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28 novembre 2007 Visualizzazioni: 505 Business

Torvalds parla del futuro di Linux

In una intervista via email rilasciata all’InformationWeek, il fondatore di Linux, Linus Torvalds ha parlato degli sviluppi del kernel Linux previsti per i l 2008.


Linus, come sua consuetudine, è riuscito a schivare con molta maestria le domande più insidiose dell’intervistatore. Non poteva mancare la domanda su Windows: “Lo sviluppo del kernel Linux procede più velocemente di quello di Windows Server?“. Torvalds ha spiegato che la sua totale mancanza di interesse per i prodotti Microsoft combinata con la sua vita, non gli consente di avere una visione tanto ampia da poter dare un parere sulla questione.

In compenso Torvalds ha ricordato che lo sviluppo del kernel Linux, essendo software open source, tende ad essere più efficiente delle alternative closed source. Nel’intervista, infatti, ha ripetutamente menzionato i vantaggi derivanti dal modello di sviluppo open source che ha portato alla nascita e allo sviluppo di molti progetti interessanti.

“All over the map”, ha detto, facendo riferimento alla pianificazione dello sviluppo del kernel Linux degli ultimi anni fino all’ultima release disponibile sul sito www.kernel.org. Inoltre ha aggiunto che le aree da migliorare sono la grafica e dispositivi di rete wireless. Riconoscendo di non avere personalmente alcun interesse nella virtualizzazione, ha detto che gli piacerebbe trovarsi in un’altra area di sviluppo negli anni a venire.

Il suo interesse particolare al momento è rivolto ai dispositivi a stato solido, un’area che egli considera essere stata osteggiata dall’alto costo dei dispositivi hardware e che, quando i costi diventeranno accessibili alla massa, probabilmente nel corso del prossimo anno, quest’area crescerà a dismisura. Inoltre ha sottolineato l’importanza di piccoli cambiamenti piuttosto che cambiamenti drastici nello sviluppo del software.

Infine alla domanda sui brevetti che potrebbero ostacolare l’avanzata dello sviluppo di Linux, Linus ha risposto di essere certo che i brevetti non danneggeranno lo sviluppo di Linux in alcun modo e ha sottolineato che, secondo lui, non c’era niente di vero nelle voci circolate per parecchio tempo circa una presunta violazione di brevetti da parte di Linux.

di Francesco Argese - TuxJournal.net

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