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18 novembre 2014 Visualizzazioni: 1739 Al Bar, Copertina, Software

Systemd: quando gli sviluppatori scappano impauriti

Sempre più sviluppatori Debian incaricati all’attuazione di systemd si dimettono. Il motivo? La comunità utilizza toni un po’ troppo duri. Perché? Parliamone assieme.

Alcune volte l’innovazione non viene guardata di buon occhio. È il caso di systemd il “nuovo” sistema di init che sempre più distro stanno abbracciando. E qualche tempo fa, anche la solida e storica Debian ha deciso, a seguito di un lungo dibattito, di accogliere a braccia aperte systemd. Da allora, gli amanti della distro si sono divisi in due fazioni: chi ama e chi odia systemd. Sta di fatto che i “nemici” di systemd non le mandano di certo a dire agli sviluppatori del progetto Debian incaricati proprio all’attuazione del nuovo sistema di init.

Sempre più spesso e anche ora a distanza di tempo i toni sono molto duri e per qualche sviluppatore il peso delle “accuse” incomincia ad essere troppo pesante. Così, uno dopo l’altro, molti sviluppatori chiedono di essere sollevati dall’incarico e questa volta è il turno di Tollef Fog Heen che, almeno a quanto dichiarato, non ha intenzione di abbandonare totalmente il progetto Debian, ma esclusivamente la squadra di manutenzione di systemd.

Tutta colpa di chi non vuole aver nulla a che fare con nuove soluzioni e a pagarne il caro prezzo sono invece quegli utenti che guardano systemd come un qualcosa di veramente innovativo. Gli sviluppatori servono come il pane e alcuni, invece, li fanno letteralmente scappare. Quello che realmente ci chiediamo è: una comunità Open dovrebbe sostenere sempre e comunque gli sviluppatori o è libera di utilizzare toni poco consoni se un qualcosa non è ben accetta? Il tutto, senza dimenticare che gran parte degli sviluppatori di progetti del calibro di Debian sono del tutto volontari e investono gran parte del loro tempo libero senza chiedere nulla in cambio. E ancora: perché systemd è così tanto odiato da una discreta fetta di utenti? A voi la parola.

Debian-Systemd

Fonte: Softpedia

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  • Damiano Guerrini

    Il problema di systemd non è l’innovazione ma il modo con cui viene fatta. Creare un demone tuttofare, completamente fuori da tutti gli standard, impossibile da interfacciare se non scrivendosi specifiche utility non è innovazione. Guardiamo poi alle risposte date dagli sviluppatori a fronte di strani comportamenti …..9 su 10 ti dicono che non ha senso fare quel che chiedi o che non si può fare (spesso si chiedono cose che erano normali prima di systemd”)….. sono risposte che rasentano l’assurdo.
    e poi cosa fa systemd di tanto bello? Raggruppa in un singolo pacchetto le funzioni di altri pacchetti che esistono già, togliendone la configurabilità e la semplicità d’uso (nemmeno i file di testo per i log ….)
    Personalmente sono per l’innovazione, ma si devono mantenere compatibilità, standard e apertura. Se così non è per me non si tratta di innovazione ma di accrocchio adatto al mondo win e non al mondo linux.

  • morrizor

    “Tutta colpa di chi non vuole aver nulla a che fare con nuove
    soluzioni e a pagarne il caro prezzo sono invece quegli utenti che
    guardano systemd come un qualcosa di veramente innovativo.”

    Questa frase non ha nessun senso: qui non si tratta di bloccare l’innovazione, non si tratta di non avere un nuovo sistema di init (che sarebbe auspicabile). Il problema è che systemd è scritto con i piedi da un bulletto brufoloso e incompetente, si porta dietro delle dipendenze assurde, non è portabile su altri Unices e, soprattutto, non è scritto secondo la logica KISS (keep it simple, stupid!) che caratterizza Unix e la sua stabilità.

  • Luca Bardella

    Una cosa non mi torna, se fa cosi schifo( non lo conosco abbastanza per giudicare da me) perché tutte le maggiori distribuzioni stanno passando a sistemd?

    • Andreabont

      Come al solito quando si flamma non si riesce a descrivere la cosa in tutte le sfumatore e si finisce in una delle due fazioni “amore” o “odio”.
      SystemD implementa notevoli migliorie, che erano da tempo attese nel mondo Linux, ed è per questo che molti stanno passando a questo sistema di init. D’altro canto, nel farlo ha “rotto” degli equilibri e sono state mosse quindi notevoli (e giustificate) critiche.
      La conclusione corretta della questione sarebbe il dialogo e il compromesso tra le parti, ma sembra che quando si tratta di informatica esistano solo gli estremisti.

      • Damiano Guerrini

        Salve Andreabont , ovviamente è una mia personale idea , ma per quanto mi riguarda non ho ancora trovato nulla che fa systemd che non facessi gia con gli strumenti standard. Tu hai trovato delle funzionalità particolarmente utili che non conosco?

        Salve anche a te Luca Bardella , systemd non fa così schifo , è il modo in cui implementa le varie cose che non va bene.
        Il mondo linux nasce e cresce perchè le sue componenti seguono la filosofia UNIX dove tutto deve essere semplice, minimale e configurabile e gestibile da chiunque …….. systemd sta andando nella direzione opposta !

  • Giorgio

    Business. Probabilmente perchè con systemd pensano di rendere linux più interessante per il mercato consumer. Sarà un caso il fatto che Poettering sia un dipendente di Red Hat?

  • Alessio Treglia

    Ottimo esempio di come dare fiato alle trombe. Ovviamente senza capire una ceppa del lato tecnico, si capisce.

    Studia il contesto tecnico oltre a quello politico, impara a leggere prima e forse dopo sarai in grado anche di scrivere cose sensate.

  • http://www.level28.org/ Matteo Panella

    Complimenti, eh, ci voleva proprio un articolo del genere per svelenire gli animi e riportare la discussione su questioni tecniche invece di continuare un’assurda lotta fratricida.

    No, aspè, mi sa che ho capito male…

  • Tonni

    Sarò scemo (ed io problema per me non esiste non usando GNU/Linux, ma UNIX).
    Che necessità vi era di tradurre l’articolo?

    • mandingo30cm

      freebsd 10.1 va una cannonanta