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4 novembre 2015 Visualizzazioni: 1612 Al Bar, Focus

Linus Torvalds attacca uno sviluppatore del kernel. Che novità!

Linus Torvalds ritorna ad aggredire verbalmente uno dei sviluppatori del kernel Linux. Ecco cos’è che ha combinato questa volta.


Che Linus Torvalds abbia un carattere un po’ particolare è ormai cosa risaputa. Di certo non è un romantico, uno di quei leader che cerca di trovare una strada un po’ più elegante per mandare a quel Paese chi secondo lui lo merita. Semplicemente, preferisce non trovare mezzi termini, dire le cose come stanno e non filtrare qualsiasi cosa gli passi per la mente.

Un uomo diretto, schietto e, alcune volte, proprio per queste sue qualità (o difetti, a seconda dei punti di vista) un po’ troppo scurrile. Già, perché il problema non è tanto criticare o bacchettare gli sviluppatori che commettono un qualche errore, ma come ci si pone nei loro confronti. Qualcuno potrebbe passarci sopra, qualche altro, invece, no. In un certo senso, si tratta di vero e proprio mobbing, roba che se Linus Torvalds fosse stato a capo di un’azienda italiana, oggi avrebbe passato le giornate in aule di tribunale per affrontare interminabili cause di lavoro. Ma, poiché di azienda non si tratta, nessuno può di fatto intraprendere battaglie legali contro il papà del Pinguino. A lui interessa solo del codice e di nient’altro: se per far sì che tutto funzioni alla perfezione lui pensa di dover prendere a cattive parole gli altri collaboratori, lo fa. Opinabile o meno che sia il suo modo di fare, è il suo.

In linea di massima, però, le reazioni tipiche degli sviluppatori del kernel Linux ad una delle solite sfuriate di Mr. Torvalds sono 3: ascoltare ciò che il papà del progetto Linux afferma, fare ciò che avrebbero dovuto fare fin dall’inizio (il più delle volte Linus Torvalds perde le staffe perché gli sviluppatori non rispettano i piani di lavoro prefissati) o abbandonano il progetto. Basti pensare all’ormai famosissima vicenda che ha visto Sarah Sharp abbandonare lo sviluppo di Linux o a quella di Matthew Garrett, altro storico ex-sviluppatore del Pinguino.

Ed oggi, con un nuovo messaggio sulla mailing list del kernel Linux, Torvalds ha avuto nuovamente modo di sfoggiare i suoi ricercatissimi termini (ovviamente si fa per dire). Preferiamo non riportare per intero tutto ciò che c’è da leggere, ma rimandare direttamente al messaggio che è disponibile qui. In passato ha fatto di peggio, ma ad oggi neppure il codice comportamentale introdotto fra gli sviluppatori del kernel Linux è servito a far sì che Mr. Torvalds impari ad utilizzare un linguaggio meno violento e più rispettoso del lavoro altrui.

Forse, alcune volte meriterebbe davvero di rimanere solo a lavorare. Di sviluppare in completa solitudine Linux: forse solo in quei momenti riuscirebbe ad apprezzare maggiormente gli sforzi che tutti gli sviluppatori del kernel fanno quotidianamente senza beccare un solo centesimo. Ma, a pensarci bene, è meglio non augurare ciò: i primi a pagarne le conseguenze saremo proprio noi utenti. Dopotutto, Linux non è solo Linus Torvalds. Linux è un prodotto dell’intera comunità.

linus-torvalds

Fonte: Softpedia

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  • jack

    Un cog.ione è sempre un cog.ione, anche se si chiamasse A. Einstein.

    • rohmable

      Si, però ha ragione, una doppia condizione del genere è inaccettabile.

  • Fabrizio Paolini

    Secondo me reputa il codice una merda ma l’ho dedotto leggendo tra le righe

    Cmq la leggibilità delle righe che posta è effettivamente inesistente

  • effeeffe

    Ma l’avete letto il messagio? Linus ha completamente ragione!

  • Franco Comida

    This is another piece of “journalism” full of sh*t!!! Niente da dire sul merito, ovviamente, solo piagnucolii da infanti mai cresciuti!!!
    1) Linux è il singolo “pezzo” di software più usato al mondo (grazie a un certo Linus che fa un gran lavoro a tener fuori la “monnezza” dal codice)
    2) La competitività delle aziende italiane come sappiamo è al top mondiale, infatti i capi azienda PASSANO gran parte del tempo in tribunale (perdendo sempre) cercando di ottenere un minimo di produttività da chi ha i “diritti” sempre tutelati…

    Allora che facciamo con Torvalds? Gli diamo il 41bis? Ma bastaaaaaaaaaaaa…

    • Luca Bardella

      Intanto con questo comportamento ha perso la persona che da sola ha praticamente implementato tutto il supporto all’USB 3…

      (Ovviamente mi riferisco ad un altro caso di poche settimane fa)

  • fax

    A me sembra che il rant sia piú che legittimo, e non mi pare abbia insultato nessuno. Chi diavolo scrive questi articoli?

  • mickele

    Quello di Linus è tutto tranne che mobbing: ha fatto delle osservazioni circostanziate, dettagliate e soprattutto costruttive su una pezzo di codice.
    In Italia invece il mobbing si conclude con frasi del tipo: io sono il capo e si fa come dico io (anche se quella che sto dicendo è una emerita s……ata)!

  • ilcampione

    Scusate ma prima di scrivere l’articolo avete visto l’intervento? Cme si può non concordare con Linus, anche nei modi; è davvero una robba che non si può vedere da uno sviluppatore, soprattutto se quel codice deve finire dentro al kernel linux. Fa benissimo a far capir che certe cose non devono esistere, meglio uno sviluppo che in meno che bug a profusione! Io penso che le persone dovrebbero pensare meno ad essere permalose e cercare di lavorare meglio, magari cosi si evitano anche le sfuriate degli altri

    • Fabrizio Paolini

      sono d’accordo con te sul 95%
      E’ la fine dell’intervento che mette in leggero disaccordo, qui si parla di volontari non retribuiti. Ciò non vuol dire che uno deve lavorare di merda ma sempre volontario e non retribuito è. Può pretendere tutto quello che vuoi (nessuno ti obbliga a fare il volontario se ti va bene è così altrimenti fai festa) ma un minimo di educazione e riconoscenza ci vuole.
      Linux è quello che è Linux per due cose importantissime Linus e il resto dei volontari, il problema è che l’unico che dalla finlandia è andato a vivere nella silicon valley sembra essere Linus :-)

  • aytin

    Ma che minchia dite?
    È la moda del momento dare addosso a Linus. Tutti Knights of Good a quanto pare.

  • Luca Ironman Del Signore

    ha fatto strabenissimo, basta con ste stronzate da “political correctness” le cose vanno dette chiare e tonde. Ha fatto una stronzata epica e linus gliel’ha detto. punto. Non ti piace” fuori dai coglioni e non rompere. Cosi’ si fa 10-100-1000 linus