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11 settembre 2012 Visualizzazioni: 974 Copertina, Software

Trisquel GNU Linux: la distro con GNOME approvata dalla FSF

Una distribuzione completamente “free”, senza fronzoli e codice proprietario ma basata su Ubuntu 11.10 e Gnome 3.2.


Per chi mastica da anni le tematiche legate al software libero sa che entrare nelle grazie della FSF (Free Software Foundation) non è mai un’impresa semplice. Il motivo? Secondo la fondazione guidata dal carismatico Richard Stallman addirittura il kernel Linux, Firefox e tanti altri software che hanno contribuito alla crescita di GNU/Linux sul desktop non sono libero e pertanto non dovrebbero essere utilizzati. Come fare?

Semplice: basta affidarsi alle distribuzioni scelte dalla stessa FSF che devono aver superato un iter abbastanza complesso volto a certificare la completa assenza anche del più banale pezzo di codice proprietario. Ovviamente c’è chi di queste faccende non si preoccupa molto e continua ad utilizzare la sua distribuzione preferita. C’è anche chi, però, allo stesso modo di Stallman ne fa una questione di principio. Se utilizzate Ubuntu e siete affezionati all’ambiente desktop GNOME potete dare un’occhiata a Triquel, una delle nove distribuzioni che la FSF ha accettato come software libero. Allo stesso modo di gNewSenese (un’altra distribuzione libera) è basata su Ubuntu e, pur utilizzando GNOME 3, fa tranquillamente a meno di Gnome-Shell.

Al suo posto è presente un’interfaccia decisamente pulita e ben organizzata mentre lo Gnome Control Center è stato modificato per includere più applicazioni della versione originale, come ad esempio il package manager Synaptic e Gnome Tweak Tool. Triquel utilizza anche il libre-kernel 3 in quanto, testuali parole, “Linux, the kernel developed and distributed by Linus Torvalds et al, contains non-Free Software, i.e., software that does not respect your essential freedoms, and it induces you to install additional non-Free Software that it doesn’t contain”.

Non mancano ovviamente Libre Office e una manciata di applicazioni multimediali rigorosamente libere. Ovviamente, non aspettatevi di trovare i codec. Maggiori informazioni su Trisquel GNU/Linux sono disponibili su questa pagina.

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  • kobe

    “Ovviamente, non aspettatevi di trovare i codec.”

    classica frase ignorante e del tutto errata: i codec usati anche in Ubuntu sono software libero e pertanto sono inclusi.. basterebbe provare ad ascoltare un file mp3 con una live di Trisquel per rendersi conto che non solo i codec ci sono, ma che sono anche inclusi di default

    il solito articolo superficiale e fuorviante volte a categorizzare Trisquel come qualcosa che non é..