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5 novembre 2010 Visualizzazioni: 543 Software

Pinguy 10.10 beta: a chi serve un altro clone di Ubuntu?

Purtroppo uno dei problemi, o dei punti di forza lo lasciamo decidere a voi, dell’universo opensource è quello legato all’incredibile moltitudine di nuove distribuzioni GNU/Linux.


Ne nascono ogni giorno di nuove e poche volte, quasi raramente, si dimostrano veramente utili. L’ultima distribuzione rilasciata per ordine di tempo si chiama Pinguy 10.10 ed è basata sull’ultima fatica di casa Canonical. A differenza di Ubuntu, Pinguy OS 10.10 - che è ancora in fase di beta, come affermano gli sviluppatori - ha come obiettivo quello di offrire agli utenti un ambiente desktop già personalizzato con un bel po’ di pacchetti: Java, Flash, codec audio/video, GNOME DO, Docky e chi più ne ha, più ne metta.

Ma la lista non finisce qui: di default vengono infatti installati anche pacchetti come Nautilus Elementary, Cover Thumbnailer, IMDB Thumbnailer, Conky (Colors), Gloobus Preview, Cover Gloobus, Gnome Activity Journal (con Zeitgeist), VLC, Open Shot, GDM2Setup, MintMenu, Skype e altri. Non mancano sfondi del desktop e altre cosucce carine che rendono il desktop altamente personalizzato. Maggiori informazioni sulla distro sono disponibili su questa pagina.

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» Software » Pinguy 10.10 beta: a chi serve un altro clone di Ubuntu?
  • karoo

    Per me la moltitudine di ditribuzioni e’ sempre un bene. Si e’ vero che tra ubuntu e questa non ci sono reali differenze, ma comunque qualcuno puo’ trovare vantaggi a scegliere questa anziche’ un altra.
    W le distribuzioni :)

  • http://luigisalvati.wordpress.com luigi salvati

    L’essenza dell’open source è proprio questa: condividere il software che può essere ridistribuito sotto la stessa licenza.
    Una distro come questa può mettere a disposizione degli utenti pacchetti che per vari motivi non possono essere inclusi di default in una distro diffusa come ubuntu, quindi hanno comunque la loro utilità.
    Detto questo ce ne sono già tante che fanno questa cosa, ma una che include di default il globalmenu non l’avevo mai vista.

  • L1

    concordo coi primi due commenti. more is more :D

  • http://vitoscribblingblock.blogspot.com/ Vitantonio Messa

    Ammettiamo il caso che a nessuno serva un altro clone di Ubuntu: di sicuro è servito a chi lo ha sviluppato, dato che avrà avuto i suoi buoni motivi per farlo ;)

    E poi i cloni offrono varietà: io uso Ubuntu per ora, però appena installo ci faccio talmente tante modifiche sia grafiche che di pacchetti installati, che a vederla così non lo diresti mai che è Ubuntu :D

  • aqua

    bah, a giudicare dal primo screenshot che si vede sul sito ufficiale questa è una “distro” se così si può chiamare fatta con Remastersys.
    bella roba.
    sono capaci tutti a fare le distro in questo modo.

    io mi installo ubuntu, poi ci cambio il tema, ci aggiungo quei 2-3 programmi, ne rimuovo qualcuno, poi installo remastersys, creo la iso e dico a tutti che ho SVILUPPATO una nuova distribuzione linux.

    e questi dicono pure che è ancora in fase di sviluppo…. in sviluppo di che?? mah…

    • karoo

      in effetti …