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23 maggio 2010 Visualizzazioni: 559 Focus, Software

Fedora 13 Goddard all’assalto di Ubuntu Lucid Lynx

Martedì 25 maggio, dopo lo slittamento di sette giorni rispetto alla tabella di marcia iniziale, verrà finalmente rilasciata la nuova versione di Fedora, la distribuzione sponsorizzata dal colosso del mondo opensource Red Hat. Ora la sfida con la diretta avversaria Ubuntu Lucid Lynx diventa incandescente. Quale delle due distribuzioni avrà la meglio sull’altra? Se da un lato Fedora 13 non ha occupato per molte settimane le pagine della stampa specializzata prima di questo rilascio, è pur vero che si tratta di un sistema che in stabilità non teme avversari.


Attraverso un’intervista fatta da Steven J. Vaughan-Nichols, Paul W. Frields, project leader della distribuzione, ha dichiarato che il nuovo rilascio consacrerà definitivamente Fedora come sistema user-friendly. Già, perché fino a qualche anno fa erano in molti a considerare Fedora come una distribuzione un tantino più ostica di Ubuntu dal punto di vista della semplicità d’utilizzo. A sole ventiquattro ore dal rilascio, che risolve definitivamente i tre bug che ne hanno causato lo slittamento, con questo articolo intendiamo fare il punto della situazione sulle nuove funzionalità introdotte. Sfruttando la stessa tipologia utilizzata per la review di Ubuntu 10.04, ci affideremo ad un bel po’ di screenshot per scoprire tutte le novità del sistema.

Si parte con l’installazione.

Scelta della lingua e del layout della tastiera, poi login nel sistema Live.

Il desktop di Fedora 13 Goddard in modalitĂ  Live.

Scelta dei dispositivi interessati dall’installazione.

Fedora 13 non utilizza sudo, dunque è necessario specificare una password di root.

Scelta del tipo di installazione.

In fase di installazione.

Dopo aver completato l’installazione si procede al riavvio. Ecco la schermata del primo avvio di Fedora 13.

Creazione degli utenti del sistema e impostazione Data/Ora.

Pagina 2: Ambiente Desktop, Features e conclusioni

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  • http://morefedora.blogspot.com Gianluca Sforna

    Riguardo le conclusioni.

    Con tutto che Anaconda (l’installer) sta subendo profondi cambiamenti release dopo release, sono sicuro che gli sviluppatori sarebbero interessati a sapere quale parte non è sufficientemente intuitiva.

    Per quanto riguarda l’interazione con twitter e compagnia bella, Fedora ha scelto Pino visto che Gwibber ha dimostrato di essere una soluzione non ottimale per la distro, sopratutto perchè fortemente legata alle altre feature di Ubuntu.

    • http://www.frafra.eu Francesco Frassinelli

      Non posso che essere d’accordo con Gianluca su tutta la linea.
      Onestamente da un paio di anni non riesco piĂą ad usare Ubuntu, e non sono piĂą intenzionato. Ormai mi affido a Fedora & Centos/RedHat.
      E’ inutile dire il perché (dato che mi ritrovo in quanto è già stato scritto), ma riassumendo potrei dire che Fedora viene sviluppata con criterio e serietà. Le scelte di Canonical non le digerisco proprio.

      • Paguro

        Non posso che essere d’ accordo con Barra su tutta la linea.
        Onestamente da un paio di anni non riesco piĂą ad usare Fedora, e non sono piĂą intenzionato. Ormai mi affido a Debian & Ubuntu e derivate.
        E’ inutile dire il perché (dato che mi ritrovo in quanto è già stato scritto), ma riassumendo potrei dire che Ubuntu viene sviluppata con criterio e serietà. Le scelte di Red Hat su Fedora non le digerisco proprio.

        Ps: scrivere senza argomentare sappiamo farlo tutti.

        • http://www.frafra.eu Francesco Frassinelli

          Non avevo intenzione di tirare fuori i problemi di Canonical e di Ubuntu, ma se proprio vuoi…
          1. Breakage di xorg su distribuzione stabile?
          2. Patchare decine di volte un programma senza mandare mai le patch in upstream? E se magari fai un favore e mandi le patch in upstream ti ritrovi anche qualcuno che ti va contro.
          3. Memory leakage causato da una patch presa dall’experimental di Debian in una fase avanzata di sviluppo? Situazione corretta con un parziale downgrade tra l’altro. Problema legato al punto 2.
          4. Canonical a differenza di Redhat non fa una cippa. E’ una società in rosso da quando è nata, ha preso una buona fetta di mercato, e se investe poco in alcune parti si giustifica col fatto che debba puntare al pareggio, però i soldi per i diritti di utilizzare h264 li hanno trovati.
          5. L’implementazione di pulseaudio nelle scorse releases ha destato non pochi problemi (e non a causa di pulseaudio, dato che su Fedora non ha creato tutto questo trambusto).
          6. Gestore grafico? Usiamo usplash, no facciamo xsplash, ma poi innestiamogli sopra Plymounth. Il risultato è qualcosa difficile da mantenere (vedasi effetti indesiderati come colori sfasati durante l’avvio).
          7. Fedora ha una features list ben precisa, con dei tempi, qualcuno che le approva, c’è un criterio che non ritrovo in ubuntu, dove su launchpad si vedono ogni tanto features taggate come high priority e magari posticipate di qualche release.

          Comunque a me bastava quello che ha detto Barra per scegliere Fedora. Poi se vogliamo far finta che Ubuntu non abbia dei problemi non indifferenti…

          • http://lablinux.com Michele

            Fedora l’ho abbandonato per il semplice fatto che dopo 13 mesi decade il mantenimento (anche quello relativo alla sicurezza).
            Detto questo, le prove che ho fatto mi hanno mostrato la semplicità di installazione e di utilizzo (come si fa a dire che è complicata???), non ho trovato tutte ste difficolta in più rispetto ad ubuntu. Fa le stesse domande (le stesse che fanno tutte le distro al mio livello di medio utonto) in momenti di installazione differente.
            Ubuntu non mi soddisfa più dal punto di vista etico/estetico. Etico perché nei forum vari si legge il sistema operativo ubuntu …. pochi smentiscono e si ricordano che ubuntu è una distro, per altro neppure originale ma derivata da debian. In oltre la sua natura ad impormi troppe scelte… i social network non li voglio! Perché devo perdere tempo ad disintallare????
            Uso felicemente slackware (e se sento un’altra volta la frase “… chi usa slackware impara linux” vomito). L’installar testuale ad alcuni fa “paura” ma è semplice ed immeditato. Certo per questa distro, qualche lavoro manuale c’è da farlo, ma se l’ho fatto io che sono un mediutonto… lo può fare chiunque.

            E’ tardi e chiedo scusa in anticipo per eventuali strafalcioni….

  • http://www.greenbitweb.com/blog Barra

    Sulla stabilità della distro non sono molto d’accordo.

    Fedora è una distribuzione fortemente sperimentale e questo non può che creare problemi. Usa sempre un kernel aggiornatissimo, è stata la prima ad introdurre EXT4 6 mesi prima di Ubuntu, è un “laboratorio” per RH e questo se in molte situazioni non si nota non permette più da tempo (IMHO) di sceglierla per un ambiente produttivo, desktop o server che sia.
    Altro esempio id tutto questo è gnome-shell, un progetto che mi piace ma che non entrerà di default nella prossima ubuntu. Sviluppatori RH hanno dichiarato che se sarà confermato il rilascio di gnome-shell per l’autunno la prossima fedora ne farà uso.

    Nel mio piccolo ho provato le ultime 3/4 release (non ancora quest’ultima però) su un disco fisso che uso appositamente per questi “giochi” sul mio pc. Beh lavorarci produttivamente era davvero difficile per tanti piccoli problemini.

    • Simone

      Io invece ho riscontrato l’esatto contrario, ho fatto diverse installazioni di fedora 12 e la stabilità è notevole e secondo me superiore a ubuntu…non vedo sinceramente perché in produzione non si possa usare e capisco ancora meno come la si possa definire una distribuzione fortemente sperimentale…mi sembrano i classisi discorsi da ubuntu fan-boy: se una feature la inserisce prima ubuntu tutti ad applaudire perchè sono innovativi, lo fanno quelli di fedora, tutti a criticare perchè “è sperimentale”…
      Per il lato server cmq secondo me esiste solo debian e nient’altro :)

      • http://www.greenbitweb.com/blog Barra

        La differenza è molto semplice. Finchè si parla di software “autoprodotti” (esempio network manager per RH/fedora, ubuntu software center per canonical) ci sta usare sempre l’ultima release del software. Soprattutto poi quando si ha a che fare con applicativi “semplici”. Con Kernel, GCC, PHP, apache, mysql, ecc meglio una strada un pò più conservativa, questo anche alla luce delle scelte fatte per RHEL, è estremamente evidente di come si usino diversi pesi e misure nello sviluppo delle 2 distro di RH.

        Anche la durata del supporto (cosa che forse incide più in ambito server) sempre cmq a 18 mesi è un altro segno di poco interesse nel creare un possibile concorrente per chi ci lavora con il pc.

    • http://morefedora.blogspot.com Gianluca Sforna

      Barra, mi dispiace ma sei proprio fuori strada.

      Fedora ha le cose per prima perchè molti gli sviluppatori dei progetti che nomini sono nella comunità di Fedora, alcuni perchè pagati per farlo ed altri perchè ci si trovano bene, proprio perchè ha le versioni più recenti delle varie componenti; e questo è specialmente vero per i componenti più “critici” del sistema, quelli che ti garantiscono la stabilità del sistema.

      Questo significa che “ce lo possiamo permettere”, visto che quando i problemi si manifestano c’è sempre qualcuno che sa dove mettere le mani, risolve da noi e risolve upstream a beneficio di tutti gli altri.

      Se per dire non ti funziona NetworkManager, indovina chi è che te lo sistema? un certo Dan Williams, @redhat.com, ma è solo uno dei molti, moltissimi esempi.

      Per inciso, gnome-shell non sarà in Ubuntu perchè Mark ha progetti alternativi, quindi devierà da upstream e gli utenti si beccheranno, nel bene e/o nel male, le cose sperimentali Ubuntu specifiche.

      • http://www.greenbitweb.com/blog Barra

        Il tuo discorso può valere per NM e i vari (tanti) applicativi sviluppati da RH ma non certo per kernel, GCC e i tanti altri software che sono fondamenteali per avere un sistema stabile. Se passano a EXT4 come FS di default e poi si scopre che un bug corrompe i dati questo è un bel problema. Certamente può succedere anche mesi dopo ma sinceramente preferisco fare sperimentare ad altri, magari su pc non in produzione.

        Su gnome-shell sbagli di grosso tu, basta leggere le parole di MS che dichiara come Gnome-shell diventarà il DE predefinito quando sarà abbastanza maturo (e se gli sviluppatori inizieranno a prendere una strada sensata aggiungo io visto che ora qualche buona idea e tantissime robe appena abbozzate e messe li nella speranza di capire cosa farsene come ad esempio il calendario, la barra laterale recentemente rimossa o gli strumenti di ricerca basati su uno strumento assolutamente inefficiente quanto zeitgeist è bello, maturo, stabile). I progetti alternativi di cui parli (unity immagino) non entreranno nella “distro ufficiale” ma saranno alla base di UNE e Ubuntu light (quest’ultimo una specie di splashtop presente oggi sulle schede madri asus), a dimostrazione di questo il fatto che Unity fa uso di Mutter e degli altri strumenti sviluppati per Gnome-shell (ma a differenza di quest’ultima dovrebbe essere sviluppato in VALA).

        • http://morefedora.blogspot.com Gianluca Sforna

          Ripeto, sei male informato. Red Hat è il maggiore contributore al kernel, a Xorg e a un sacco di altri progetti:

          http://fedoraproject.org/wiki/RedHatContributions

          E, tanto per rispondere al caso specifico, il famoso bug di ext4 che corrompeva i dati su Fedora non l’abbiamo mai avuto.

          Su Unity mi sa che hai ragione, ho confuso i due; ciò non toglie che gnome-shell è un altreo di quei progetti su cui Red Hat sta investendo personalmente, e quando sarà pronto lo useremo in Fedora.

          • http://www.greenbitweb.com/blog Barra

            RH è il maggiore contributore del Kernel ma non raggiunge il 13% del codice (fonte: http://lwn.net/Articles/222773/). Questo significa che segue si e no un 15% del totale delle modifiche. Su Xorg il principale sviluppatore mi risulta essere Intel. Pensi che basti per garantire affidabilità e stabilità?

            Il bug di EXT4 non so se riguardasse una distro in particolare, non sono documentato in merito. So però che nei primi mesi di rilascio di un qualunque applicativo opensource le patch fioccano alla velocità della luce, segno che i bug ci sono. Per questo dico (senza paura di essere smentito) che è più facile avere casini sull’ultimissimo kernel piuttosto che su quello precedente (tralasciando gli evidenti problemi di compatibilità hw) e che lo stesso discorso si applica a xorg e tutti gli altri componenti alla base di un sistema linux. Certo che anche io preferisco avere l’ultima versione di FF, oOo ecc ma il mio discorso è rivolto ad altre parti del sistema. Sistemi complessi sono per forza di cose buggati alla nascita, vista la complessità del codice.

            Come ho già scritto perchè se Fedora va bene così RH per RHEL fa scelte molto più conservative e vicine a quelle fatte da Canonical x Ubuntu (anche se forse sarebbe il caso di dire che è Canonical a “copiare” le scelte alla base di RHEL)?

            X Gnome-shell compilo quotidianamente e se all’inizio ero molto convinto della bontà del progetto dal punto di vista tecnico inizio ad essere scettivo su questioni legate ad usabilità ed efficienza.
            La nuova barra delle notifiche ad esempio è assurdamente inutile, invadente e ingombrante. La stessa gestione del menu attività è inconcludente. A pochi mesi dal lancio ancora non si sa come sarà organizzato il menu programmi e non si è visto un segno di avvicinamento del team di gnome-shell verso Zeitgeist (vera principale novità di gnome3, oltre IMHO ai temi CSS e Mutter).
            Unity è riuscita già al primo lancio a prendere le tecnologie alla base di gnome3 (mutter+zeitgeist) e creare una soluzione usabile, leggera (sul mio eee701 gira meglio di UNE) e potenzialmente vincente (anche se spero che la barra a sx possa essere impostata “a scomparsa).

            Sorry per la lunghezza.

          • http://morefedora.blogspot.com Gianluca Sforna

            Sei libero di pensarla come vuoi, ma se il 13% non ti basta per dimostrare che gli sviluppatori Red Hat sono competenti allora vorrei capire come fai a fidarti di quello che fanno in Canonical che neanche compare nella lista.

            Per il resto, è evidente che non ti sei neanche preso la briga di seguire il mio link, per cui non ho altro da aggiungere.

            Cmq, mi è piaciuto molto il tuo sito. complimenti.

    • azimut

      Fedora e’ una distribuzione sperimentale ma comunque usabile. Se vuoi la stabilita’ di RedHat ci sono “CentOS” e “Scientific Linux” completamente gratis. Dov’e’ il problema?

  • http://morefedora.blogspot.com Gianluca Sforna

    Ah, per la redazione.

    Va bene che il titolo spesso fa la fortuna di un pezzo, ma Fedora di certo non ce l’ha fra gli obiettivi quello di andare all’assalto di altre distro. Anzi, Fedora crede e promuove la collaborazione fra le distribuzioni.

    Giusto per la precisione

    • Paguro

      D’accordissimo, purtroppo molti articoli, sono scritti per izzare al flame, favorendo l’aumento del numero dei commenti.

  • Paguro

    Perfettamente d’accordo con quanto scritto in più commenti dall’utente “Barra”.

    Ognuno riporta la propria esperienza personale, leggere commenti del tipo <> è ridicolo, litigare come i bambini, per stabilire se è meglio l’una o l’altra distro, non va bene, ognuno è libero di utilizzare, amare odiare, qualsiasi distro voglia, però bisogna accettare le critiche, senza trovare giustificazioni, io per esperienza personale come molti altri giudico Fedora una distro sperimentale, che sacrifica della stabilità in favore dell’innovazione, piaccia o meno questo è il mio pensiero.

  • incognito24

    Fedora 13 sara’ piu’ facile da usare per gli utenti inesperti rispetto ai rilasci precedenti, ma mai raggiungera’ il livello di facilita’ di Ubuntu. Il paragone fra Fedora e Ubuntu secondo me e’ improponibile. Ubuntu punta al desktop, Fedora e’ una distro orientata al settore “enterprise” adattabile al desktop (con qualche riga di comando da terminale). Possono guardare a Fedora con molto interesse gli utenti aziendali-server: tutto quello che impari con Fedora lo puoi riciclare su Centos-RedHat. Sul settore server si potrebbe paragonare il gruppo Fedora-Centos-RedHat a Debian. Altri paragoni sono azzardati.

    • Simone

      L’unica vera difficoltà per i nubbi è aggiungere i vari repo con software non libero (rpmfusion, livna) per avere quello che ubuntu fornisce già nei propri repo come “restricted”.
      A parte questo non vedo differenze sostanziali a livello di facilitĂ  di utilizzo

    • Cippa Lippa

      Solo un demente userebbe Fedora in ambito enterprise.
      In ambito enterprise si preferisce la stabilita’, non l’OS ultimo grido.

      Non si installa l’ultima versione di Oracle, figurati se si va a installare un OS che cambia ogni 6 mesi e che non ha supporto a lungo termine.

      Trlasciando il discorso delle matrici di compatibilita’ dove Fedora non c’e’ mai.

      • anonimo

        @CippaLippa

        Tieni presente che la NASA usa RedHat e Fedora. RedHat per gli impieghi piu’ delicati, Fedora sulle altre macchine. E non credo siano dementi.

        • Cippa Lippa

          Io ho lavorato in H3G e Vodafone e Fedora, Ubuntu e Cippolinux li’ non c’erano.

          La scelta era tra Solaris e RHEL e solo le versioni per cui l’insieme di OS, software di terze parti, hardware e relative versioni di drivers era presente nelle matrici di compatibilita’ di TUTTI i vendor.

          Poi se vogliamo parlare di ambito enterprise per sentito dire e senza avere la piu’ pallida idea di come si lavora in quei contesti, basta dirlo.

          • anonimo

            La fonte che forniva l’informazione sulla NASA era la pagina ufficiale del Fedora Project (“chi usa Fedora”). Si riferiva ad un articolo su un blog (del 28 feb 2008), con foto e testimonianze della visita alla NASA realmente avvenuta. Il link e’ questo:

            http://jaboutboul.blogspot.com/2008/02/fedora-on-final-frontier.html

            Le foto mostrano alcune macchine con la schermata di avvio di RHEL e altre macchine equipaggiate con Fedora Core 4. Quindi “nessuna invenzione” e “nessun sentito dire”. H3G e Vodafone possono scegliere quello che vogliono e possono preferire RedHat e Solaris ad altre distribuzioni. Poi se vogliamo fare polemiche astiose e inutili, basta dirlo…

          • Simone

            e potremmo anche aggiungere che lo stesso Torvalds usa principalmente Fedora per lavorare a Linux…se la usa lui … :)

          • Cippa Lippa

            Il fatto che la NASA usi “Fedora core 4” nel 2008 conferma esattamente quanto ho affermato io: in ambito enterprise non si usa mai un’OS all’ultimo grido.

          • Simone

            Caro Cippa Lippa, veramente tu avevi scritto che usare Fedora era a prescindere una scelta da dementi, quindi buona arrampicate sugli specchi, anzi a tal proposito ti consiglio una paio di ventose…

          • Cippa Lippa

            RHEL 4, Fedora 4.

            I numeri non ti dicono niente? No?
            Peccato.

          • Simone

            vediamo…tu avevi scritto “siete dei dementi a usare Fedora che non ha supporto a lungo termine”
            Quindi come dovrei leggere i “numeri”!?

  • Fabrizio

    Si continua ad affermare che Ubuntu è facile facile per l’utente desktop medio, ma anche per eseguire le operazioni più cavolate (aggiungere una macchina a un dominio, abilitare l’autenticazione LDAP, impostare il firewall, collegare una stampante, programmare dei backup, cambiare la password di root) l’utente è costretto di solito ad aggiungere nuovo software e a usare la linea di comando, almeno per un po’…

    Il vantaggio più schiacciante di Ubuntu su Fedora, al momento, è che c’è più community, marketing e anche documentazione per Ubuntu, inclusi ottimi libri.

    • azimut

      Anche Fedora sul fronte manuali (inglesi) e’ ben coperta. Su Amazon c’e’ “Fedora Bible” (aggiornata ogni 6 mesi), “Practical Guide to Fedora”, “Fedora Unleashed”, “Beginning Fedora”, e tanti altri…

  • Johnny

    A me onestamente Fedora sembra un’ottima distribuzione e al momento ho installato Fedora 13 e al posto di Ubuntu 10.04.
    L’ultima versione di Ubuntu la trovo troppo rivolta all’utente medio-basso con i social network integrati nel desktop, ecc… e poi non mi piace proprio la gestione degli utenti di Ubuntu… molto in stile Windows, con l’utente root disattivato di default… insomma Fedora sarà meno user-friendly e un po’ più spartana sull’aspetto grafico, ma mi sembra un sistema migliore di Ubuntu.
    Non dimentichiamo che Ubuntu è sempre Linux, e molte cose vanno fatte da riga di comando!
    E non dimentichiamo che anche sul sito fedoraproject.org c’è un bel manuale in pdf che guida passo-passo in ogni operazione.

  • freeeeeee

    Ubuntu la si installa e la si usa, fedora in questo senso deve ancora crescere, installarti a mano tutti i codec, flash, driver video è veramente snervante, siamo nel 2011, e Mark utente normale di linux lo ha capito. Se linux adesso è molto più conosciuto e usato in ambito Desktop il merito è anche della sua azienda in rosso. Grazie.

    • Simone

      Che centra se siamo nel 2011? Fedora è una distro che per precisa scelta fornisce solo software libero e opensource e lo fa veramente…a differenza di altre che sbandierano ai quattro venti la loro filosofia foss e poi nei repository trovi ogni schifezza possibile, tipo skype :)

    • anonimo

      Esiste Omega Linux, una “Fedora” con tutto il software non-free incluso (LiveDVD con GNOME):

      http://omega.dgplug.org/

  • pippolo

    Chi usa RedHat, sa usare RedHat, chi usa Slackware sa usare Linux

  • Fray

    Sicuramente non sarà il massimo come semplicità di utilizzo e strumenti avanzati per l’installazione,
    che semplificano di molto tante operazioni.
    Almeno graficamente è davvero appagante.
    La versione piĂą bella rimane a mio avviso Fedora 10.
    (spettacolo).