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12 ottobre 2011 Visualizzazioni: 44 Business, Copertina

Nicky Vendola (SeL) condanna un manifesto pro-Apple a Roma

Steve Jobs è stato sicuramente un personaggio che ha dato una forte spinta al mondo della tecnologia, ha cambiato il modo di concepirla e di usarla ma non si può certo dire che sia stato “comunista”.


E’ per questo motivo che Nicky Vendola, leader del partito politico Sinistra Ecologia e Libertà, ha fortemente criticato gli autori (i militanti di SeL Roma) del manifesto affisso nelle strade della Capitale che ritrae una mela firmata SeL, su sfondo nero, con la scritta “Ciao Steve”. Una caduta di stile come poche, commentano arrabbiati i sostenitori del partito su Facebook. Sono giunte talmente tante critiche che lo stesso Vendola è stato costretto ad intervenire per placare gli animi.

“Il genio di Steve Jobs  -  ha commentato Vendola su FB - ha cambiato in modo radicale, con le sue invenzioni, il rapporto tra tecnologia e vita quotidiana. Tuttavia fare del simbolo della sua azienda multinazionale - per noi che ci battiamo per il software libero - un’icona della sinistra, mi pare frutto di un abbaglio. Penso che il manifesto della federazione romana di SeL, al netto del cordoglio per la scomparsa di un protagonista del nostro tempo, sia davvero un incidente di percorso. Incidente tanto più increscioso in quanto proprio in questi giorni nella mia regione stiamo per approvare una legge che, favorendo lo sviluppo e l’utilizzo del software libero segna in modo netto la nostra scelta”.

 

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  • fabik

    Ancora una volta i fanatici integralisti ed ignoranti di Apple si distinguono…

    • gizmo

      condivido

  • Zeroc00l

    Ma direi più che altro che non si deve mai fare di tutta l’erba un fascio (ok forse non ci sta con la sinistra st’ultima parola ^_^, pardon), diciamo che il tipaccio che ha creato quel manifesto e chi lo ha avvallato sicuramente non ci stanno con la testa, proprio non hanno capito niente, mi dispiace per loro….

  • http://nuovorisorgimentoitaliano.it Prof. Massimo Sconvolto

    Si, forse il gesto non è stato dei più felici, ricordo una volta in cui discutendo con un europarlamentare dei comunisti italiani gli rammentavo che il loro sito internet era ospitato su di un web server M$ IIS, ora il loro sito è ospitato su un server GNU/Linux, considerato che il target, almeno economico di Apple, non sono certo i “compagni”.
    Ma anche Vendola non è che si sia dimostrato molto migliore dei comunisti melomani con i suoi accordi con Microsoft.

    • fabik

      Apple rappresenta benissimo il variegato Mondo Filocomunista dei Radical-Chic che vanno in giro in Porche e fanno la predica a noi poveri zoticoni che abbiamo il problema del fine mese.

      Il nocciolo della questione era questo, se poi si vuole linciare una persona per aver espresso in modo poco felice l’argomento facciamolo, tanto buttare tutto in vacca per nascondere cntenuti scomodi è un’abitudine mondiale.

  • karoo

    semplicemente hanno tentato di sfruttare la morte di un individuo ammirato da tanti per propagandare il proprio partito. Non c’è limite al peggio. Strano non sia venuto in mente all’ultimo cambio papale.

  • Michele

    Con molta grazia Vendola ha espresso la verità circa Steve Jobs: egli è il padre di una forma di capitalismo consumistico più sfrenato. Colui che è riuscito dove nemmeno Gates è riuscito: far amare (nel senso più insano del termine) gli oggetti facendoli divenire culto. Oggi non avere un iphone è da sfigati per intenderci. Io non ce l’ho. Penso che abbiamo lottato contro microsoft per una vita e arriva uno che fa dell’autoreferenzialità un dogma (se hai un mac DEVI avere un iphone, un ipad, un ipod o una qualsiasi istr…ata). Sono oggetti che non hanno migliorato la nostra vita e non l’hanno modificata. Sono solo operazioni commerciali come l’apple II. Non ha inventato niente. Pace all’anima sua, ma non facciamolo santo che santo non lo era. Anzi…