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16 giugno 2010 Visualizzazioni: 431 Business

Dell: cestinate Windows, usate Ubuntu

Non è la prima volta che l’azienda americana lancia appassionati messaggi d’amore al sistema operativo aperto di casa Canonical.


Ricordiamo, infatti, che Dell nel 2007 è stata anche la prima azienda al mondo a scommettere su Ubuntu sui propri notebook e netbook. Da allora, il legame tra le due aziende non si è più indebolito. A supporto di questa tesi c’è l’ultima dichiarazione fatta da Dell sulla pagina web aziendale dedicata ad Ubuntu. Tra i 10 punti che dovrebbero convincere i suoi clienti a scegliere Ubuntu ce n’è anche uno che ha guadagnato spazio su un bel po’ di quotidiani: “Ubuntu è molto più sicuro di Microsoft Windows. La maggior parte dei virus e spyware scritti da malintenzionati non sono in grado di colpire Linux”. Certo, nulla di nuovo per noi appassionati, ma il tutto cambia sapore se a dirlo è un colosso mondiale dei PC da svariati miliardi di dollari di fatturato l’anno. Chissà, magari servirà a spingere ulteriormente Ubuntu, e GNU/Linux in generale, sui desktop.

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  • nemo

    Se fosse proprio amore vero …
    … non troveremmo sul sito di Dell la scritta:
    “Windows® . Life without WallsTM . Dell recommends Windows 7.”

    L’accesso alla pagina in oggetto non è così immediato, ma bisogna scovarla nella lista dei sistemi operativi, in fondo, e li troviamo il link che ci interessa:

    PC Operating Systems
    Windows Vista
    Windows XP
    Windows Vista 64-bit
    Windows 7
    ————-> Open-Source PCs e poi “Shop for Ubuntu”

    L’utente medio andrà mai così a fondo?

    Accontentiamoci, come si dice “Piuttosto che niente è meglio piuttosto”

    • Marco

      Perchè ti preoccupi dell’ “utente medio” quando i “nerd”/”appassionati” di linux snobbano inziative come quelle di Santech o Abaco, ho letto addirittura alcuni post in cui veniva quasi sbeffeggiata garlach44 perchè ha dei prezzi più alti rispetto a quelli delle multinazionali…MULTINAZIONALI, ma stiamo scherzando o cosa????

  • http://emanuele.itoscano.com ToX

    tutto bello, ma magari abbassassero il prezzo, visto che non c’è il costo della licenza, e aumentassero il numero di prodotti, ora limitato a 2 anche abbastanza scarsi come performance…

  • NF

    In effetti a me sarebbe piaciuto prendere il netbook con Ubuntu. Ci ho provato, seriamente. Ordinando dal sito. Niente da fare, win!

  • Valentino

    In Italia, invece, oltre a non vendere più pc con Ubuntu preinstallato, sono molto più sbrigativi…http://www1.euro.dell.com/content/topics/segtopic.aspx/windows_or_ubuntu?c=it&cs=itdhs1&l=it&s=dhs

    @Anto: Ho sentito parlare molto bene di questi: http://www.garlach44.it/
    Altre alternative sono i Santech o gli Abaco (quest’ultima azienda produce un netbook convertibile in tablet, il più economico in Italia, fra l’altro). Una lista, senz’altro non completa, qui: http://www.linuxmint-italia.org/index.php?topic=1683.0

  • Andy

    La comparazione è chiaramente di parte.
    Perchè scrivere “extra costs” nella colonna windows quando lo stesso programma che (per dirne una) permette l’editing professionale delle immagini esiste compilato anche per il sistema microsoft?
    Che intestassero le due colonne come “proprietario” ed “opensource”.
    Stanno comparando il software o il sistema operativo? è solo lì la differenza di prezzo.

    • paolop

      …ehm.. in italiano che vuoi dire?

      • andy

        Mi sembrava che avessi scritto in italiano con riferimenti all’inglese solo per la pagina “collegata” (se non ti piace ‘linkata’) dal blog sul quale rispondi.
        Vedo comunque di tradurre:

        Se dai uno sguardo qui:
        http://www.dell.com/content/topics/segtopic.aspx/ubuntu?c=us&cs=19&l=en&s=dhs&~ck=anavml
        Noterai che c’è una tabella (l’ultima) composta da tre colonne, nella prima è indicata la caratteristica, nella seconda e nella terza il riferimento rispettivo al supporto per il sistema windows e ubuntu.
        Raggiungi con lo sguardo la riga “photo editing” (tradotto: fotoritocco) e nota la scritta “extra cost” (costo extra) in corrispondenza della colonna relativa al sistema microsoft, nota anche come la dicitura sia assente nella successiva e qualcuno mi spieghi perchè un fotoritocco effettuato con gimp sotto windows dovrebbe portare ad un costo extra.

        In sintesi, il 90% del software opensource è compilabile/portabile su sistemi microsoft, cosa che permette di azzerare i costi anche sotto windows.
        Ecco quindi, che se vogliamo davvero parlare di costo extra, dobbiamo riferirci al solo sistema operativo.

  • http://digilinux.altervista.org matrobriva

    q

    • http://digilinux.altervista.org matrobriva

      Quoto tutti, soprattutto nemomeno male che dovrebbero consigliare Ubuntu…
      e poi per l?italia e le altre nazioni? Non ci siamo…

  • paolo

    dove server stabilita ovvero sui server
    dell gli unici sistemi supportati sono red hat centos e suse , anche le repository contengono solo rpm …

  • http://sorbaioli.org Graziano

    Dell ad oggi non vende piu’ nessun computer con GNU/Linux in Italia.

    Per non avere Windows l’unico modo e contattarli per telefono e ordinare uno dei computer visibili sulla fascia “piccole medie aziende” che possono arrivare anche senza sistema operativo.

    Detto questo tutti i portatili Dell hanno una wireless che richiede driver proprietari per funzionare e nemmeno il bios e’ libero quindi a che pro?

    Garlach44 meglio perche’ preinstalla GNU/Linux (anche se Ubuntu non e’ completamente libera, meglio gNewSense o Trisquel) e i modelli hanno per la maggior parte chipset Atheros (almeno nei modelli in vendita ora, a volte hanno partite con Broadcom quindi meglio chiedere prima).
    Unico problema il bios non e’ libero come invece e’ sul Lemote Yeeloong 8101 acquistabile online da http://www.tekmote.nl

    Se queste informazioni vi sono state utili considerate di aiutare la Free Software Foundation che si batte anche per promuovere hardware compatibile con GNU/Linux e libero da drm:

    http://www.fsf.org