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25 maggio 2007 Visualizzazioni: 554 Business, Hardware

Computer Dell-Ubuntu: ecco le specifiche hardware e le prime polemiche

Dovrebbero essere già disponibili al grande pubblico i primi computer Dell equipaggiati con il sistema operativo “universale” Ubuntu Linux. Ieri abbiamo parlato dei prezzi base senza soffermarci sulle specifiche hardware. Oggi le abbiamo ma purtroppo dietro questa entusiasmante, per tutti noi, iniziativa pare ci sia un’amara verità.


Ricapitolando, il prezzo per la postazione desktop E520n è di 599 dollari, così come per la postazione mobile E1505n. L’XPS 410n per l’intrattenimento casalingo si piazza invece sugli 899 dollari.

Dando un’occhiata alle altre offerte Dell, così come riportato anche da ITWire, si possono però notare alcune cose che non quadrano. Cominciamo dicendo che il prezzo iniziale per il Dell E520 con Vista Home Basic, processore Celeron e 512 MB di RAM costa 369 dollari mentre il modello con Core 2 Duo, Vista Home Premium e 1 GB di Ram si piazza sui 679 dollari.

Il modello portatile E1505 dotato di Vista Home Basic costa invece 699 dollari, 100 dollari in più della stessa soluzione equipaggiata con Ubuntu. L’XPS 410, con processore Core 2 Duo, Vista Home Premium, 1 GB di Ram e schermo LCD da 19 pollici ha esattamente lo stesso prezzo della versione equipaggiata con Ubuntu, cioè 899 dollari. Se saranno queste le configurazioni hardware dei computer basati su Ubuntu gli utenti GNU/Linux non avranno nulla da festeggiare: stessi, o quasi, prezzi delle versioni con Windows Vista!

Domanda: Quali sono le vostre sensazioni ? Ve l’aspettavate ?

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  • Biagio Lucini

    Certo che me l’aspettavo! Se hai mai comprato un computer Dell, avrai visto che e’ dotato di CD con versioni trial di vari software e internet access provider. Questa ovviamente e’ pubblicita’, le aziende coinvolte pagano per questa pubblicita’ e questo riduce il prezzo di un PC con Windows sopra. La stessa cosa non si applica a Linux, purtroppo. Quindi, di fatto un PC con Linux potrebbe anche costare di piu’ di un PC con Windows, nonostante la differenza nei costi delle licenze.

  • http://kahhhtt.supereva.it visnotjl

    Purtuttavia, anche pagando un prezzo iniziale consistente, ci sarà un cospicuo risparmio sull’ acquisto successivo di licenze e altre gabelle….
    es: Suite Office gratuita, motori database di ottima qualità, programmi di grafica, multimediali, linguaggi di programmazione, strumenti di produttività…. e TUTTO PERFETTAMENTE LEGALE
    Qualcuno ha fatto il conto di quanto spenderebbe per software equivalente in ambiente Windows?

    Certo che se il PC lo usi solo per giocare….

  • FDG

    Software gratuito lo trovi anche su windows, magari anche lo stesso software. Semmai, devi togliere tutte le porcate che ti ritrovi installate sul computer per avere un sistema pulito e per installarci quello che vuoi tu.

  • silverpilot

    Scusate, ma a questa stregua, letteralmente si bevono la vostra licenza S-vista.
    Allora compro con win, formatto tutto
    divido a mezzo il disco, reinstallo win di qui *nix di la’ e la licenza S-vista me la bevo io anziche’ Dell.

    Regards
    silverpilot

  • sofisma

    Voglio sperare che quanto hai scritto sia il frutto del copia & incolla di un’altra fonte, perchè in caso contrario, questa frase:

    “Se saranno queste le configurazioni hardware dei computer basati su Ubuntu gli utenti GNU/Linux non avranno nulla da festeggiare: stessi, o quasi, prezzi delle versioni con Windows Vista!”

    Lascia intendere che L?UNICO obbiettivo dell’utente Linux sarebbe quello di risparmiare qualcosa (poco) grazie a Linux !!!

    Quindi il fatto che “finalmente” un grande operatore OEM distribuisce macchine con preinstallato Linux e relativa assistenza, non conterebbe nulla, o comunque MENO dell’esiguo risparmio che l’utente Linux si aspettava !!

    La mia domanda è.. perché mai una macchina basata su Linux dovrebbe costare meno della stessa ma basata su Windows !??!?

    La cosa sconvolgente di questa storia, è che “alcuni utenti linux o presunti tali”, anziché essere contenti e sostenere un tale evento, si limitano a riportare le tesi di siti web che hanno a che fare solo relativamente con Linux e il mondo dell’OpenSource.
    Non mi riferisco solo a ITWire, ma anche Tom’Hardware (Ita), che criticano sulla base di qualche “pidocchioso” spicciolo !!

    Ma l’autore di questo blog, anziché linkare quella tristezza di articolo di ITwire, per non parlare poi del relativo commento…
    Se invece l’avesse fatto a pezzi quell’articolo??
    Se avesse scritto che “Linux non è solo una licenza in meno da pagare” ?!?!?
    Che circa 100 euro in meno da spendere sulle due offerte più economiche sono una cosa aggiuntiva, che aiuta la scelta per Linux, ma non di certo la cosa più importante !!!

    Posso comprendere che un utente NON Linux, a digiuno di OpenSource ecc. ecc. non è in grado di cogliere le differenze fra una macchina basata su Windows ed una basata su Linux, per cui 100 euro di differenza possono sembrare un “bel risparmio” e che a parità di prezzo prediliga la “strada gia battuta”, ossia Windows.

    Ma cavolo, un utente Linux no !! Non ragiona in questo modo !!
    Che costo ha la superiorità tecnica di Linux rispetto a Windows ??
    La sicurezza dei dati ??
    Il rispetto della privacy, la trasparenza, la libertà predicata da anni da Stallman e co. sul software libero (no gratis) ??

    E si, la risposta c’è la danno ITwire, Tom’Hardware e i loro sostenitori dell’ultima ora dal facile commento… qualche decina di euro.

  • http://www.ciaglia.net vciaglia

    Bel commento. In realtà l’articolo si riferiva soltanto al “prezzo”, così come anche io intendevo fare. Non si parlava ne di licenze ne altro, anzi pensavo di scrivere un dossier sulla stessa stregua del tuo commento. Si parlava di “prezzo”. E ti assicuro che molti utenti badano anche, e forse soprattutto, a quello.

    In conclusione, prima di parlare di copia e incolla farei ben attenzione. Il copia e incolla non si può fare quando si fa informazione, almeno come ho intenzione di farla io. Si cercano delle fonti, si rielabora il pezzo ed infine si scrive. I pezzi poi dovrebbero essere scritti senza alterare il significato della fonte, quindi ITWire o altre. Infine, le cose più importanti devono essere estratte e messe in rilievo senza stravolgerle. Il copia e incolla è offensivo sia nei miei confronti che nei confronti dell’originalità e dello stile di scrittura.

    Insomma, commentare va bene, ma plachiamo gli animi! Amen.

  • sergio

    E’ proprio quello che mi auguravo…. la scelta, soprattutto in questa fase embrionale, deve esser consistente, consapevole e motivata,

    …. e che non si dica che i computer senza Windows sono stati un successo, perchè la gente li comprava per il prezzo poi formattava tutto e ci installava Vista Super crack… (qualcuno dice che sia più facile, purtroppo, che con XP, io non me ne intendo però …. starò a vedere).

    Nel frattempo, secondo me, quello che un prezzo non dice…. un po’ come quegli stipendi, all’inizio bassi troppo bassi… che se sei capace di valorizzare il momento, (se siamo capaci tutti di capitalizzare questo momento) arriva l’occasione giusta, e questa da 7 anni a questa parte… è giusta … , un’ Azienda, abituata al contatto con l’utenza più disparata possibile, che ha una sua visibiltà mondiale, a cui chiedere assistenza per Bios / Drive / Hardware e che saprà riportare le richieste del “campo” ai beneamati costruttori, è una ghiotta occasione… non lasciamocela sfuggire …. dimostriamola per intero questa superiorità di un sistema, che è “gia pronto” appena uscito dall’imballaggio, che non va attivato, che si aggiorna per intero (non un pezzo alla volta), che non ha la pretesa di esser l’unico SO a bordo, che sa seguire e/o anticipare la tecnologia, anzi spesso la stimola (vedi google !!), e poi mille altri motivi…

  • sofisma

    Scusami per quella frase sul “copia & incolla” non era mia intenzione essere offensivo.
    Volevo solo ridimensionare la polemiche nate sul confronto dei prezzi, che ribadisco non sussistere affatto, e puntare sul lato positivo dell’affare DELL di ben altra portata.

  • ste

    Trovo che, tuttosommato, linux oggi ha vinto sotto la protezione di Dell. Bene.
    Tutto sommato il risparmio è considerevole se si parla di una soluzione entry. Bene.

    Vorrei comunque sottolineare che Dell ha fatto quello che doveva fare: avvicinare l’utente linux ad acquistare un nuovo calcolatore, difficilmente disposto a sostituire il suo “vecchio maggiolone” con la fiammante sportiva del momento; il super-user riesce solitamente a far girare bene anche una macchina datata poichè ricordiamo che linux non è avaro di risorse e non ne richiede molte per un utilizzo medio.
    Questo non fa comodo a Dell e company. Vero.
    Dell-ubuntu ci da pero una soddisfazione.

    Personalmente mi sento ancora troppo vincolato: sono costretto a comperare quello che vogliono loro.
    Preferisco una soluzione win/linux boot mia.

    Il target degli acquirenti Dell-ubuntu è per quelli che cominciano da zero con linux quindi non ci aspetiamo trattamenti di favore.
    Ricordiamo anche che è solo l’inizio di un qualcosa che non si sa dove andrà a finire. (non escludo il dimenticatoio).

  • Il_barbone

    Io i miei pc me li sono sempre assemblati . E’ dal 1998 che uso Slack sulle mie macchine. Ora ho un amd64 4800+ con due giga di ram. un hdd sata II da 350Gb , un masterizzatore Dvd il tutto gestito da un ASRock AM2NF6G.
    Ho sborsato (cabinet incluso) la folle cifra di 380€ ed ho una macchina ultra-stabile e veloce messa insieme in meno di 30 minuti (nella vita ho un’azienda di idraulica). Ora mi chiedo chi comprerà mai Dell + Ubuntu fra gli appasionati del pinguino. Temo che un’eventuale insucesso commerciale si riveli un boomerang per il nostro amato S.O. ……