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21 giugno 2013 Visualizzazioni: 609 Al Bar, Copertina

Mark Shuttleworth: lo Steve Jobs di Linux?

Quanto è influente nella comunità Linux il numero uno di Canonical? Può davvero essere definito uno dei grandi nomi del sistema operativo del pinguino?


Che siamo o no fan della distro firmata Canonical, abbiamo sentito almeno una volta il suo nome. Stiamo parlando di Mark Shuttleworth che dallo spazio è ritornato sulla terra con un obiettivo ben chiaro: investire milioni di dollari nel progetto Ubuntu. Da quel lontano 2004, anno in cui fu lanciata la prima release ufficiale della distro, Mark Shuttleworth si è fatto sempre più largo nella comunità Linux, raccogliendo successi e critiche. Ma quanto è importante la sua figura per Canonical, Ubuntu, Linux e l’Open Source?

Può sembrare semplice rispondere a tale quesito, ma forse non lo è affatto. Mark Shuttleworth può essere definito senza troppi problemi lo Steve Jobs di Linux o, per essere un po’ più onesti, lo Steve Jobs della comunità Ubuntu. La sua conoscenza tecnica? Quasi pari a zero. Lui è la guida, il mentore di chiunque crede in quel progetto. Lui è colui che pur non mettendo mani al codice riesce a mettere d’accordo tutti, a convincere ogni utente che Ubuntu sia la strada giusta. Lui è il “dittatore benevolo auto-nominato a vita” decidendo quanti soldi investire e, soprattutto, come investirli.

C’è poco da fare. Se non avesse messo le mani nelle sue tasche oggi non saremmo qui a parlare di lui. Fra qualche mese non avremmo potuto mettere le mani sul nuovo Ubuntu Touch. E, sì, non avremmo potuto lamentarci di ciò che di fastidioso c’è in Unity.

Ma fra un leader come Shuttleworth e i grandi nomi del mondo Linux, c’è una grande differenza. Linus Torvalds e Eric S. Raymond hanno quel qualcosa in più che forse il numero uno di Canonical non potrà avere mai. E proprio quando il pensiero va a Richard Stallman, con il suo GNU che fa la differenza, ecco arrivare la risposta al nostro quesito: Mark Shuttleworth è essenziale solo per Canonical. Quando si parla di Open Source e di Linux, le sue parole sono solo rumore fra la folla.

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  • giangi

    Ovviamente chi ha scritto questo pezzo non sa e non conosce il mondo gnu ,open, linux, unix. Ignora completamente la storia del software libero, ma soprattutto è un generatore di cacchiate. Comunque Forbes dice il contrario.

    • Luigi89

      In tutta sincerità non mi sembra che ci sia scritto qualcosa di scorretto. Anzi, a dirla tutta, il fatto nell’articolo si faccia differenza tra Shuttleworth e Torvalds o Stallman mi sembra anche giusto. Canonical è un’azienda sempre più commerciale. I veri nomi del mondo gnu, open, linux, unix (citandoti) hanno fatto ben altro. In ogni caso, merito a Shuttleworth che ha portato Ubuntu sulla bocca di tutti

    • AR64SH

      Non capisco in cosa possa essere definito un generatore di cacchiate. Ha esposto i fatti. Shuttleworth è un “imprenditore”, legato al mondo OpenSource certo e ha portato dei benefici ma di certo non è un protagonista del mondo open. Gli si rende merito per aver diffuso la cultura Open Source in sudafrica e per aver fondato Ubuntu, per aver permesso la diffusione di una distribuzione Linux anche fra i meno tecnici del settore, per aver resto semplice qualcosa che prima non lo era per tanti. Certo questo non lo rende un genio al pari di Stallman, di Torvalds e di chi per anni ha messo al servizio della comunità l’operato personale e le opere d’ingegno.

    • malikay

      che shuttleworth fuori dal mondo di canonical dica fondamentalmente molte fesserie è vero.

  • NelloRoscini

    secondo me si …
    la scelta coraggiosa su unity sarà decisiva …
    nella sua visione unity è l’iterfaccia ideale per tutti i dispositivi dal tablet al telefono al desktop

    il fatto che aziende di telecomunicazioni si stiano interessando a ubuntu mobile la dice lunga

    nel piccolo , l’ostinazione di vole mettere le icone di chiusura e ingrandimento delle finestre a sinistra , per chi l’ha provoato più di 10 minuti è azzeccatissima

    shuttlework ,per me passerà alla storia per il lavoro precedente a ubuntu , Verisign che l’ha fatto il miliardario che è ..
    e marginalmente per il suo mecenatismo interessato su ubuntu

  • Falegnamino

    Dopo grandi nomi come Linux Torvald e Richard Stallman secondo me Shuttleworth è tra le persone che (frugando nelle sue tasche)hanno contribuito a far conoscere Ubuntu (Linux) alla massa e forse con il suo Unity Next ci saranno delle sorprese per tutti.
    Non ci resta che vedere cosa succederà…

    • NelloRoscini

      secondo me ha molte affinità con Jobs

      il senso degli affari prima di tutto

      ha venduto la sua piccola società di software a Verisign per MEZZO MILIARDO di dollari

      il fatto che ha speso una ventina di milioni per fare il turista spaziale e

      sta “buttando” un sacco di soldi in ubuntu non vuol dire che sia folle ;anzi ….