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La vera ragione dello sviluppo closed source? L’imbarazzo

3 ottobre 2007 Visualizzazioni: 18 Business

Driver Atheros: conclusa la discussione sulla doppia licenza

La Software Freedom Law Center, ovvero l’ufficio legale per tutto ciò che ha a che vedere col software libero, ha annunciato di aver rivisto con attenzione la situazione dei driver Open, compatibili con GNU/Linux, per le schede di rete wireless Atheros, determinando che possano essere distribuiti sotto la licenza ISC, conosciuta anche come two-clause BSD license.

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Qualcosa che poteva sembrare d’ordinaria amministrazione, si è trasformata in una forte discussione tra gli sviluppatori del pinguino. Il tutto ha avuto inizio quando alcuni programmatori, esprimendo le loro perplessità sulla mailing-list del kernel Linux, avevano proposto di passare quei componenti coperti da doppia licenza BSD-GPL ad una licenza GPLv2 pura. La SFLC, in una conferenza tenutasi a New York, rende noto in una dichiarazione che la situazione delle licenze per i driver Atheros è complessa, perché gran parte di quest’ultimi sono stati originariamente sviluppati partendo da un progetto OpenBSD denominato ar5k. Questo codice originario è stato rilasciato sotto licenza ISC, ma di norma il codice Linux è rilasciato tipicamente sotto l’autorizzazione della FSF, ovvero la GNU-GPL. La posizione contrastante degli sviluppatori BSD su questa discussione nasce dalla constatazione che la licenza GPL, aggiunta al codice già autorizzato in BSD, rende impossibile la retroattività della licenza per gli autori originari poiché la GPL è più restrittiva della BSD. In breve, come dichiarato dal maintainer di OpenBSD Deanna Phillips, fa diventare poco più che carta straccia la licenza BSD stessa.

Dopo uno scambio di mail alquanto incandescente sulla mailing-list, Theo de Raadt, capo e fondatore di OpenBSD, discutendo con Eben Moglen, presidente della SFLC e co-autore della discussa GPLv3, ha definito il tutto dannoso per chi lavora e sviluppa software GNU/Linux e di dar tempo all’ufficio legale di porre rimedio alla diatriba.

eDe Raadt, tuttavia, ancora scettico sull’operato della fondazione, ha avuto altre discussioni dai toni caldi con Moglen, con un botta e risposta di accuse e giustificazioni, nel quale si sono susseguite recriminazioni circa la possibilità o meno dell’utilizzo delle licenze e della difesa dell’operato degli sviluppatori.

Per rendere nota la situzione alle varie comunità legali e per la relativa analisi, la SFLC ha rilasciato due documenti. Un documento, il Maintaining Permissive-Licensed Files in a GPL-Licensed Project: Guidelines for Developers, è una guida di riferimento per gli sviluppatori che desiderano rilasciare il codice con un’autorizzazione più permissiva, quale l’ISC, in un progetto GPL. L’altro documento, Originality Requirements under U.S. and EU Copyright Law, è una visione delle norme giuridiche riguardo ai diritti d’autore negli Stati Uniti e per la legge di copyright internazionale. Oltre ad un altro documento dedicato all’analisi del codice del driver ath5k, con annessa spiegazione della revisione della SFLC.

Il tutto sembra quindi, per il momento, essersi risolto, anche in vista di una integrazione dei suddetti driver Atheros nel kernel, come reso noto in una dichiarazione da Karen Sandler, consulente legale della SFLC.

di Mario Perri - TuxJournal.net

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