglioramenti delle ultime distribuzioni, la gratuità e l’insensibilità ai virus. Gli utenti, comprese aziende e amministrazioni pubbliche, si orienteranno via via verso sistemi facili da usare, aggiornabili, sicuri, gratuiti. Questi primi anni di Canonical sono stati forse dispendiosi sotto molti profili, ma sono serviti ad impostare il futuro di Ubuntu e più in generale di GNU/Linux.

  • http://climatrix.blogspot.com weiji

    Ciao,
    credo di poter dire che l’inserimento di Gnu/Linux in un “mercato” più vasto di utenti sia inevitabilmente frenato da un parco software proprietario esiguo per quei programmi che dovrebbero, invece, essere nativi.. In poche parole voglio dire che l’utilizzo a livello globale di utenza di un O.S. è dettato da quante softwarehouse rilasciano i loro programmi in versione compatibile (in questo caso mi riferisco ovviamente a sorgenti o precompilati in formato linux).
    Credo che quando ciò sarà possibile anche per il pinguino allora ci sarà una alternativa… ma a quel momento sarà un pò meno alternativa… e spero che non cambierà niente nella filosofia di Gnu/Linux!