LXDE, Xfce, GNOME, KDE: quali di questi è il più leggero? E cosa si intende per “leggero”? La risposta sembra essere banale. Forse sì, o forse no.
Ext4 è più performante di NTFS. Non è una definizione buttata lì a caso, ma è il responso di numerosi test effettuati (e Phoronix fa da padrone indiscusso). Ma come si fa a dire che LXDE è più pesante di KDE? Come si fa a dire che Xfce è decisamente più leggero di GNOME? Eppure sono frasi che leggiamo quotidianamente in giro per il Web, anche su fonti abbastanza valide. Il che lascia pensare che ci sia un metro di giudizio sufficientemente valido. Ma non è esattamente così. Girovagando su siti del calibro di Phoronix, infatti, non esistono molti test che mettono a confronto le prestazioni dei diversi ambienti a nostra disposizione. E, allora, la domanda nasce spontanea: cos’è che rende un ambiente desktop realmente leggero? La risposta non è così semplice da trovare e, con un minimo di ragionamento, possiamo tranquillamente dedurre che in realtà forse neppure esiste.
Cosa può intendersi per “leggero”? Magari essere efficiente nel consumo della memoria. Ma anche no. Già, perché è pressoché impossibile misurare con precisione l’utilizzo della memoria. A dimostrarlo è anche la quasi totale assenza di numeri sul Web. E poi, basterebbe anche un wallpaper HD a fare la differenza nell’utilizzo della memoria: non credete?
Scartando il consumo della memoria, viene da pensare che la differenza sia nelle caratteristiche di ogni ambiente desktop. Ma questo pensiero dura giusto una manciata di secondi. Non è la quantità di funzionalità offerte a determinare la leggerezza dell’ambiente stesso. Qualcuno in questo momento potrebbe anche essere in disaccordo ma fermiamoci un attimo su GNOME. Gli sviluppatori stanno eliminando numerose caratteristiche: chi ha il coraggio di dire che GNOME sia leggero? E con questo non vogliamo mica dire che sia pesantissimo!
Niente, sembra che questa risposta non arrivi proprio. Ma non demordiamo. Spremiamo le meningi e continuiamo a ragionare. Spesso si legge che un ambiente desktop leggero supporta alla perfezione i sistemi un po’ più datati. Ma eccoci in un circolo vizioso di ulteriori domande: che cosa si intende per hardware vecchio? Vecchio quanto? Un anno? Due anni? Dieci anni? Il riferimento sarà per sempre un glorioso Pentium III?
Tutte queste domande ci hanno un po’ stancato. E allora pensiamo di raggiungere la migliore fonte del Web, Wikipedia dove quotidianamente milioni di utenti trovano risposta ai loro quesiti. Iniziamo con lo scoprire cosa ci dice relativamente a Xfce:
Xfce richiede meno risorse dei più blasonati GNOME e KDE, pur tuttavia essendo più espansivo di LXDE, risultando così un buon compromesso tra leggerezza e funzionalità.
Non vogliamo mettere in dubbio la verità di quanto scritto, ma è disponibile un test che dimostra la richiesta di risorse di Xfce rispetto a GNOME o KDE? Continuiamo con LXDE:
LXDE è un ambiente desktop libero per il sistema operativo GNU/Linux, creato nel 2006 dal programmatore taiwanese Hong Jen Yee con l’obiettivo di essere estremamente leggero e reattivo. Nonostante sia stato progettato per operare sui dispositivi con basse prestazioni come netbook o vecchi computer, LXDE offre un ambiente desktop completo.
L’obiettivo è quello di essere estremamente leggero: questo lo sapevamo già. Ma possibile che Wikipedia non sia in grado di dimostrarlo praticamente? E poi, chi lo dice che KDE non sia in grado di operare tranquillamente su un netbook o su un PC non all’ultimo grido? “LXDE offre un ambiente desktop completo”: definizione anche un po’ in contrasto con quella fornita nel caso di Xfce che dovrebbe essere (sempre a detta di Wikipedia) “più espansivo di LXDE”. Ma non andiamo a cercare il pelo nell’uovo e, assodato che Wikipedia non è in grado di fornirci certezze ma solo definizioni non dimostrate, spostiamoci sui siti Web ufficiali dei relativi progetti. E anche lì arriva la delusione: ci sembra quasi di essere ritornati su Wikipedia e leggere frasi fatte dove si punta sempre su leggerezza, facilità e basso consumo di risorse di sistema.
Alla fine siamo giunti ad una sola conclusione: a furia di ripetere la parola “leggero”, c’è chi si auto convince che un determinato ambiente desktop lo sia davvero. Ma in realtà non è così. E con questo non vogliamo certo dire che Xfce “pesi” quanto GNOME, ad esempio. Le differenze in termini prestazionali sono chiare agli occhi di tutti. Ma non dimostrate tecnicamente da molte fonti. E allora, non ci resta che contare su di voi. Cosa rende un “ambiente desktop leggero”, davvero leggero?
Fonte: Martin Graesslin