>
MENU
gcc-mouse_2(600x388)

GNOME Control Center 3.6 anche su Ubuntu 12.10

Dopo qualche secondo appare l'interfaccia grafica di Linux Mint 14.1: la versione presente nell'immagine è equipaggiata con l'ambiente desktop Cinnamon.

Linux Mint 14.1: la prova su strada

4 dicembre 2012 Visualizzazioni: 841 HowTo

Trasforma la tua distro in una PlayStation 2!

Sei una amante del retrogaming o vuoi dare nuova vita ai tuoi giochi per PlayStation 2? Da oggi puoi emularli sulla tua distro preferita. Ecco come fare.


Nonostante i tempi siano cambiati e le consolle all’ultimo grido siano in grado di avviare giochi dalla grafica più evoluta c’è chi ama ancora dilettarsi con i giochi usciti di moda qualche anno fa ma comunque ancora abbastanza appetibili.

E poi c’è chi non vuole proprio spendere i suoi soldi acquistando una consolle e dunque preferisce dilettarsi direttamente al PC. Grazie all’avvento di Steam anche su piattaforma GNU/Linux le alternative di certo non mancano ma, se volessimo emulare tutti i titoli della gloriosa PlayStation 2 sulla nostra distro preferita? Nessun problema, ci pensa PCSX2! Scopriamo dunque come procedere. Per il nostro test ci siamo affidati all’ultima release di Ubuntu ovvero la 12.10.

Dopo aver installato tutti i pacchetti necessari alla corretta installazione dell’emulatore, possiamo passare all’installazione dello stesso. Per farlo, aggiungiamo il giusto repository. Avviamo dunque il terminale e lanciamo il comando:

sudo add-apt-repository ppa:gregory-hainaut/pcsx2.official.ppa

e confermiamo con Invio. Al termine, digitiamo

sudo apt-get update

per aggiornare l’elenco dei pacchetti disponibili. Possiamo quindi terminare, procedendo finalmente all’installazione di PCSX2:

sudo apt-get install pcsx2-unstable

Al termine del processo di installazione, spostiamoci nella Dash e avviamo PCSX2. Prima di poter giocare dobbiamo però procedere alla sua configurazione preliminare: nulla di preoccupante.

Dal menu a tendina Selettore Lingua, selezioniamo l’opzione Italian e proseguiamo con un clic su Avanti. Lasciamo invariati tutti i campi presenti nella schermata successiva e passiamo oltre cliccando nuovamente su Avanti.

Soffermiamoci, invece, sulla scelta del BIOS: affinché PCSX2 possa funzionare, è infatti necessario caricare un firmware del BIOS originale della propria PlayStation 2. Al pirata, poco importa e con una rapida ricerca sul Web scarica sul suo PC il file Sony PlayStation 2 BIOS (E)(v1.6)(2001-10-04)[SCPH30004].zip che ne contiene una copia funzionante. Estrae dunque l’archivio e, nella finestra di configurazione di PCSX2 (esattamente nella sezione Percorso di ricerca BIOS), seleziona il percorso nel quale ha salvato il firmware del BIOS della PlayStation 2.

Fatto ciò, non resta che terminare la configurazione con un clic su Fine e iniziare subito a dilettarci con qualche titolo. Il pirata carica le ISO di un gioco scaricato illegalmente dal Web. Chi invece preferisce rispettare la legge, può inserire nel lettore del PC una copia originale di un gioco sviluppato per PlayStation 2. Buon divertimento!

Fonte: Dedoimedo

twittergoogle_pluslinkedinmail
  • void

    Avrete bisogno di una macchina molto potente. Inoltre le prestazioni su GNU/Linux sono abbastanza scadenti. Io ho provato a giocare ICO sia su GNU/Linux sia su Windows e la differenza purtroppo era notevole. Alla fine, ho giocato su Windows, dove purtroppo l’emulatore funzionava meglio.

    • masand

      Confermo, molti videogame sono ingiocabili senza una macchina molto potente e, comunque, a parità di PC/configurazione, l’emulazione risulta migliore sotto Windows (probabilmente i plugin sono più ottimizati).

  • Fedifra

    Per favore potete smettere questo stile esportato da Linux Magazine di eseguire operazioni illegali parlando in terza persona “il pirata” è insopportabile e orribilmente commerciale (stile bambini con ipod et simila) e soprattutto, non è da Linux.
    Non si sarebbe potuto dire “Per eseguire il software legalmente è necessario possedere una console PS2”

  • anonomo

    @fedifra. Quando ho letto “al pirata poco importa” mi sono detto “ma questi hanno copiaincollato un articolo di Linux Magazine”. Lo stesso tono paraculistico: odioso, meschino e insopportabile. Un po’ tutto lo stile che si vede in riviste/siti che fanno capo a Edizioni Master: Punto-informatico, Linux Magazine, etc. Tutta gente senza gonadi, quelli.

    • http://www.facebook.com/vciaglia Vincenzo Ciaglia

      Va bene criticare lo stile di un articolo, ma occhio al linguaggio utilizzato contro terzi con i quali onestamente non abbiamo alcun rapporto. Ognuno è responsabile delle proprie parole sul Web.

      • anonimo

        tranquillo vincenzo, l’ho detto io e lo ripeto: “penso che quelli di Edizioni Master pubblichino articoli senza palle”, sollevando il sito d qualunque responsabilita’. Venendo a cose piu’ importati, mi unisco alla preghiera rivoltati da fedifra: molla quello stile schifoso del “il pirata fa questo, il pirata fa quello” che proprio non si puo leggere: o si scrive con le palle o meglio non scrivere.

        • fedifra

          Si, ma più che altro che senso ha riempire le riviste di materiale completamente illegale? Io ero abbonato a Linux Magazine ma non ho rinnovato l’abbonamento, perchè ormai gli interessanti articoli tecnici sono stati sostituiti da come diventare un criminale perfetto.
          Tra l’altro si sono così tanto fissati con lo stile che l’hanno usato anche per spiegare come cambiare ROM ad un terminale Android, operazione legale.
          Inoltre, se proprio OGNI TANTO bisogna citare qualcosa di illegale, magari per spiegare il funzionamento di un software, si scrive tutto in prima persona singolare, seconda persona singolare o seconda persona plurale e si mette un disclamer a inizio articolo.
          Decisamente meglio che citare le azioni di un fantomatico pirata (distruggendo, tra l’altro, il nobile significato del termine hacker).
          Tutto questo IMHO, ovviamente.

  • anonomo

    @void. Cosa intendi con “macchina molto potente”? puoi specificare i requisiti hardware minimi?