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9 luglio 2007 Visualizzazioni: 444 Software

Cosa aspettarsi dalla versione 4.0 di KDE

KDE vanta ormai una storia decennale, l’annuncio ufficiale della versione 1.0 risale infatti al lontano 1998. Il grande bacino di utenza che raccoglie lo ha messo insieme a GNOME al primo posto tra i desktop environment disponibili per Linux. Per questa ragione ogni nuova versione merita quantomeno una dovuta nota.

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L’ultimo 4 luglio la comunità di KDE ha annunciato la disponibilità per il download della versione 4.0, e più in particolare della versione alpha2.

Chiaramente come sempre capita, nell’annuncio ufficiale si parla di grandi sforzi in termini di persone e di tempo per risolvere al meglio i problemi di sicurezza e per migliorare ulteriormente l’affidabilità. Solo utilizzandolo ci renderemo conto se i bug che qualche volta causavano il crash di qualche applicazione sono stati eliminati o meno. Ma cosa c’è di più?

Sicuramente la novità più grande risiede in Plasma — il cui sito non rende giustizia all’innovazione che porta — il nuovo ambiente desktop creato dalla fusione di alcuni componenti delle versioni precedenti di KDE. Con Plasma arriveranno anche numerosi desktop widget, chiamati Plasmoid, che permetteranno agli utenti di personalizzare la propria interfaccia grafica con piccole applicazioni come orologi, timer, utility ad accesso rapito, monitor delle risorse, ecc. Tra l’altro l’idea finale, per la realizzazione della quale dovremo ancora attendere, sarebbe quella di supportare tutti i widget già disponibili per Mac OS X e Opera. Per quanto riguarda i programmatori troviamo la possibilità di sviluppare i propri widget utilizzando la tecnologia preferita e scegliendo uno tra i linguaggi Javascript, Ruby e Python.

Un’altra novità risiede del pannello di configurazione del sistema operativo. Il vecchio KControl è stato mandato in pensione e sostituito dal nuovo System Setting, che ricorda vagamente il pannello System Preferences disponibile per i sistemi operativi della Mela. In questa nuova versione è stata migliorata la grafica e i vari ambiti di configurazione saranno divisi in moduli facilmente utilizzabili. Per chi avesse la voglia e il coraggio di provare questa release, il sito ufficiale consiglia di fare riferimento all’apposita sezione, mentre per i meno temerari in rete si trovano già i primi screenshot.

di Alessandro Vinciarelli - Programmazione.it

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