> MENU
ubuntu-raring-ubuntuone-indicator

Ubuntu 13.04: spuntano due nuovi indicatori

Winulator

Grazie a Wine le app Windows sbarcano su Android

6 febbraio 2013 Visualizzazioni: 671 Copertina, Software

L’impatto dell’Open Source nelle imprese e non solo

Quanto è importante l’Open Source e quanto ha cambiato l’approccio al mondo del lavoro? Grazie a questa stupenda realtà, fare impresa, o semplicemente svolgere le quotidiane attività al PC è diventato più semplice per tutti.


Perché qualcuno dovrebbe distribuire un software gratuitamente?” Oppure, “perché qualcuno dovrebbe partecipare ad un progetto che non raccoglie risultati finanziari?” Questo è il genere di domande che si pone chi si affaccia per la prima volta nel mondo dell’Open Source. Ma la propria opinione cambia solo qualche tempo dopo essere entrato in questo magico mondo.

Open Source è anche e soprattutto collaborazione di massa, un po’ come accade oggi in qualsiasi azienda, grande o piccola che sia. Per ogni realtà commerciale, la collaborazione è diventata la principale forma di crescita. Ma se ci fermiamo un attimo a riflettere, ci rendiamo conto di quanto l’Open Source possa c’entrare in un tale discorso.

Grazie all’avvento di Internet, che come detto da qualcuno è una delle cose migliori che è accaduto all’umanità, c’è un vero e proprio boom di realtà imprenditoriali che pongono le loro radici su una sede virtuale. Realtà, che con molta probabilità, senza progetti del calibro di WordPress non sarebbero neanche esistite.

E se torniamo un attimo indietro, parlando esclusivamente di attività basate sulla collaborazione, è curioso scoprire come Wikipedia (tanto per citarne solo una) ha un grado di precisione pari a quello dell’enciclopedia britannica. Analogamente, Google Chrome, ha un mercato più grande di quello del suo antagonista Internet Explorer. E poi c’è Red Hat Enterprise Linux, ampiamente diffuso in quasi tutte le grandi imprese non solo a causa dei costi decisamente più bassi rispetto a quelli dettati da Microsoft, ma anche per una stabilità nettamente superiore.

Alcune aziende, come IBM (e in un certo senso anche Microsoft) sembrano aver finalmente capito l’importanza dell’Open Source, a tal punto da aprirsi e finanziare progetti vincenti come Apache o lo stesso Linux. Altre, invece, ancora osservano il mondo dell’Open Source come una minaccia per le aziende stesse, ma ciò è quasi sempre dettato da una profonda incomprensione o dall’atavica fame di denaro. Nessuno vuole minacciare nessuno, quantomeno nel mondo del codice libero. Ma un’incredibile quantità di volontari vuole al contrario aiutare tutti a fare tutto ciò che vogliono.

Basti pensare a WordPress e ai benefici che ha donato al mondo dell’editoria digitale. Senza progetti come WordPress, Drupal o Joomla, quanti utenti avrebbero creato il loro blog personale o meglio ancora il loro business fatto di bit e byte? E ritornano ora in mente le parole del noto film Pearl Harbour: “non c’è niente di più forte del cuore di un volontario”. Quelle migliaia di volontari che quotidianamente ci permettono di navigare utilizzando Mozilla Firefox, che ci fanno postare nuovi interventi su Joomla o WordPress, che contribuiscono ad arricchire la nostra cultura grazie a Wikipedia, hanno rivoluzionato l’era digitale. L’Open Source ha in definitiva donato a chi sapere, a chi comodità e a chi denaro. Grazie Open Source!

opensource_logo

Fonte: Opensource.com

twittergoogle_pluslinkedinmail