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Steam per Linux: ecco arrivare X3:Terran Conflict

16 aprile 2013 Visualizzazioni: 5090 Al Bar, Business, Copertina

Quando un ambiente desktop è davvero leggero?

LXDE, Xfce, GNOME, KDE: quali di questi è il più leggero? E cosa si intende per “leggero”? La risposta sembra essere banale. Forse sì, o forse no.

Ext4 è più performante di NTFS. Non è una definizione buttata lì a caso, ma è il responso di numerosi test effettuati (e Phoronix fa da padrone indiscusso). Ma come si fa a dire che LXDE è più pesante di KDE? Come si fa a dire che Xfce è decisamente più leggero di GNOME? Eppure sono frasi che leggiamo quotidianamente in giro per il Web, anche su fonti abbastanza valide. Il che lascia pensare che ci sia un metro di giudizio sufficientemente valido. Ma non è esattamente così. Girovagando su siti del calibro di Phoronix, infatti, non esistono molti test che mettono a confronto le prestazioni dei diversi ambienti a nostra disposizione. E, allora, la domanda nasce spontanea: cos’è che rende un ambiente desktop realmente leggero? La risposta non è così semplice da trovare e, con un minimo di ragionamento, possiamo tranquillamente dedurre che in realtà forse neppure esiste.

Cosa può intendersi per “leggero”? Magari essere efficiente nel consumo della memoria. Ma anche no. Già, perché è pressoché impossibile misurare con precisione l’utilizzo della memoria. A dimostrarlo è anche la quasi totale assenza di numeri sul Web. E poi, basterebbe anche un wallpaper HD a fare la differenza nell’utilizzo della memoria: non credete?

Scartando il consumo della memoria, viene da pensare che la differenza sia nelle caratteristiche di ogni ambiente desktop. Ma questo pensiero dura giusto una manciata di secondi. Non è la quantità di funzionalità offerte a determinare la leggerezza dell’ambiente stesso. Qualcuno in questo momento potrebbe anche essere in disaccordo ma fermiamoci un attimo su GNOME. Gli sviluppatori stanno eliminando numerose caratteristiche: chi ha il coraggio di dire che GNOME sia leggero? E con questo non vogliamo mica dire che sia pesantissimo!

Niente, sembra che questa risposta non arrivi proprio. Ma non demordiamo. Spremiamo le meningi e continuiamo a ragionare. Spesso si legge che un ambiente desktop leggero supporta alla perfezione i sistemi un po’ più datati. Ma eccoci in un circolo vizioso di ulteriori domande: che cosa si intende per hardware vecchio? Vecchio quanto? Un anno? Due anni? Dieci anni? Il riferimento sarà per sempre un glorioso Pentium III?

Tutte queste domande ci hanno un po’ stancato. E allora pensiamo di raggiungere la migliore fonte del Web, Wikipedia dove quotidianamente milioni di utenti trovano risposta ai loro quesiti. Iniziamo con lo scoprire cosa ci dice relativamente a Xfce:

Xfce richiede meno risorse dei più blasonati GNOME e KDE, pur tuttavia essendo più espansivo di LXDE, risultando così un buon compromesso tra leggerezza e funzionalità.

Non vogliamo mettere in dubbio la verità di quanto scritto, ma è disponibile un test che dimostra la richiesta di risorse di Xfce rispetto a GNOME o KDE? Continuiamo con LXDE:

LXDE è un ambiente desktop libero per il sistema operativo GNU/Linux, creato nel 2006 dal programmatore taiwanese Hong Jen Yee con l’obiettivo di essere estremamente leggero e reattivo. Nonostante sia stato progettato per operare sui dispositivi con basse prestazioni come netbook o vecchi computer, LXDE offre un ambiente desktop completo.

L’obiettivo è quello di essere estremamente leggero: questo lo sapevamo già. Ma possibile che Wikipedia non sia in grado di dimostrarlo praticamente? E poi, chi lo dice che KDE non sia in grado di operare tranquillamente su un netbook o su un PC non all’ultimo grido? “LXDE offre un ambiente desktop completo”: definizione anche un po’ in contrasto con quella fornita nel caso di Xfce che dovrebbe essere (sempre a detta di Wikipedia) “più espansivo di LXDE”. Ma non andiamo a cercare il pelo nell’uovo e, assodato che Wikipedia non è in grado di fornirci certezze ma solo definizioni non dimostrate, spostiamoci sui siti Web ufficiali dei relativi progetti. E anche lì arriva la delusione: ci sembra quasi di essere ritornati su Wikipedia e leggere frasi fatte dove si punta sempre su leggerezza, facilità e basso consumo di risorse di sistema.

Alla fine siamo giunti ad una sola conclusione: a furia di ripetere la parola “leggero”, c’è chi si auto convince che un determinato ambiente desktop lo sia davvero. Ma in realtà non è così. E con questo non vogliamo certo dire che Xfce “pesi” quanto GNOME, ad esempio. Le differenze in termini prestazionali sono chiare agli occhi di tutti. Ma non dimostrate tecnicamente da molte fonti. E allora, non ci resta che contare su di voi. Cosa rende un “ambiente desktop leggero”, davvero leggero?

lxde

Fonte: Martin Graesslin

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  • Falegnamino

    Secondo me è un test che va effettuato individualmente con il proprio computer.
    In quel momento giudichiamo quale ambiente è più idoneo alle proprie esigenze.
    Io ho scelto Gnome Shell sul desktop mentre sul netbook ho installato Xfce.

  • pi3tr0

    è leggero se gira “meglio” su vecchio hardware

    io ho anche un ibook g3 del 2002, procio 700 mhz e 384 di ram, c’è messo lubuntu 12.04 con gnome classic e lxde, il primo all’avvio (con conky attivo) si suca il 70 percento della ram, con lxde sto a circa 100 mb lasciandomi la possibililita di usare midori ed empathy e pcman in contemporanea, volendo posso usare pure gnome e firefox ma diventa una lumaca, gnome + midori va meglio ma lxde + midori diventa usabile, ci ho pure installato e configurato fluxbox, all’avvio sta sui 60 mb, 40 in meno di lubuntu ma non mi pare cmq + reattivo, fluxbox + conky + midori consuma meno ram ma non ci trovo convenienza

  • http://www.facebook.com/rederik75 Enrico Bianchi

    Leggero può anche significare che non ti offre millemila cose in più rispetto a quello che ti serve, ma è un metro di giudizio estremamente soggettivo… Io uso Openbox sia sul notebook che sul più lento netbook: è veloce e fa quello che deve.

  • Dest

    invece di perdere tempo a filosofeggiare su quello che si legge su internet avresti decisamente fatto prima a testare i vari ambienti riportando i tuoi riscontri… che guarda caso saranno identici a quelli delle persone che scrivono in rete…

  • poveraccio

    mettiamola cosi, sul mio P2@400Mhz 128Mram NON ci installo di certo KDE, mentre con LXDE ci si vivacchia accettabilmente.

  • RiccardoPinardi

    qualche anno fa su Deux facemmo questo test: http://www.deuxexmachina.it/linux/522-linux-time-contest.html non è esaustivo (e non aggiornato ovviamente), ma può dare un idea di cosa può essere “leggero” no?

  • Stirner

    Credo che lo spazio occupato sull’ hard disk oramai con gli attuali costi x G sia diventato un dato poco rilevante.

    Si potrebbe calcolare l’impegno della ram, per il problema della librerie condivise si può utilizzare ps_mem:
    http://www.pixelbeat.org/scripts/ps_mem.py

    Qui un test di xfce vs lxde con ps_mem:
    http://blog.xfce.org/2012/05/questions-after-the-4-10-release/

    Questo l’impegno ram del mio sistema ( il pannello di xfce4.10 contiene anche un applet x il carico di sistema ):
    5.0 MiB xfce4-panel
    3.1 MiB xfwm4
    2.7 MiB xfdesktop
    2.7 MiB panel-10-action
    2.4 MiB panel-16-system
    2.2 MiB xfsettingsd
    1.7 MiB xfce4-session
    625.5 KiB xfconfd

  • entersandman

    Forse i tempi di avvio dimezzati? Forse il fatto che quando clicco sul menu questo si apra all’istante, anziché attendere 2-3 secondi? Forse la reattività e la fluidità generale? Forse l’esiguo consumo di ram?

    Ho un netbook con atom n450 e ci ho provato sia mint/mate 14 che lubuntu 12.10 (quindi stessa base): con mint avevo ritardi di risposta su tutto. Ogni click veniva eseguito in differita. Con lubuntu no.
    Se non vi pare una differenza, o se vi sembrano cose poco importanti non so che farci. Ma qualora abbiate un pc poco potente, e siate intenzionati a tenerlo, credo faccia la differenza tra poterlo ancora usare oppure no.

  • Federico

    Vorrei contraddire l’ultima affermazione: l’esperienza conta più dei test. Hai seguito i benchmark di MySQL 5.6? Sono tutti scientifici, non ho visto stupidaggini. Ma quelli di Percona e di SkySQL dimostrano che 5.6 è più LENTO di 5.5, quelli di Oracle dicono il contrario. Chi ha ragione? Ovviamente entrambi: dipende dal tuo ambiente e dal tuo workload. Chi cerca risposte universali nei test non è in grado di fornire alcuna indicazione utile a chi ha esigenze nel mondo reale.

    Per quanto riguarda la leggerezza, hai comunque sollevato un problema importante: non c’è una definizione, e sarebbe utile crearla. Ma è un problema spinosissimo! Io sono del parere che la leggerezza sia definita dal consumo di risorse (RAM, CPU, uso dei dischi/rete). Pensare solo alla RAM è riduttivo, e ha come unica giustificazione il fatto che DI SOLITO il problema è la RAM. Solo che, come dirò fra poco, in certi ambienti è vero l’esatto opposto. E comunque, si aprono tanti problemi che non possono avere una risposta valida in ogni contesto. Esempio:

    * Conta il consumo di risorse assoluto, o relativo all’ambiente in cui ti trovi? La scalabilità è fondamentale, ha senso definire pesante un programma perché occupa 1GB di ram su un mainframe?

    * Il consumo di RAM conta quanto l’uso dei dischi? Ovviamente no: tutto il mondo NoSQL è nato col preciso intento di occupare completamente tutta la RAM per ridurre l’uso dei dischi. Considerarlo pesante perché raggiunge lo scopo che si prefigge sarebbe un po’ stupido. Ma allora, nel “punteggio finale”, quanto deve incidere la RAM e quanto devono incidere i dischi? (una risposta universale non può esistere)

    E altre domande irrisolvibili si potrebbero porre…

  • ArchTux

    Bell’articolo, sono molto d’accordo sul fatto che la leggerezza è una cosa relativa.
    Vi racconto la mia esperienza:
    Mi sono messo a trafficare con un netbook eeepc con Atom n270 e 1GB di ram,
    certo non sarà un PIII, ma nemmeno un fulmine di guerra…
    Ho provato diverse distribuzioni: Lubuntu, Bodhi linux, Arch con Lxde, Debian wheezy con xfce, kubuntu 12.04 LTS, volete sapere DE ho preferito?
    KDE!!! può sembrare strano, ma se disabilitate un po’ di effetti e roba inutile (magari installando anche il pacchetto low fat settings), KDE funziona egregiamente, ci mette solo poco di più ad avviarsi.
    I vari programmi Dolphin gwenview… oltre ad avere molte funzioni, sono anche molto reattivi! In generale, le librerie QT fanno la loro parte, sono molto più veloci delle gtk.
    Se non si hanno seri problemi di ram (256 o meno) vi consiglio di provare kde (spero che sviluppino bene razorQT sembra interessante ma ancora acerbo…).