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Sam Ruby: un altro guru lascia IBM per Microsoft

3 marzo 2009 Visualizzazioni: 699 Business

Gartner: 2009 annus horribilis per i PC

A conferma delle voci che, a livello economico, vedono il 2009 come un anno ancora più delicato del pessimo 2008, arriva anche la previsione poco felice degli analisti di Gartner.

I PC sembrano quasi una specie a rischio, quasi a rischio di estinzione. Questo, almeno per il 2009. Secondo gli analisti di Gartner, infatti, l’anno nuovo potrebbe far segnare un calo record per le vendite dei PC. Le prime stime ci dicono che sui 257 milioni di PC venduti nel 2008 dovrebbero esserne venduti ben l’11.9% in meno nel 2009.

Una situazione così disastrosa non si ricordava dal periodo nero dell’industria informatica degli anni 2001-2002. Gartner, ovviamente, attribuisce questa crisi al clima di recessione che sta interessando tutto il mondo. I cali maggiori si avvertiranno soprattutto nei mercati di Nord America ed Europa.

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In ogni caso in questo scenario da film dell’orrore per l’economia informatica, salgono solo i netbook e i notebook. Gli ultra-portatili, infatti, rappresenteranno circa l’8% delle vendite totali. I notebook venduti saranno invece 155,6 milioni (+9% rispetto allo scorso anno) mentre i PC desktop 101,4 milioni (-31,9% rispetto allo scorso anno).

A quando una ripresa del mercato? Gartner non lo sa e non osa azzardare altre previsioni.

FONTE: Gartner

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  • bLax

    ripresa del mercato ‘sta cippa!
    la realtà è che i produttori in tacito accordo con M$ hanno costretto la gente a comperare ferrari per farsi un giretto al parco (tradotto-> core due duo come piovessero per tutti, computer con 4GB di ram(!), quando almeno un terzo degli utenti sa solo far girare una suite office e navigare in internet a malpena, guradare le mail…..)
    l’asus ha intuito che si stava esagerando e ha puntato al nuovo segmento: quello della gente normale che usa un netbook (o il pc in generale) per quello che è..

    se le vendite calerano nel prossimo periodo è solo perchè erano state “pompate” da una NON offerta del mercato: i netbook non sono specchio di una crisi (si risparmiamo tutti!!) sono semplicemente i bisogni degli utenti….

  • r.

    il patto scellerato tra intel e Microsoft e’ noto da anni, le due societa’ si rincorrono l’un l’altra creando CPU sempre piu’ potenti per far girare software sempre piu’ pesante.
    Posta elettronica, videoscrittura, navigazione web ed altre normali attivita’ da ufficio possono essere soddisfatte da hard/soft equivalente ad un P2@400Mhz/128Mram/Windows95.
    Tutto il resto e’ fuffa inutile.

  • http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/02/20/da-londra-una-discarica-in-africa-il.html Gigoachef

    E’ un’ottima notizia per l’ambiente che si risparmierà un bel po’ di mila tonnellate di hardware perfettamente funzionante nelle discariche, per lo più nel terzo mondo.

  • rizlox

    Sono d’accordo con tutti, speriamo che continuino a calare le vendite di PC!!! Con buona pace dei produttori e dell’economia globale!!!
    Come utenti e gente comune abbiamo solo da guadagnarci da questa situazione!
    E GNU/Linux in questa situazione ci sguazza alla grande!

    Il mio desktop è un PC del 2004, uso ubuntu e non sento NESSUNA necessità di cambiarlo…

  • vac

    Il picco di Hubbert colpisce ancora.

  • tasso

    quoto bLax,
    vivo con un computer del 2004 che per Ubuntu è ancora un ottimo computer; se non fosse che lo uso anche per giocare lo terrei altri 10 anni (e nel frattempo riscopro vecchie glorie tipo Baldur’s Gate).

    Per un utente normale un pc potrebbe durare 10 anni senza il minimo problema, basterebbe usare una distribuzione Linux.

    Il netbook l’ho comprato perché ho bisogno di mobilità (e non di potenza, visto che ho anche un desktop), non per risparmiare. Questa più che “crisi dei consumi nell’informatica” la chiamerei “ritorno a consumi meno pompati da un mercato anomalo”.