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Cos’è una distribuzione?

21 maggio 2007 Visualizzazioni: 415 Software

Microsoft core-fonts addio, nuove alternative da Red Hat

Non molti giorni fa, Red Hat ha annunciato il rilascio di tre nuovi font che vanno a candidarsi come valida alternativa a quelli proprietari di Microsoft: Arial, Courier New e Times New Roman. Quest’ultimi sono, rispettivamente sans serif, monospaced e serif fonts, i fonts più utilizzati e conosciuti.

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L’annuncio è disponibile qui. Alla base di questa nuova iniziativa la chiara volontà di permettere agli utenti di poter condividere facilmente i loro documenti fra più sistemi operativi liberi, e ovviamente con lo stesso Windows, senza la necessità di riformattare il testo solo perchè i fonts non corrispondono. I Liberation Fonts, così chiamati, sono stati progettati per essere del tutto equivalenti, in tutte le loro misure, ai font proprietari di casa Microsoft.

Chiedersi il perchè di questa iniziativa è lecito ma più che mai scontato. Come dichiarato da Mark Webbink, consulente legale della Red Hat, tutte le versioni del sistema operativo Red Hat rilasciate verso la fine degli anni ’90 utilizzavano le versioni dei font Arial, Courier New e Times New Roman. Ciò è successo fino a quando la solita Microsoft non ha citato in giudizio Red Hat per violazione di copyright.

“Dopo la causa legale, nel 2004, la Red Hat annunciò l’adozione di altri tre font proprietari provenienti dal set Agfa Monotype che erano metricamente equivalenti i core-fonts di Windows. Parlo di Albany, Cumberland e Thorndale. Essi erano distribuiti insieme agli extra cd e non erano assolutamente liberi. Ciò era davvero frustrante per noi.“, dichiara Webbink.

Ora anche Red Hat può vantarsi di avere i propri font e, ancora meglio, di aver liberato tutti gli utenti del software libero dalla frustrazione di usare font proprietari. Tutti gli interessati possono ovviamente già scaricare i nuovi font.

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