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Il Raspberry Pi 2 è compatibile anche con Ubuntu

3 febbraio 2015 Visualizzazioni: 6183 Hardware

Raspberry Pi 2: adesso si fa sul serio!

La Raspberry Foundation ha tolto i veli dal nuovo mini PC. Quantitativo di memoria RAM raddoppiato, processore più potente e prezzo identico al passato. Ecco tutti i dettagli.

Il Raspberry Pi è il mini PC per eccellenza. Quello più adatto agli usi più disparati e attorno al quale ruota una comunità di esperti pronti a dare una mano d’aiuto a chiunque ne abbia bisogno. Quello per il quale sono disponibili distribuzioni Linux appositamente ottimizzate. Quello che consuma di meno. E quello che costa di meno. Ma ora, per la Raspberry Foundation è arrivato il momento di alzare un po’ il tiro e aggiornare, questa volta seriamente, il fortunato PC grande quanto una carta di credito.

Qualche tempo fa, il team di sviluppo del Raspberry Pi ha deluso un po’ le aspettative con un aggiornamento. Un nuovo modello, Il Raspberry Pi Model B+, che di plus aveva poco o niente. Ma questa volta, gli appassionati saranno ben lieti di sapere che un modello veramente nuovo è ormai alle porte: stiamo parlando del Raspberry Pi 2 che dal passato ha ereditato solo il prezzo. Già, perché la Raspberry Foundation ha intenzione di immettere nel mercato un secondogenito mantenendo il prezzo fissato sempre a 35 dollari e magari calando un po’ quello del fratello maggiore (che continuerà ad essere prodotto fino a quando ci sarà richiesta).

Prezzo identico dunque, ma prestazioni che non hanno nulla a che vedere con il Model B+. Il processore, un Broadcom BCM2836 (quad-core ARM Cortex A7 da 800 Mhz, ma può arrivare a 900 MHz) che sulla carta è fino a 6 volte più veloce di quello montato sul “vecchio” Raspberry Pi. E poi, finalmente, quel quantitativo di memoria RAM che raggiunge 1 GB, proprio come sperato da tempo da molti utenti. Ora, XBMC dovrebbe essere notevolmente più veloce, specialmente quando si chiede al media center di svolgere più compiti contemporaneamente.

Ma alcuni sono già alla ricerca del motivo per il quale la Raspberry Foundation ha deciso ancora una volta di puntare su un’architettura ARM a 32 bit quando l’interno mercato sta migrando a 64 bit (con l’ARMv8, ad esempio). Beh, stando a quanto dichiarato, non c’è la necessità di utilizzare processori a 64 bit quando il quantitativo di memoria RAM è di un solo GB. Per la Raspberry Foundation, dunque, è ancora presto per puntare ai 64 bit.

Oltre al nuovo processore e al quantitativo di memoria RAM raddoppiato, il nuovo Raspberry Pi 2 ha le stesse dimensioni fisiche del suo precedente modello, conservando anche la scheda di rete Ethernet 10/100 integrata, un’uscita HDMI, una VGA, jack per il collegamento di cuffie/microfono e slot per l’inserimento di una microSD. A quanto pare, anche sul comparto software non c’è da disperare: la maggior parte del software progettato per il modello precedente dovrebbe essere compatibile (il condizionale è pur sempre d’obbligo) anche su questa nuova soluzione. Se vogliamo scoprirne di più o ordinare un Raspberry Pi 2, non ci resta che fare un salto su questa pagina.

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Fonte: Liliputing

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