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Xbox One e PlayStation 4: quali OS nascondono?

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Rilasciato GNOME 3.9.4: cosa c’è di nuovo?

15 luglio 2013 Visualizzazioni: 134 Al Bar, Copertina

Le mille distro differenti sono il male di Linux?

C’è chi pensa che il problema della poca diffusione di Linux, quantomeno lato desktop, sia la disponibilità di mille distro differenti fra loro. Ciò disorienterebbe i nuovi utenti. Ma la verità è che…


Linux non è diffuso per colpa delle mille distro disponibili che non fanno altro che disorientare gli utenti che nel dubbio continuano ad utilizzare Windows. Siamo certi che sia davvero così? Beh, noi non crediamo proprio.

Il vero problema dell’utente medio, infatti, non è sapersi districare fra le centinaia di distro Linux disponibili (anche se quelle principali si contano quasi sulle dita di una mano) ma la poca voglia di cambiare il sistema operativo predefinito all’acquisto del PC. Già, molti degli acquirenti di un nuovo notebook o desktop non procedono neppure all’aggiornamento del sistema se quest’operazione deve essere fatta manualmente. Figuriamoci sbarazzarsi di Windows per fare largo a Linux! E quando la release dell’OS installato sul PC diventa ormai obsoleta, c’è chi preferisce passare dal negoziante e acquistare una nuova macchina piuttosto che procedere ad un upgrade software.

E allora, è proprio questo il punto: i consumatori, non installando sistemi operativi, hanno bisogno di vedere fra gli scaffali dei negozi notebook e desktop già equipaggiati con Linux. Solo così il sistema operativo del pinguino potrà diffondersi, sfruttando magari il malcontento che ruota attorno al nuovo Windows 8. E con Microsoft distratta dalla battaglia sul comparto mobile con Android e iOS, questo potrebbe essere il momento giusto per ridurre il gap lato desktop. Ci vorrebbe solo qualche produttore del calibro di HP o Dell pronto a distribuire nuove macchine equipaggiate con una qualsiasi distro Linux.

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Fonte: FOSS Force

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  • boss

    le ragioni che impediscono la diffusione di linux sono molteplici:la prima fra tutte è la mancanza di software particolare disponibili solo per windows,la seconda è il passaggio “TRAUMATICO” che l’utente si trova ad affrontare.
    Per mia esperienza nel proporre linux ai clienti ho avuto non poche rogne,persone che mi chiamavano il giorno dopo implorando di togliere a detta loro “questo schifo di sistema”.
    Mi da l’impressione come se si sentissero soffocati con linux.

    • Peppe

      si soffocati dal non poter eseguire gli .exe pirata scaricati dalle varie parti…

    • xxx

      quale software particolare?

      Io ricevo richieste contrarie dopo avergli installato Linux mi chiedono di togliere la partizione winzozz quasi avessero capito di essere stqati soffocati per anni con winzozz

  • stirner

    Secondo me è un problema di imprinting: gli utenti cercano in linux quello che trovavano in windows perchè, comunque, quello è il sistema con cui hanno imparato ad usare il pc.

    Non credo che tutto ciò sia casuale, è probabile che qualcuno abbia favorito la diffusione del proprio software “ad ogni costo” appunto per legare gli utenti al proprio sistema.

    Nessuno si chiede come mai ci siano così pochi sistemi operativi, la risposta non può essere che windows è il miglior sistema possibile ;-)

    Facile e difficile è molto relativo alle attitudini ma anche alle abitudini, poter utilizzare diversi desktop managers ( kde, gnome, xfce, ecc ecc.), diversi desktops, non aggiunge complessità ma la possibilità di scegliere in base alle proprie preferenze. Per utilizzare linux non è richiesto saper compilare un kernel ma se occorre non è difficile personalizzarsi un kernel, con windows certamente il problema non si pone.

  • http://www.facebook.com/people/John-Callaghan/100002843634843 Giovanni DalMasso

    E’ vero che ci sono mille distro Linux, ma è anche vero che solo quattro o cinque di esse vanno per la maggiore; le altre hanno una diffusione pressoché irrilevante.

  • Alberto Pretto

    Scusate se sarò molto prolisso, ma l’argomento mi interessa particolarmente.

    Purtroppo mi sono convinto che sì, le “mille distro” sono uno dei più grossi problemi di Linux.

    Nel passato usavo/giocavo/smanettavo con Gentoo, Debian, Slackware, ecc e varie… oggi quando vedo la notizia di una nuova distro “generalista” Linux … scusate, per me non è pessima notizia!

    Ovvero, fantastica forza lavoro sprecata…

    Cerco da sempre di promuovere l’open source, quasi per partito preso, senza secondi fini (anzi un fine c’è, egoistico!: sviluppo e AMO sviluppare su Linux, ogni altro sistema mi da tristezza e mi toglie il piacere di lavorare…)

    Personalmente ho scelto Kubuntu per me (uso Kde dai tempi del fantastico, rimpianto kde 3), ma ai clienti, quando dopo enormi campagne di convincimento accettano di passare a Linux, propongo sempre Ubuntu. Per tre ragioni:

    A) E’ abbastanza conosciuto e l’azienda che lo cura (Canonical) inizia timidamente ad essere affidabile anche agli occhi degli ahimé pochissimi clienti che “accettano” Linux. E’ una cosa fondamentale se vuoi proporre Linux alla piccola impresa… affidabilità per molti anni… bello sì Mint, ma tra 5 anni chi ci starà dietro? Proprio i 5 anni che Canonical (pare) garantisca.. Le piccole aziende sono fatte così. Un po’ di ragione ce l’hanno: spesso i loro PC frullano allegramente Win XP da 10anni, o Win 7 da 3 … win 8.1 riuscirà a far girare presto tutto il software che gira oggi su win XP/7 con praticamente la stessa interfaccia di prima, e pace per tutto il resto! :(

    B) Nonostante tutto quel che si dica nei tanti forum contro Ubuntu ( spesso peste e corna!!!), per l’utente “normale” Ubuntu funziona un po’ MEGLIO di molti altri sistema Linux, Kde/XFCE, … compresi (attenzione: sistema ALPHA funziona meglio != lavori meglio con sistema ALPHA).

    Esempio nel mio caso, fulminei logout da Kubuntu ad Ubuntu perché:

    - La wireless su Kde non va al volo come in Ubuntu (ora pare di sì, da Kde 4.8 però!)

    -attacchi il PC per una presentazione e Kde non sempre funziona, mentre Ubuntu sì. Davanti ad una platea impaziente non è facile: quelli che arrivano con nuovi Mac o Win7 attaccano la VGA al videoproiettore e tutto va on the fly… poi arrivi tu … ok, se smanetti un po’ nei settaggi dopo un po’ funziona, ma nel mentre non è divertente intrattenere il pubblico spiegando le bellezze dell’open source!!

    C) Le librerie “super” (ovvero quelle che a volte proprio fanno la differenza nell’enterprise) supportano Ubuntu (e per fortuna tutta le derivate…) e pochi altre distro…. Leggasi Intel MKL, IPP,… Nvida CUDA, ROS (Robot Operating System), ecc….

    Non puoi arrivare da un cliente e dire: “beh, forse te le faccio girare anche su Arch Linux”… con tutto il rispetto per Arch Linux ovviamente!

    Io continuo ad usare con soddisfazione Kubuntu (fantastico), ma spesso contaminato con software “non KDE” (un esempio su tutti, ho scelto Mozilla Thunderbird su Kontact, no way …).

    Postilla fuori tema ma fino ad un certo punto: Quando vedo la notizia che sono tutti incazzati per MIR dico solo: sono anni e anni che seguo e aspetto Wayland, da quando MIR ha iniziato a rompere quelli di Wayland hanno iniziato a macinare software… bravi tutti!

    E sapete secondo me chi vincerà? Ovviamente chi avrà per primo i driver GPU Nvidia/AMD proprietari e chiusi, ovviamente! Purtroppo…

    • Alessandro Martinelli

      Anch’io concordo pienamente con Albero Pretto: nonostante usi linux, in particolare Debian e Ubuntu, spesso ho difficoltà a fare cose che faccio con estrema facilità su windows, o trovo cose nel sistema non configurabili (su gnome 3 ed Unity) che prima lo erano…
      Pertanto, secondo me, se la forza lavoro “sprecata” sulle distro minori convergesse su quelle principali, delle quali secondo me se ne potrebbe fare benissimo 1 sola e poi uno si sceglie l’ambiente desktop che vuole, si avrebbero un mucchio di vantaggi! allo stesso modo, invece che fare 500 programmi che fanno la stressa cosa ma dei quali ognuno ha qualche problema, sarebbe meglio farne 1 funzionante, facile da usare ed espandibile al massimo con le estensioni.

      Io per questo mi sto interessando ad Haiku, un sistema anch’esso open source, che mira a ricreare il vecchio sistema BeOs, sfrutta molto bene il multi-threading e ha come politica quella di volere un’unica distribuzione.
      Studio ingegneria informatica, quindi spero presto di poter divenire uno sviluppatore di tale sistema.

      Ciao!

  • freestyle72

    Concordo in pieno con quanto scritto da
    Alberto Pretto (anche se io preferisco di gran lunga Mint, e ora sto
    testando con molta soddisfazione Manjaro con XFCE).

    Il discorso è secondo me, sbagliato!

    Non possiamo aspettare che siano le
    grandi compagnie a proporre Linux, ma dobbiamo NOI imporci perché
    venga usato nella pubblica amministrazione, e sopratutto nelle scuole
    a partire dalle elementari in modo da formare persone capaci di
    utilizzarlo!

    Ed è oltremodo importante che si
    prenda una direzione unica un punto di riferimento per tutti.

    Potrebbe essere il Team Debian a
    proporsi! Perché per quanto Canonical sia importante nel mondo
    Linux, rimane comunque una compagnia che ha bisogno di fatturare, ed
    inizia a proporre software “semi” proprietari come Uity prima poi
    MIR ecc…

    Io credo che ogni nazione dovrebbe
    avere una propria distro ma che sia compatibile al 100% con le altre.
    Si formerebbero così tanti sviluppatori e progetti pensati per le
    specifiche esigenze di ogni paese.

    Non è possibile nel 2013 avere ancora
    distro che utilizzano pacchetti deb altre rpm e quant’altro, è ora
    che tutto ciò cambi, e che s’intalli (con un unico comando come su
    windows), tutto dai sorgenti stessi!

    Occorrono piĂą software e meno distro
    che propongano sempre nuovi DE che per quanto belli, disorientano chi
    non ha mai visto Linux e si affaccia per la prima volta.

    Anch’io nel mio piccolo ha proposto ed
    installato in dual boot Linux a praticamente tutti i miei conoscenti,
    ma ho visto che non lo hanno MAI usato una volta perché spaventati
    dal “diverso”!

    Ci vuole formazione scolastica!
    Qualcuno che ci stia al fianco e che insegni che non è poi male
    abbandonare Windows, anche se mancano giochi, ma per quelli esistono
    le consolle!

  • roberto

    Buongiorno, dunque non vedo il problema nel avere una vasta gamma di scelta di distribuzioni da utilizzare, chiaro e’ che puntando sulle piu’ diffuse e utilizzate si ha anche maggiori garanzie.
    Un problema invece rappresenta il fatto dei troppi frequenti rilasci di nuove release delle distribuzioni ormai almeno 2 volte ogni anno.
    Spesso escono bacate e poi occorre per giorni e giorni installare le patch e gli aggiornamenti.
    Poco tempo viene dedicato al testing prima del rilascio e quindi cio ricade sugli utenti che spesso restano scottati…
    Una release all’anno ben fatta e testata sarebbe sufficiente.
    Comunque un conto e’ sperimentare un conto e’ lavorarci su, quindi per il lavoro consiglio sempre si attendere prima si installare una nuova release.
    Sicuramente far uscire pc in vendita gia con linux installato aiuterebbe la sua diffusione ma non sara’ facile.
    Nell’ambiente scolastico e pubblico dovrebbe essere piu’ utilizzato facendo cosi’ risparmiare soldi ai contribuenti sulle licenze microsoft.
    Tra le varie distribuzioni consiglio Linux Mint sicuramente tra le migliori in assoluto e piu’ adattta sia agli utenti finali meno tecnici sia a quelli piu’ preparati.
    Grazie Roberto