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28 settembre 2010 Visualizzazioni: 558 Business

LibreOffice: OpenOffice.org prova a smarcarsi da Oracle

Dopo dieci anni di evoluzione con Sun Microsystems come fondatore e principale sponsor, il progetto annuncia una fondazione indipendente chiamata “The Document Foundation” con l’obiettivo di dare vita alla promessa di indipendenza del programma originale.


La Fondazione sarà al centro di un nuovo ecosistema in cui individui e organizzazioni potranno allo stesso tempo contribuire e trarre beneficio da una suite di produttività autenticamente libera e indipendente. Questo darà vita a una concorrenza più forte, e a una maggiore scelta, a tutto vantaggio degli utenti e dell’innovazione sul mercato. D’ora in avanti, la comunità dei volontari di OpenOffice.org sarà conosciuta come “The Document Foundation”. Oracle, che ha acquisito la proprietà di OpenOffice.org in seguito all’acquisizione di Sun Microsystems, è stata invitata ad aderire alla nuova Fondazione, e a donare il marchio che la comunità ha fatto crescere nel corso di questi dieci anni di storia del progetto. In caso contrario, la Fondazione ha scelto il marchio “LibreOffice” per le future versioni del software.

The Document Foundation è il risultato dello sforzo collettivo di alcuni tra i membri più attivi all’interno della comunità indipendente OpenOffice.org, tra cui leader di progetto e membri del Community Council. In questo periodo di transizione, verrà guidata da uno Steering Committee composto da sviluppatori e leader dei progetti linguistici nazionali. L’obiettivo della Fondazione è quello di eliminare le barriere all’adozione sia per gli utenti che per gli sviluppatori, e fare di LibreOffice la più accessibile tra le suite di produttività.

La Fondazione coordinerà lo sviluppo di LibreOffice, che è disponibile in versione beta all’indirizzo provvisorio libreoffice.org. Gli sviluppatori sono invitati ad aderire al progetto e contribuire al codice in un ambiente aperto e collaborativo, per dare vita al futuro delle suite di produttività insieme a chi traduce, verifica, documenta, supporta e promuove il software. Parlando a nome del gruppo di volontari, Italo Vignoli - Presidente dell’Associazione PLIO - ha dichiarato: “Riteniamo che la Fondazione sia un passo molto importante per l’evoluzione della suite di produttività libera, perché separa lo sviluppo del codice e il futuro del progetto dagli interessi commerciali di una singola azienda. I sostenitori del software libero, in ogni parte del mondo, hanno la straordinaria opportunità di unirsi al gruppo dei membri fondatori a partire da oggi, per scrivere un nuovo capitolo nella storia del FLOSS”.

Richard Stallman, Presidente della Free Software Foundation, ha dato il benvenuto a LibreOffice e alla sua decisione di puntare esclusivamente sul software libero. “Sono felice di sapere che The Document Foundation non raccomanderà l’uso di estensioni non libere, che in questo momento rappresentano il principale problema di OpenOffice.org. Spero che gli sviluppatori di LibreOffice e gli sviluppatori di OpenOffice.org pagati da Oracle riescano a collaborare allo sviluppo del codice sorgente”. “The Document Foundation supporta l’Open Document Format, e intende collaborare con OASIS alla prossima evoluzione dello standard ISO”, afferma Charles Schulz, membro del Community Council e coordinatore della Native Language Confederation. “The Document Foundation esprime il punto di vista degli sviluppatori e degli utenti, e questo può accelerare il processo di adozione di ODF tra le istituzioni e le aziende”.

Chris DiBona, Open Source Programs Manager di Google, Inc., ha commentato: “La nascita di The Document Foundation è un passo in avanti significativo per gli sviluppi futuri delle suite di produttività. L’eliminazione delle barriere di accesso ai contributi è fondamentale per creare una comunità ampia e attiva intorno a un progetto di software libero. Google è orgogliosa di essere tra i supporter di The Document Foundation e di partecipare al progetto”. “Viva LibreOffice”, dice Guy Lunardi, Product Managment Director di Novell. “Siamo impazienti di collaborare con The Document Foundation allo sviluppo di una suite di produttività libera. Speriamo che LibreOffice riesca a fare nel settore dei software per la produttività quello che Mozilla Firefox ha fatto in quello dei browser”.

Jan Wildeboer, EMEA Open Source Affairs di Red Hat, ha commentato: “In ogni parte del mondo, gli utenti, le aziende e le istituzioni stanno scegliendo soluzioni software aperte basate su standard aperti. LibreOffice rappresenta l’anello mancante nel mondo dell’ufficio, e noi di Red Hat siamo fieri di far parte di questo progetto”. Mark Shuttleworth, fondatore e azionista di riferimento di Canonical, e ispiratore di Ubuntu, ha dichiarato: “Il software di produttività è un componente indispensabile del desktop libero, e il nostro progetto integrerà LibreOffice di The Document Foundation nelle prossime versioni di Ubuntu. Grazie al patrocinio di The Document Foundation, LibreOffice offre agli sviluppatori di Ubuntu la possibilità di collaborare al codice, e questo permette a Ubuntu di essere una soluzione eccellente per i desktop in ambiente da ufficio”.

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  • fabri85

    SCRIVETELO IN QTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT

    • http://pimpmylinux.wordpress.com Fra S.M.O.G.

      SIIIIIIIIIIIII QUOTO ABBESTIAAAAAAAAAAA!!!

    • sjs

      mi aggiungo al quotamento! ^^

  • http://www.geektux.it Zell_89

    Quotone!

  • marco

    Fantastico! Ottima decisione!
    Vade retro oracle & c

  • moxilant

    Riscrivete il modulo database in C, C++ (preferibilmente) o (al limite) Python… please. Fuori Java da LibreOffice!

  • Giacomo

    Ci sono rimasto male quando Oracle ha comprato Sun, mi e’ sembrata la fine dello sviluppo di alcuni programmi liberi sviluppati da Sun Microsystems.
    Come ha detto moxilant… liberateci da java!