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26 luglio 2013 Visualizzazioni: 840 Al Bar, Copertina

SE Linux: c’è da stare davvero tranquilli?

La patch del kernel Linux sviluppata dalla National Security Agency è davvero sicura? Considerate le ultime rivelazioni che riguardano proprio l’NSA, siamo sicuri che nessuno ci stia spiando?


Ultimamente, l’NSA (National Security Agency) è sulla bocca di tutti, non fosse altro che per aver violato la privacy di tutti i cittadini americani (leggi, Free Software Foundation: battaglia all’NSA aperta). Ma non dimentichiamo che sempre l’NSA ha sviluppato SE Linux. Non sarebbe dunque il caso di fare un bel controllo al codice presente nel kernel del sistema operativo del pinguino?

È questa la domanda che in molti si pongono, ma gli esperti rispondono che non c’è nulla da temere. Dopotutto, il codice di SE Linux è aperto: chiunque può dargli uno sguardo e se ci fosse stato qualcosa di sospetto (ad esempio una backdoor) senza ombra di dubbio qualcuno se ne sarebbe già accorto. Lo sviluppatore di software Open Source, Brian May, sostiene che chiunque, in qualsiasi parte del mondo, può presentare la sua patch per il kernel Linux. Questo qualcuno può essere un perfetto sconosciuto. Dunque, perché dover dubitare di un indirizzo di posta elettronica con dominio .gov?

SELinux

Fonte: ITWire

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