>
MENU

Ubuntu 12.04: Canonical si concentra sul risparmio energetico

UbuntuLaptopConceptBack

Un notebook marchiato Ubuntu: e se fosse così?

2 febbraio 2012 Visualizzazioni: 599 Copertina, Software

ownCloud 3.0: meglio tenere i propri dati in casa

Se si pensa a quello che va professando il paladino del software libero Richard Stallman a riguardo, questo post risulterebbe totalmente inutile.


Chi invece pensa che il cloud, con tutte le sue limitazioni, sia tutt’altro che una tecnologia da cestinare allora è il caso di dare seriamente un’occhiata a ownCloud. Stiamo parlando di uno strumento che vi consente di mettere facilmente su il vostro cloud sul vostro server e di evitare pertanto di dare nelle mani di terzi i vostri dati più importanti.

Da pochi giorni è stata rilasciata la release 3.0 del progetto, che a quanto pare è diventato veramente qualcosa di molto interessante. Oltre a permettere la classica sincronizzazione dei file, infatti, ownCloud dà all’utente la possibilità di accedere ad un editor che supporta circa 35 linguaggi di programmazione e il drag&drop, ad un lettore PDF integrato, ai calendari, ai contatti, ai segnalibri e permette addirittura di ascoltare la propria musica in streaming. Insomma, cosa aspettate a installarlo sul vostro server casalingo? Maggiori informazioni su ownCloud sono disponibili su questa pagina.

twittergoogle_pluslinkedinmail
  • http://nuovorisorgimentoitaliano.it Prof. Massimo Sconvolto

    E infatti ha ragione Stallman, meglio tenersi i dati in casa, del resto con le capacità di storage che hanno i dispositivi odierni il cloud non ha senso.
    Soprattutto legalmente.
    Mettiamo caso che io salvi la mia rubrica con nome cognome indirizzo email numero di cellulare magari data di nascita di svariate persone, a parte che dovrei inviare comunicazione agli interessati che ho affidato la gestione dei dati ad un soggetto terzo e poniamo il caso che quel soggetto terzo usi indebitamente quei dati.
    Il responsabile di quei dati nei confronti di chi me li ha affidati sono comunque io, questo dice il codice privacy.
    La crittografia?? Ma per favore!
    Perdi tempo e risorse a crittografare i dati, ogni volta che li scarichi per utilizzarli sprechi altro tempo e risorse macchina per decrittarli.
    A questo punto è più conveniente salvarsi i dati su una memory card che è utilizzabile indifferentemente sul pc e sullo smartphone o tablet e soprattutto che possa essere stivata facilmente in cassaforte se contiene dati veramente sensibili.