8 giugno 2007 Visualizzazioni: 445 Software

Le 3 limitazioni a livello kernel di Linux, come risolverle?

A quanto pare gli sviluppatori del kernel Linux stanno tentando di focalizzare maggiormente i loro sforzi, dunque il lavoro utile per i prossimi rilasci, su tre principali aree di interesse: il file system, il consumo energetico e il supporto hardware. Ma non è tutto.

Un altro punto su cui il mondo degli sviluppatori del kernel Linux dovrebbe focalizzare maggioramente la propria attenzione è sicuramente quello che riguarda l’ambito legale. Con la questione dei brevetti software infranti dal kernel, e non solo, gli sviluppatori dovranno presto tenersi pronti ad affrontare faccia a faccia il nemico. Tuttavia pare siano già pronti e ben motivati a farlo.

Nel corso della conferenza, il Collaboration Summit, promossa dalla Linux Foundation dal 13 al 15 di Giugno presso il campus di Google a Mountain View, tutti i kernel hacker sono invitati a discutere di tutti i punti deboli del kernel e tentare di proporre delle mosse per ovviare ai vari problemi presentati. Secondo Andrew Morton, uno degli sviluppatori del kernel più apprezzati e conosciuti, i punti che dovrebbero essere migliorati all’interno del kernel sono il filesystem, le faccende legate al consumo energetico e il supporto hardware.

A fargli da spalla è Linus Torvalds. Egli è del tutto d’accordo sul fatto che le aree da migliorare siano proprio quelle indicate dal suo fedele collaboratore. Secondo Torvalds, dunque, il filesystem e la gestione dell’energia sono i punti che più degli altri devono essere migliorati nel kernel. Torvalds continua dicendo che un altro grande problema è quello che riguardo il supporto hardware. I driver essenzialmente funzionano ma non riescono a fornire feature avanzate. In più, Torvalds aggiunge che un altro problema è quello legato all’organizzazione e allo sviluppo del kernel. Non c’è più bisogno di rami separati di sviluppo, bisogna lavorare insieme. E a quanto pare, questo problema, è già stato risolto con il rilascio della versione 2.6.20. Ora non resta che risolvere i restanti tre.

Quali limitazioni, a livello kernel, ha tutt’oggi il pinguino secondo il vostro parere ? E’ poi possibile risolverle ?

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Emilio

Manca la definizione e l’applicazione di uno standard nelle API per lo sviluppo di drivers, cosi’ da evitare agli sviluppatori hardware un continuo ritocco dei loro drivers, che hanno *tutto il diritto* di *non* essere open source. L’effetto di questa mancanza e’ chiara a tutti: ottimi componenti hardware sottoutilizzati o inutilizzabili, computer nuovi troppo spesso utilizzabili solo con Windows.
Emilio

Per l’embedded… i threads RT_FIFO a livello utente bloccano anche i threads del kernel, cosa non sempre desiderata specialmente perche’ non esiste a livello di configurazione del kernel la possibilita’ di modificare questo comportamento o di cambiare la classe di priorita’ dei kernel threads.
A livello dello scheduler sarebbe utile avere gia’ a disposizione delle callback attivabili per un profiling accurato della schedulazione dei task (senza dover patchare ad hoc i sorgenti del kernel).
paolo

Manca un buon supporto per la gestione acpi e una gestione più performante della grafica. Linux deve avere prestazioni grafiche superiori a windows e non inferiori del 50% come attualmente!
Mazzulatore

paolo
Non è una cosa semplice, l’architettura client-server del sottosistema grafico di linux genera per forza di cose molto overhead. Il lato positivo è che non è penalizzato il rendering diretto come in opengl, dato che i giochi hanno fps anche superiori all’equivalente windows.
blood

@emilio
i tuoi carissimi produttori di hardware chiusi hanno tutto il diritto di rilasciare driver chiusi come hanno tutto il diritto a svilupparsi la loro API stadardizzata.
Perchè a loro che non danno niente in cambio la comunità dovrebbe fare un così grosso favore? Per fargli guadagnare ancora di +? per semplificargli la vita? Perkè le aziende non sanno collaborare tra di loro? si arrangino, con i driver aperti fatti da coraggiosi sviluppatori linux sta facendo la sua marcia comunque.