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28 settembre 2007 Visualizzazioni: 446 Business

Intel mantiene la pressione su AMD

Le quote di mercato Intel dei processori di fascia bassa hanno terminato la propria inesorabile caduta. La stessa società ha reso infatti chiara la propria intenzione di continuare a voler migliorare costantemente i processori e le piattaforme di fascia server che hanno consentito di attenuare il competitivo attacco sferrato da Advanced Micro Devices (AMD).


I chip AMD Opteron “Barcellona” che usano una tecnologia a 65 nanometri, sono stati appena montati sui sistemi e Intel si sta già preparando per migliorare i chip dual-core e quad-core basati su core “Penryn” e sulla nuova tecnologia a 45 nanometri. Piuttosto che provare a tagliare l’ossigeno ad AMD, Intel sembra invece determinata a provare a sopraffarla correndo avanti senza darle tempo di fermarsi un attimo per respirare. Il risultato potrebbe essere lo stesso. All’IDF, Intel ha presentato varie novità ma, sul fronte dei server, solo due erano di particolare interesse.

Il primo è il nuovo processore “Penryn” Xeon, il quale sarà venduto come l’Xeron 5400 e che sarà inizialmente disponibile su due socket (precedentemente conosciuto come Xeon DP). L’altra è il futuro “Nehalem” core, il quale è un X64 completametne rifatto, inclusi i controllori di memoria on-chip, comunicazioni punto a punto e altre caratteristiche che hanno fatto la differenza, sebbene in forma diversa, rispetto all’AMD Opteron negli scorsi anni. Intel ha inoltre mostrato le caratteristiche del core Penryn lo scorso Aprile, quando la società stava anche parlando di quanto velocemente cresceva il lavoro sui chip a 45 nanometri che usano afnio mischiato con silicone per creare i transistor. Aggiungendo afnio, Intel è stata capace di fare un ulteriore passo avanti verso la miniaturizzazione dei transistor anticipando i rivali, arrivandoci circa un anno prima rispetto ai suoi diretti rivali con tecnologia a 65 nanometri.

Riducendo la dimensione dei transistor, come tutti i produttori di chip fanno da quando sono nati i circuiti integrati, i fornitori possono aggiungere più componenti nel chip, ad esempio un maggior numero di core, a parità di temperatura prodotta. Oppure, possono aumentare la velocità di clock dando più performance per i thread; abbassare la temperatura mantenendo la velocità di clock inalterata o addirittura abbassandola, riducendo di poco la performance ma di molto la temperatura, oppure impiegare un mix di questi diversi approcci.

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Come risulta, l’attuale linea di processori X64, sia dell’AMD che dell’Intel, sfruttano tutte queste differenti tecniche per dare al consumatore l’opzione di bilanciare il prezzo, le performance ed il calore. Penryn è l’attuale miniaturizzazione del corrente processore “Woodcrest” implementato con architettura Core e che è stato responsabile della resurrezione Intel sui chip di fascia server negli ultimi 18 mesi. Intel ha fornito pochi altri dettagli sul futuro dei chip di classe Pernryn, lasicando i dettagli per tempi futuri. Secondo le ultime notizie i primi Pernryn saranno per server con due socket, conosciuti con il nome in codice “Harperstown” e “Wolfdale”, con le relative piattaforme conosciute con il nome “Stoakley”. Harperstown è un chip quad-core mentre Wolfdale, la cui uscita è prevista per la fine dell’anno, è la variante dual-core. I nuovi Penryn avranno nuove istruzioni SSE4 allo scopo di migliorare le performance su specifiche funzioni che riguardano l’arrotondamento dei numeri, il tempo medio di esecuzione, e così via, e il chip avrà un massimo di 6 MB di cache on chip, una cache condivisa L3 per ogni chip dual-core, fino a una di 2 MB di cache L3 dedicata per core per il processore Woodcrest.

I chip Harperstown e Wolfdale supporteranno anche un bus da 1.6 Ghz, più veloce del corrente 1.3 Ghz. Inoltre, il passo avanti è che la piattaforma Stoakley sa anche come usare questo bus più veloce destinato alle workstation e ai super computer ad alte prestazioni (HPC) e non ai server general-purpose. Secondo quanto noto, i costruttori di server vogliono continuare ad usare la piattaforma “Bensley” per i server con due socket, i quali useranno il dual-core Woodcrest Xeon 5100 e il chip quad-core “Clovertown” Xeon 5300, finché non arriverà il chip Nehalem2 nella seconda metà del prossimo anno, il quale ha una differente e significativamente migliore architettura.

Presumibilmente, Intel avrà i chip Harperstown e Wolfdale con bus più lenti per la piattaforma server Bensley. Intel non ha ancora divulgato le velocità a cui andranno i chip Penryn montati sui server e neanche il loro costo. Questi dettagli verrano resi noti alla data di lancio, il 12 Novembre. La società ha comunque detto che il chip Harperstown avrà una velocità che andrà da 3 Ghz in su e soffrirà di un minore surriscaldamento rispetto al Clovertowns. Il dual-core Penryn Xeons arriverà con un thermal desin point (TDP) di 40 watt, 65 watt e 80 watt, mentre la versione quad-core sarà di 50 watt, 80 watt e 120 watt TDP. La performance andrà ovunque dal 7 percento al 20 percento in base al carico di lavoro ma, per una data velocità di clock, la miniaturizzazione a 45 nanometri abbasserà drasticamente il calore prodotto, offrendo una migliorare performance per watt. In futuro, Intel afferma, “Westmere” il successore di Nehalem, attualmente in sviluppo in Oregon e usa un processo a 32 nanometri, sarà pronto nel 2009, secondo i programmi. Nel 2010, un’altra architettura con nome “Gesher”, anch’essa implementata a 32 nanometri, sarà disponibile.

di Giuseppe Lo Brutto - TuxJournal.net

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