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18 settembre 2007 Visualizzazioni: 557 NetSec

Linux per tutti ma root-locked

Come fare se una parte della popolazione non sfrutta ancora le capacità di internet per paura di virus e malware in genere o se pagare comodamente le bollette da casa con la carta di credito spaventa come attraversare la Transilvania in pieno inverno? Eddie Bleasdale ha una soluzione al problema: un pc basato su GNU/Linux ma root-locked ossia senza la possibilità di diventare utente root.


Chi è Eddie Bleasdale? Fondò una propria società nel 1976 ma all’epoca era semplicemente il responsabile della progettazione e sviluppo del primo computer Unix europeo che trovava posto niente di meno che alla British Telecom. Più di recente si è fatto promotore del modello Open Source come alternativa alla tecnologia Palladium di Microsoft grazie al progetto NetProject, ricevendo tra l’altro anche finanziamenti dall’Unione Europea.

Sebbene il suo nuovo progetto possa destare stupore potrebbe avere ottime possibilità di imporsi come un nuovo modello di mercato. Analizziamone i dettagli.

L’offerta si compone di un sistema integrato “trusted” dalle dimensioni molto contenute, sulla falsariga del AppleTV, il cui costo si aggirerà attorno alle 200 sterline, circa 290 euro, più 50 sterline annue per il supporto. La solita Ubuntu sarà invece la distribuzione predefinita. Il software sarà esclusivamente open source per garantire l’assoluta sicurezza del sistema ed evitare eventuali inconvenienti nascosti. Putroppo non si sono fatte attendere le prime lamentele a causa dell’esclusione di Skype che a causa della sua natura closed è stato escluso senza riserve.

Tra le varie caratteristiche vi è quella che riguarda da vicino l’amministratore di sistema. L’utente root non sarà infatti accessibile ai clienti ma soltanto al servizio di supporto per evitare l’installazione di software “untrusted” da parte di utenti inesperti. Ovviamente però il sistema base sarà dotato di tutte le applicazioni necessarie a svolgere le più classiche funzioni.

L’hardware si baserà sullo stesso sistema del One Laptop Per Child, che garantirà oltre ad un prezzo vantaggioso anche un bassissimo consumo, attestabile sui 5W. Ne guadagnerà così sia la bolletta che il silenzio della vostra stanza, pare infatti sia un sistema fanless.

di Domiziano Russo - TuxJournal.net

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  • Davide

    Finalmente qualcuno che ha trovato il modo di (far) guadagnare su un sistema open source anche qui… L’idea non è malvagia anche se in ogni caso un utente Linux dovrebbe sapere già di partenza che l’utente root si usa solo quando strettamente necessario e che non servono 2000 applicativi per navigare… In ogni caso una buona idea

  • dredd

    Noooooooo dai, non ci credo, non mi dite che anche Linux è arrivato, ad una cosa chiamata UAC…

  • mic

    non ho capito se sto dredd ci è o ci fa

  • frac

    @mic
    probabilmente ha sbagliato pianeta :)

    @Davide
    effettivamente i poteri di root andrebbero usati pochissimo ma in un ambiente Desktop al quale linux si sta affacciando ora non possiamo pensare di limitare troppo la vita, o meglio per un progetto come questo ok ,ma attenzione a non far diventare l’uso del computer un incubo…
    comunque stupenda iniziativa

  • riva.dani

    @dredd
    UAC è proprio completamente un’altra cosa. UAC è la bruttissima copia mal funzionante di sudo, che esiste dal 1985. La Microsoft ci ha messo quindi 22 anni per copiarlo (e male)… E pensare che aveva pure a disposizione il codice!

    Comunque io sono per la libertà. Capisco che un utonto possa installare a destra e a manca software closed, instabile e pericoloso, ma preferisco che abbia la possibilità di sbagliare. Inoltre così gli si nega perfino la possibilità di installare materiale dai repository ufficiali, sicuri e liberi al 100%.