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26 ottobre 2012 Visualizzazioni: 216 Copertina, Software

Plasma Active contro Ubuntu: qual è il futuro di smartphone, tablet e TV?

Il progetto Plasma Active può mettere i bastoni fra le ruote di Canonical? Con il supporto di KDE e dell’intera comunità Open Source la risposta è affermativa.


Solo qualche giorno fa, abbiamo analizzato il pensiero di Mark Shuttleworth, numero uno di Canonical, riguardante la diffusione di Ubuntu su smartphone e tablet (leggi, Ubuntu su smartphone, tablet e TV: miraggio o piacevole realtà?).

Shutthleworth è più che convinto che il futuro dei dispositivi mobile, così come delle TV, è Ubuntu. Ma è davvero ciò che ci attendere?

Il mondo Open Source spera in una rapida diffusione di Plasma Active, l’interfaccia grafica KDE appositamente studiata per dispositivi touchscreen, quindi anche tablet e smartphone.

Si prospetta dunque una sottospecie di guerra civile che vede combattere fra loro Ubuntu, con la sua interfaccia grafica Unity, e Plasma Active: chi fra i due la spunterà? Forse è un po’ presto per dare una risposta definitiva, ma senza ombra di dubbio la cosa che ci fa piacere è che per almeno una volta a far da padrone è il mondo GNU/Linux.

Per ora, Canonical si ritrova con la strada quasi spianata: l’obiettivo dell’azienda capeggiata da Mark Shuttleworth sembra essere infatti quello di ottimizzare un sistema operativo già abbastanza consolidato, quale Ubuntu, e renderlo più digeribile da smartphone, tablet e TV. Di sicuro non c’è da aspettarsi un nuovo OS appositamente studiato per questi dispositivi: ciò comporterebbe per Canonical uno sforzo troppo notevole e forse anche insensato.

Diverso invece l’approccio adottato dal progetto Plasma Active, che non si ritrova ad alleggerire un sistema operativo studiato per PC ed adattarlo su smartphone. Gli sviluppatori stanno cercando di creare un’interfaccia in grado di funzionare alla perfezione sia su computer che su dispositivi mobile.

L’obiettivo non è certo dei più semplici, ma grazie al sostengo di organizzazioni del calibro di KDE e dell’intera comunità Open Source (che darà un grosso aiuto nella realizzazione di una distro GNU/Linux compatibile con ogni smartphone e tablet in circolazione), Plasma Active potrebbe realmente mettere i bastoni tra le ruote di Canonical distruggendo tutti i sogni di Mark Shuttleworth.

Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi futuri.

Fonte: The Var Guy

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  • NelloRoscini

    perché dovrebbe creare problemi a ubuntu, già oggi ubuntu supporta direttamente 3 gui diverse

    lubuntu xubuntu e ubuntu

    alias

    lxde xfce e unity

    è stato abbandonato kubuntu perchè kde non si evolveva , ora plasma active potrebbe cambiare le carte in tavola