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Esperti: la UE fermi Windows preinstallato

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Continua lo scetticismo degli sviluppatori verso la GPLv3

27 settembre 2007 Visualizzazioni: 362 Business

GNU/Linux: sui desktop non riscuote ancora troppo successo

Negli ultimi anni i sistemi GNU/Linux hanno fatto passi da gigante per diventare sempre più user-friendly. Basta utilizzare per diversi minuti distribuzioni come Fedora ed Ubuntu, senza dimenticare Mandriva ed openSUSE, per capire l’enorme passo in avanti fatto per gli utenti meno smaliziati.


Il 2006 era considerato come l’anno in cui GNU/Linux si sarebbe consacrato come vero rivale dei sistemi Microsoft. Stessa sorte per il 2007: grandi parole spese da persone importanti, Dell che adotta Ubuntu su alcune sue soluzioni desktop, HP che pensa di fare la stessa cosa, Lenovo che monta SLED sui suoi notebook di fascia business. Tutti grandissimi passi in avanti ma mai così decisivi dal far affermare il pinguino come sistema desktop per eccellenza.

Una critica che viene mossa alla mancata affermazione del sistema operativo libero riguarda le applicazioni desktop che non sembrano essere avvincenti tanto quanto quelle dei sistemi concorrenti. OpenOffic.e.org, ad esempio, è una valida alternativa all’Office di casa Microsoft ma rimane come semplice clone gratuito, senza apportare modifiche sostanziali tali da poterlo rendere “indispensabile” rispetto al suo concorrente. Coloro che utilizzano OpenOffice.org o altri applicativi per GNU/Linux, lo fanno esclusivamente perchè questi funzionano sul sistema operativo che loro hanno scelto e non perchè questi applicativi siano i “migliori” o “migliori di altri”.

Per rendere l’idea, si pensi ad Apache. Perché questo web server è diventato il più utilizzato al mondo, con stime che evidenziano una presenza su oltre il 60% dei server? Perché le persone che lo hanno provato si sono accorte di avere in mano qualcosa di diverso, di veramente potente. La scelta di Apache o di un programma della stessa famiglia - come può essere Cocoon, un framework di sviluppo web - è ricaduta su di essi poichè questi prodotti sono significativamente diversi, migliori, più funzionali, dei concorrenti commerciali del calibro di mostri sacri come IIS della Microsoft o ColdFusion di Adobe. Il successo di Apache è dovuto al fatto che l’attenzione del team di sviluppo è focalizzata sull’applicazione e non sul sistema operativo. E questo ha portato a rendere veramente all’altezza questo applicativo.

Apache gira su GNU/Linux perché offre una tecnologia importante a livello mondiale, OpenOffice.org gira su GNU/Linux non perchè sia migliore di Microsoft Office ma perché gira sul pinguino, è gratuito, perchè non fa parte delle applicazioni made in Microsoft. Colta la differenza?

Sono tutti motivazioni futili rispetto ad utilizzare un’applicazione “perché è la migliore“. Ovviamente al posto di OpenOffice.org si possono utilizzare i nomi di altri programmi ma il risultato non cambia. Finché ci si focalizzerà nel perseguire dei falsi obiettivi, il ruolo di GNU/Linux sarà sempre quello di inseguitore rispetto a concorrenti del calibro di Windows e Mac OS X, senza mai poter risultare, finalmente, come vincitore.

di Gianfranco Limardo - TuxJournal.net

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  • davy

    Se applicassimo lo stesso tipo di ragionamento ad altri prodotti, scopriremmo che ad oggi nessuno dovrebbe più usare Internet Explorer, perchè ha una marea di bug di sicurezza di cui altri concorrenti non soffrono…

    Forse, dal punto di vista di Paperon de Paperoni, risparmiare qualche centinaio di euro per ogni licenza di Office può sembrare poco per cambiare "bandiera", ma per i comuni mortali avere a disposizione gratis un prodotto con le stesse funzionalità di quelli a pagamento è allettante.

    Poi in effetti openoffice ha anche una caratteristica che il prodotto Microsoft non ha : è compatibile anche con la controparte (può aprire e salvare documenti in formato word).

    E scusate se è poco…

  • dado

    Perdonami, ma non sono molto d’accordo!
    Il problema va ricercato molto più a fondo e IMHO in primis nella forza contrattuale e commerciale che microsoft ha acquisito negli anni. Parlo del sistema preinstallato e della possibilità di vendita e pubblicità che microsoft si può permettere.
    M$ può farsi pubblicità, partecipare a bandi pubblici, fornire supporto che nessuna società che sviluppa/distribuisce GNU/Linux potrebbe permettersi; ciò si traduce in concreto, in una diffusione dei loro formati in quasi la totalità dei desktop .. di chi?? A M$ basta ‘impossesarsi’ di una grande PA o di una grande ditta privata, tipo Infocamere, INPS, Agenzia Entrate, ed il gioco è fatto. Io faccio il commercialista, ed ho visto propormi numerose offerte da parte dell’Ordine dietro ‘magnifiche’ convenzioni con M$ .. ma quando tutto diventa obbligatorio, per legge, (vedi fedra, dike, entratel, dm10 etc.etc.) come possiamo stroncare l’ascesa di M$? Notai, commercialisti, avvocati, sono OBBLIGATI a fare quella scelta, per legge! poi possiamo anche scegliere il nostro bel server linux per il gestionale o per la posta, ma il desktop non lo potremo mai sostituire, perchè qualcun’altro, al posto mio, avrà fatto la famosa ‘convenzione’ con zio bill pensando che 400€ anzichè 800 per Office, fosse un risparmio da non sottovalutare (vale anche per Acrobat al posto di ghostscript), ed in quel momento pensava anche di farci un favore… ma lui OpenOffice neppure sapeva cos’era…
    quindi la mancanza di informazione è il punto fondamentale.. ma l’opensource non ha capitali per poterlo fare. I mass media cosa preferiscono, fare pubblicità gratis o prendere i soldi dagli spot di M$ ??
    insomma non è vero che Linux non è pronto per i desktop… a linux forse non gli sarà mai concesso di farlo!

  • Majinga

    L’articolo è poco in linea con il titolo, in pratica te la prendi con open office e non con linux in generale.

    Linux invece rispecchia perfettamente la filosofia da te descritta, dare qualcosa di diverso, puntare all’applicazione e non al sistema operativo, probabilmente è per questo che linux è ancora poco popolare sui desktop, perchè punta a creare un buon sistema e non qualcosa di intuitivamente usabile.

    Personalmente trovo Open Office un ottimo prodotto, è vero che non ha le stesse capacità di molti suoi concorreti a pagamento, ma è anche vero che spesso e volentieri un utilizzatore medio (come me) non ha bisogno di tali funzionalità.

    personalmente invece non ho mai capito la popolarità di MS Office, l’office della Microsoft è per funzionalità un prodotto medio destinato (secondo me) ad una stretta fascia di utilizzatori:

    Una persona che non ha grandi esigenze e soprattutto vuole spendere poco usa un prodotto tipo OO.

    Un prodessionista punta su applicativi professionali, ben oltre MS Office.

    Tutti quelli in mezzo a queste due categorie utilizzano MS Office, ma in teoria dovrebbero essere in pochi.

    In definitiva puoi lamentarti della mancanza di un pacchetto office di medio / alto livello per linux ma niente di più.

  • V

    sono d'accordo con il 90% del tuo articolo!
    Ms Office è superiore a parer mio di Open Office per i motivi di cui tu parli! Inoltre purtroppo s fai una presentazione con open office e poi la devi proiettare su di un pc con windows XP e power point ci sono decine di incompatibilità e si sfasano i testi e immagini (a me capita con dei corsi che seguo i docenti ci danno le presentazioni in ppt e vedendola con open office si sfasa!)….
    poi come non parlare di grandi programmi come photoshop e l'intera adobe suite (ad esempio la cs3) sono programmi spesso molto utili e io onestamente rimango deluso nel dire che per utilizzare tali programmi un utente linux debba ricorrere a wine! perchè è vero magari partono e bene ma caspita sarebbe una buona cosa dire USO PHOTOSHOP PER LINUX anzi che photoshop per windows + wine!
    Il sistema indubbiamente sta diventando sempre più user friendly, e spero che presto magari più software house sviluppino programmi con i contro @@ per linux! (tralascio come al mio solito il pensiero del software libero e gratuito! perchè non prendiamoci in giro, un sw libero e opensource magari ha l'appoggio allo sviluppo di un intera community… ma onestamente non si può paragonare "in questo mondo" ad un SW sviluppato con miliardi di dollari!

    Poi onestamente la distribuzione di massa è rallentata anche dal fatto che la gente si spaventa sentendo "digita nel terminale" "kernel" e altro e i 3/4 delle persone che utilizzano i pc sanno a malapena cliccare su un eseguibile e installare (chiedendo addirittura in quei casi)….

    ciao ^^

  • http://daves.too.it sofisma

    Complimenti.. post molto coraggioso :)
    Non condivido alcune cose dette, tipo il paragone tra Apache ed OpenOffice, in quanto Apache è utilizzato da persone competenti in materia e ben consapevoli, OpenOffice non sempre.. per non dire quasi mai, stesso discorso vale per IE vs FireFox, dove quest'ultimo è di gran lunga superiore ad IE, eppure ha una diffusione sensibilmente inferiore.

    Come ha sottolineato dado, uno dei principali problemi è la mancanza di pubblicità.. la gente semplicemente ignora l'esistenza di certi strumenti…

    .. ma sono convinto che certe soluzioni non potranno essere ignorate per sempre, è solo questione di tempo, piano piano si stanno facendo strada fra l'utenza comune.

    Basta pensare a come stava messo 5 anni fa il mondo OpenSource e quello Microsoftniano…  rispetto ad oggi.
    L'OpenSource ha fatto (e sta ancora facendo) passi da gigante…  Microsoft, a parte .Net, non mi pare abbia fatto chissà cosa.

    Dai su, siamo realisti.. un'azienda, per quanto grande e potente che sia.. non può mettersi contro milioni di utenze che per pura passione sviluppano software, traducono in decine di lingue, creano documentazione e via dicendo.

    Ed ora che c'è un forte sostegno anche da parte di molte industrie tipo IBM, Novel, Dell senza dimenticare i governi di alcuni stati…

    … questione di tempo, solo :)

  • Marco

    Mah, a me questo articolo lascia alquanto perplesso.
    Windows è diventato indispensabile non perchè è un buon sistema operativo, ma perchè la gran parte dei software in circolazione gira solo ed esclusivamente su Windows.
    Si parlava di Photoshop, se esistesse la versione per Linux, chiunque non esiterebbe a usare Linux (e comunque c’è GIMP, che, a mio avviso, è alla stregua di Photoshop).
    E’ vero che Open Office è stato ideato cercando di creare un clone di MS Office, però gratuito, aspetto però di vedere la versione 3, magari prenderà il percorso discusso nell’articolo, cioè di una “propria identità”.
    Inoltre non vedo questa grande potenza di MS Office, la sostanziale differenza è che si tratta di un software parecchio più pesante e con la limitazione che non legge molti formati.
    Allora vogliamo confrontare IE e Firefox? Oppure IE con Epiphany? MS Outlook con Thunderbird? Vogliamo confrontare gli aggiornamenti giornalieri su Ubuntu o le nuove release semestrali con un obsoleto Service Pack per Vista?
    Se Skype ha una versione per Windows funzionale, ricca di utilities, mentre per Linux esiste ancora una paleoversione dove il video funziona a malapena, non vuol dire che Windows sia migliore di Linux, semplicemente agli sviluppatori di Skype sta fregando solo adesso di creare un software anche per Linux.
    Se le banche consentono il download delle certificazioni per l’home banking solo su IE e non su Firefox, vuol dire che sono le banche a essere limitate (spesso manco sanno che esiste Linux), perchè sappiamo tutti che Firefox è più sicuro di IE.
    Insomma, se Linux non è ancora così popolare in ambiente desktop, la colpa non è sua.