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7 agosto 2009 Visualizzazioni: 386 Software

Linux Mint 7: disponibile Gloria, con KDE

Con un look decisamente accattivante e una dotazione software di tutto rispetto, Linux Mint si candida a diventare una delle distribuzioni che proveranno a dare filo da torcere a tutte le altre entro i prossimi mesi.


Basata su Kubuntu 9.04 Jaunty Jackalope, sul kernel Linux 2.6.28, KDE 4.2.4 e Xorg 7.4, Linux Mint 7 “Gloria” KDE Community Edition rappresenta una delle distribuzioni più apprezzate dagli utenti che intendono avvicinarsi per la prima volta all’universo GNU/Linux e in particolar modo al nuovo KDE 4. Al di la della semplice dotazione software, che ricorda totalmente quella di Kubuntu, Linux Mint 7 si contraddistingue grazie ai vari strumenti di amministrazione. Si parte da mintInstall, che ora presenta una nuova finestra chiamata “Featured Applications” in grado si segnalare agli utenti meno esperti tutte quelle applicazioni famose che non sono ancora installate sul sistema. Per ogni pacchetto, poi, è stata inserita una nuova finestra in grado di mostrare non solo le informazioni ma anche uno screenshot dell’applicativo che si sta per installare. Tutte le novità nel dettaglio e le modalità di download sono su questa pagina.

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  • http://marco.boneff.ch Neff

    La dotazione di Mint rispetto a Kubuntu invece non è la stessa. Certo è vero che entrambe le distro poggiano sullo stesso codice, ma va detto che Mint predilige l’uso di alcune applicazioni GTK non native anche in ambiente KDE, cosa che invece Kubuntu non fa, preferendo “tener fuori” dal KDE qualsiasi elemento GNOME.
    Quindi, mentre in Kubuntu troveremo il gestore dei pacchetti Adept, il browser di default Konqueror e l’applicazioni di KDE-PIM, in Mint KDE Edition troveremo Synaptic, Firefox e Thunderbird. In sostanza, Mint preferisce adottare il meglio dei due mondi, occupandosi chiaramente di integrarli graficamente al meglio.
    Mint 7 KDE edition non è dunque una distribuzione KDE pensata per puristi. Si tratta tuttavia di un compromesso ragionevole tra applicazioni KDE mature e controparti GNOME che intervengono laddove KDE4 non è ancora pronto o laddove si ritiene che l’utenza le preferisca alle scelte native. (Il fatto di includere firefox anche se si interfaccia meglio con le GTK è una scelta pragmatica che avrei fatto anche io ad esempio).

    Quindi cosa è mint? In entrambe le sue incarnazioni (main edition con GNOME e KDE Community edidion) si tratta di una distribuzione pragmatica pensata con un occhio di riguardo all’utente finale che di computer non vuole sapere nulla e che vuole semplicemente un sistema GNU/Linux che “just works”. E su questo non c’è dubbio, Mint “funziona” out of the box come nessun altra distribuzione ha finora fatto.
    Immaginatela come una ubuntu “gia ottimizzata”, completa di codec e tutte quelle cose che noi utenti storici del pinguino provvediamo a sistemare ogni volta che reinstalliamo la nostra beniamina. Mint è per questo non solo la distribuzione più comoda per chi approda per la prima volta al pinguino ma è anche la soluzione perfetta per tutti gli ubuntisti di lunga data che vogliono risparmiare qualche ora di tempo nell’ottimizzazione del sistema.